Il resoconto al femminile dei Mondiali di atletica!

La copertina mondiale al femminile spetta a Shelly-Ann Fraser..
Russia prima nel medagliere, Italia in festa con Valeria Straneo!

 

I Mondiali di atletica al femminile!

Secondo capitolo di approfondimento sui Mondiali di atletica 2013. Dopo aver incentrato l’attenzione su ciò che è accaduto in ambito maschile è il momento di analizzare quanto si è verificato in campo femminile. 23 i titoli assegnati tra le donne nei 9 giorni di gare della 14° rassegna iridata. L’edizione disputata a Mosca non è stata caratterizzata da record del mondo, ma ha comunque regalato numerose prestazioni di grande spessore.. Ecco i dati statistici più interessanti in riferimento al panorama femminile.. In primo piano il medagliere, le imprese di maggior rilievo e le protagoniste della rassegna iridata.

 

 

Mondiali di atletica: La classifica femminile

Ecco il medagliere femminile dei Mondiali di atletica 2013. Nel computo le 23 gare che hanno caratterizzato il programma iridato.

La Russia ha dominato la scena primeggiando nella classifica femminile dei Mondiali di atletica (21,74% dei titoli e 15,71% delle medaglie). Le padrone di casa hanno esultato per le affermazioni di Lashmanova (20 km di marcia), di Shkolina (salto in alto), di Lysenko (lancio del martello), di Isinbaeva (salto con l’asta) e della staffetta lunga (4×400). 2° posto per il Kenya (ori di Sum negli 800 metri, di Cheywa nei 3000 siepi, di Kiplagat nella maratona), 3° per la Giamaica (Fraser maestosa nei 100, nei 200 e capace di calare il tris nella 4×100 assieme a Russell, Stewart e Calvert). 4° posizione al femminile per gli Stati Uniti (11 medaglie con gli ori di Rollins nei 100 ostacoli e di Reese nel salto in lungo), 5° per l’Etiopia (acuti di Defar nei 5000 metri e di Dibaba nei 10000).

 

 

Italia femminile in festa con la Straneo

13 le nazioni che hanno ottenuto successi, 27 quelle che sono salite almeno una volta sul podio nelle 23 gare femminili (un bronzo in più per la 3° piazza pari merito nel salto in alto della russa Chicherova e dell’iberica Beitia). L’Italia ha concluso al 17° posto in virtù dello splendido argento ottenuto da Valeria Straneo nella maratona. La trentasettenne piemontese (nata ad Alessandria il 5 aprile 1976)  ha salvato il bilancio e ha consentito al nostro movimento di non rimanere a mani vuote. L’Italia femminile ha raccolto altri 4 piazzamenti nella top ten. Merito di Alessia Trost (7° nel salto in alto), di Emma Quaglia (6° nella maratona), di Elisa Rigaudo e di Eleonora Giorgi (rispettivamente 5° e 10° nella 20 km di marcia). Italia in finale anche nella 4×400 con Bazzoni, Milani, Chigbolu, Grenot, ma squalificata per aver perso testimone. 3 le azzurre uscite in semifinale (nei 100 ostacoli Marzia Caravelli, nei 400 metri Libania Grenot e Chiara Bazzoni).. La squadra femminile ha collezionato risultati decisamente migliori rispetto ai colleghi maschi. Straneo ha coronato la sua prova da urlo salendo sul podio, Trost, Quaglia e Rigaudo sono state brave anche senza andare a medaglia, Grenot si è battuta con carattere. Uniche ad aver deluso le attese La Mantia (salto triplo) e Borsi (100 ostacoli).

 

 

Fraser numero uno al femminile

La regina dei Mondiali è stata Shelly-Ann Fraser. La ventisettenne giamaicana (nata a Kingston il 27 dicembre 1986) ha pareggiato il conto con il connazionale Bolt conquistando 3 titoli ed è salita a quota 7 medaglie iridate (5 ori e 2 argenti). Nel suo palmares anche 4 podi olimpici (successo nei 100 a Pechino 2008 e a Londra 2012, argento nei 200 e nella staffetta veloce sempre a Londra 2012). Non avrà la potenza e la classe di re Usain, ma è comunque una grande campionessa.

Da sottolineare lo splendido oro conquistato dalla statunitense Rollins nei 100 ostacoli, la 3° vittoria nel salto con l’asta della russa Isinbaeva (forse all’ultima magia della carriera), il 4° trionfo iridato consecutivo nel getto del peso della neozelandese Adams, il 3° successo di fila nel salto in lungo della statunitense Reese, l’ennesima impresa firmata dall’etiope Dibaba (3° affermazione nei 10000 metri, la 5° assoluta) e il 1° sigillo mondiale nel lancio del giavellotto della tedesca Obergfoll.