Vettel vince il titolo in F1, tutto riaperto in Moto Gp!

La stagione dei motori al rush finale. In F1 Vettel conquista il 4° titolo mondiale, in Moto Gp Lorenzo accorcia su Marquez!

 

Motori: Un titolo assegnato e uno ancora in ballo!

Lo scorso weekend ha tenuto con il fiato sospeso gli appassionati di motori ed ha offerto risultato differenti a seconda della disciplina.. In F1 il tedesco Sebastian Vettel ha chiuso i conti e vincendo il Gp d’India ha conquistato il 4° titolo mondiale consecutivo, mentre nella Moto Gp lo spagnolo Jorge Lorenzo ha firmato il Gp del Giappone e ha accorciato le distanze rispetto al connazionale Marc Marquez. Le prossime 3 gare di F1 saranno ininfluenti in ottica graduatoria, l’ultima prova della Moto Gp (fra 2 settimane a Valencia) sarà invece decisiva per l’assegnazione del titolo mondiale. Da una parte la dittatura di Vettel e della sua Red Bull, dall’altra invece l’appassionante ed incerto duello tra gli iberici di Honda e Yamaha che si risolverà solo all’ultimo atto.

 

F1: Il titolo di Vettel

Sebastian Vettel ha dominato come da previsione il Gp d’India e si è dimostrato ancora una volta il re della F1. Il fuoriclasse tedesco (nato a Heppenheim il 3 luglio del 1987) ha portato al trionfo la sua Red Bull precedendo di quasi 30” (un’eternità..) il tedesco Nico Rosberg (Mercedes). Sul terzo gradino del podio il francese Romain Grosjean (Lotus) che durante la gara ha rimontato dal 17° al 3° posto. A seguire il brasiliano Massa (Ferrari), il messicano Perez (McLaren), il britannico Hamilton (Mercedes) e il finlandese Raikkonen (Lotus). Soltanto 11° Fernando Alonso. Lo spagnolo della Ferrari è stato protagonista di una gara difficilissima ed ha tagliato il traguardo con un gap di 1’18”297 dal vincitore. Ritirato invece per un guasto Mark Webber, altro pilota Red Bull.. Questo successo ha permesso a Vettel di conquistare con aritmetica certezza il titolo iridato (322 punti contro i 207 di Alonso a 3 gare dal termine) e ha consolidato la superiorità di un binomio (quello tra Sebastian e la Red Bull) praticamente imbattibile. Il tedesco è scattato dalla pole, si è riportato al comando nonostante una strategia iniziale azzardata (è rientrato ai box nel 2° giro per cambiare gomme) e ha inflitto distacchi enormi a tutti gli avversari. Si sapeva che fosse l’uomo da battere, si sapeva che questo fosse un tracciato favorevole alla Red Bull, ma non si pensava che potesse vincere con tale facilità. Gp e titolo a conclusione di una domenica da sogno..

 

 

F1: 4° titolo per Vettel

Sebastian Vettel ha assaporato il gusto del 4° titolo mondiale consecutivo ed ha permesso alla Red Bull di vincere il Mondiale Costruttori. Il pilota tedesco ha coronato una stagione vissuta sempre al comando e ha certificato la sua indiscutibile superiorità. Alla guida di una monoposto perfetta, capace di non sbagliare praticamente mai. Vettel è ormai a tutti gli effetti uno dei più grandi piloti della storia della F1. Lo dicono i numeri, lo conferma la qualità dei suoi successi. Eccelso tecnicamente, formidabile mentalmente. Sebastian ha appena 26 anni ed è già una leggenda. In India ha raccolto il 6° successo di fila, è salito a quota 10 affermazioni stagionali (su 16 Gp disputati) ed ha soprattutto centrato il 4° titolo iridato. Nella classifica dei più vittoriosi di tutti i tempi ha raggiunto il francese Alain Prost (4 volte iridato). Davanti a Sebastian soltanto il connazionale Michael Schumacher (7 titoli di cui 5 consecutivi) e l’argentino Juan Manuel Fangio (5 successi iridati). I numeri parlano chiaro e diventano ancora più importanti considerando i 36 Gp vinti (su 117 disputati), le 43 pole position e i 21 giri veloci. Qualcuno sostiene che per diventare il numero uno deve lasciare la Red Bull e vincere anche con altre scuderie.. Sicuramente questo darebbe ai suoi successi un altro peso, ma in ogni caso Vettel è già nella storia della F1.

 

 

Moto Gp: Lorenzo riapre la lotta per il titolo

Discorso ancora aperto nel Motomondiale. Jorge Lorenzo ha infatti dettato legge nel Gp del Giappone ed ha così accorciato le distanze rispetto al connazionale Marc Marquez (305 punti per il pilota della Yamaha, 318 per quello della Honda). Il titolo si assegnerà a Valencia fra 2 settimane e sarà ad ogni modo un trionfo della Spagna. Lorenzo ha vinto la gara asiatica in 42’34”291 ed ha tagliato il traguardo con poco più di 3” rispetto a Marquez. 3° posto per l’altro iberico Daniel Pedrosa (Honda), unico in grado di contenere il ritardo rispetto agli scatenati duellanti. Divario elevato per tutti gli altri: 4° lo spagnolo Bautista (Honda), 5° il tedesco Bradl (Honda), 6° l’azzurro Valentino Rossi (Yamaha) e 7° il britannico Crutchlow (Yamaha). Il successo di Jorge assume ancora più valore osservando l’ordine d’arrivo. Il campione maiorchino (nato il 4 maggio del 1987) è stato infatti capace di imporsi in una pista favorevole alle Honda ed ha portato in trionfo la Yamaha. Lorenzo è pilota sopraffino, è centauro capace di esaltarsi nei duelli ravvicinati ed è atleta che non si dà mai per vinto. Non è un caso se nelle ultime 2 gare ha guadagnato 30 punti su Marquez, non è un caso se è riuscito a tenere aperta la lotta fino all’ultimo atto. Le 13 lunghezze che separano i due piloti rappresentano un gap difficile da colmare, ma nello sport tutto può accadere. Marc resta favorito, ma Jorge darà il cento per cento nel tentativo di ribaltare il pronostico. Per centrare la clamorosa impresa Lorenzo dovrà vincere e sperare che Marquez non vada oltre la 5° posizione.

 

 

Moto Gp: I numeri dei duellanti

Jorge Lorenzo ha conquistato il 7° successo stagionale (il 2° consecutivo), è salito a quota 30 affermazioni in Moto Gp (51 in carriera), ha centrato il 111° podio della sua carriera (73 nella classe regina), ha regalato alla Yamaha la 200° vittoria nella massima categoria ed ha permesso alla Spagna di ottenere il 16° acuto sulle 17 gare disputate nel 2013. Ha vinto il titolo iridato in 2 circostanze (2010 e 2012) e se dovesse concedere il tris realizzerebbe un’impresa leggendaria.

Marc Marquez ha collezionato il 15° podio sulle 17 gare della stagione (6 vittorie) ed ogni volta che ha finito la gara si è sempre piazzato tra i migliori tre. Ecco perché resta favoritissimo per la conquista del titolo iridato. Dovesse riuscirci diventerebbe il secondo pilota di sempre a salire sul trono mondiale da debuttante (Marc ha appena 20 ed è alla prima esperienza in Moto Gp). Finora l’unico in grado di firmare un’impresa di queste proporzioni è stato lo statunitense Kenny Roberts nel 1978.

Per questo motivo, a prescindere da chi conquisterà il titolo mondiale, la gara di Valencia entrerà comunque nella storia della Moto Gp.