Traiettorie: Lo sport tra passione e ricordi!

Dal 17 settembre 2013, in esclusiva su SportApp.it,
potrete leggere e scaricare il libro “Traiettorie” di Luciano Cimbolini:
tra passione e ricordi, un diverso modo di vedere lo sport!

 

L’essenza dello sport!

Lo sport non è solo attualità, ma è soprattutto emozione, passione, amore, ricordo di avvenimenti che hanno segnato la vita di tutti noi. I grandi eventi sportivi ci accompagnano nella nostra esperienza, ci permettono di sognare, ci fanno crescere e ci fanno tornare bambini, restano per sempre nella nostra memoria. Ben impressi, indimenticabili, forse rivisitati nel corso degli anni, ma sempre attuali e nitidi! Nella mente e soprattutto nel cuore.

Una competizione sportiva di grande livello catalizza l’attenzione degli appassionati di tutto il mondo e produce risultati identici in ogni angolo del pianeta, ma è prima di tutto un’esperienza personale. Ciò che è oggettivo diventa del tutto soggettivo! Ognuno di noi vive sulla propria pelle le partite, le corse, i match di ogni disciplina, i trionfi, le delusioni, le snervanti attese e tutto quello che ruota attorno a un evento sportivo.

Chi non ha mai sognato di emulare le gesta di Maradona o di giocare la finale di un Mondiale o di essere tra i protagonisti (anche solo come spettatore) di una grande manifestazione?
Lo sport è una fotografia della vita, è educazione (strano, ma vero visto i tempi che corrono), è condivisione di emozioni ed evasione dalla realtà, è un modo di sognare attraverso le imprese dei grandi campioni. La felicità per un successo, la delusione per una sconfitta e la bellezza di un gesto tecnico ci accompagnano nel tempo diventando parte di noi.

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Premessa forse lunga, ma sicuramente necessaria per spiegare quanto segue.
SportApp.it (che è prima di tutto lo sfogo di un appassionato) non poteva infatti rimanere indifferente di fronte al lavoro di un amico che ha deciso di mettere nero su bianco le sue emozioni e i suoi ricordi legati allo sport nel libro “Traiettorie” (si scoprirà leggendo che il titolo non è stato scelto per caso).

L’autore in questione è Luciano Cimbolini, detto semplicemente “il Cimbo”. Compaesano, amico, appassionato e intenditore di sport (di calcio in particolare), personaggio attivo nelle tante serate trascorse al bar di paese per parlare (a volte discutere) di sport, uomo di cultura e, mi permetto di aggiungere, sopraffino narratore.

Nel libro Luciano ripercorre alcuni eventi calcistici (ma non solo) che hanno rappresentato autentiche pietre miliari della sua vita di bambino prima e di adulto poi. E’ riuscito a trasmettere passione ed emozioni, ha personalizzato i momenti più intensi di alcuni avvenimenti sportivi trasformandoli in realtà quotidiana ed ha pescato nell’album dei ricordi dando vita ai suoi sogni. Chi non lo ha mai fatto? La bellezza del libro sta essenzialmente qui. Nella capacità di trasformare una rassegna Mondiale in una esperienza propria e nel vivere in prima persona quanto sta accadendo a migliaia di chilometri. Lo sport diventa sogno e si mischia con la vita di tutti i giorni scandendo il tempo e fissando date che resteranno indelebili nella nostra memoria. L’amico Luciano Cimbolini (che di lavoro non fa lo scrittore) è riuscito a rendere l’idea e ci ha regalato la possibilità di vedere lo sport con occhi diversi. Ha scritto un bel libro, un libro che merita di essere letto.

 

L’evoluzione di SportApp.it

SportApp.it compie, grazie al racconto di Cimbolini, un ulteriore passo nel suo processo di crescita (dopo poco più di un anno di vita) e diventa occasione di condivisione. Perché internet dopo tutto è la moderna espressione di quello che fino a pochi anni fa era il “famoso” bar di paese, luogo in cui le discussioni sportive hanno sempre rivestito (assieme ad altri “interessanti” e molto spesso teorici argomenti di piacere) indiscutibile importanza.

Nella stagione che porta ai Mondiali di Calcio e a pochi giorni dall’inizio dei Mondiali di Ciclismo (in terra di Toscana dal 22 al 29 settembre) il passato si mescola all’attualità per offrire un diverso punto di vista. Come ha ricordato Camus in un’intervista del 1959 (l’anno prima di morire):
“Il poco di morale che conosco l’ho appresa sui campi di calcio e sul palcoscenico dei teatri, che rimangono le mie vere università”.

Buona lettura ai visitatori di SportApp.it e complimenti sinceri a Luciano Cimbolini.