Mosca festeggia il titolo della zarina Isinbaeva!

Il titolo iridato della russa Elena Isinbaeva è stato il momento saliente della 4° giornata dei Mondiali di atletica 2013..

Il titolo di Isinbaeva spicca nel 4° giorno di gare..

La 4° giornata dei Mondiali di atletica 2013 ha assegnato 7 ori iridati ed è stata caratterizzata dal ritorno al successo di Elena Isinbaeva. La fuoriclasse russa ha esaltato il pubblico moscovita vincendo il titolo nel salto con l’asta. La zarina è tornata grande e si è meritata la copertina di questa emozionante giornata di atletica. Russia sugli scudi con 2 titoli, sigilli anche per Ucraina, Etiopia, Stati Uniti, Germania e Kenya. L’Italia non ha conquistato medaglie, ma ha ottenuto piazzamenti importanti nella 20 km femminile di marcia. Ecco nel dettaglio quanto accaduto ai Mondiali di Mosca.

 

Titolo russo nella marcia femminile, Rigaudo 5°

Elisa Rigaudo è stata protagonista nella 20 km femminile di marcia, ma non è riuscita nell’impresa di andare a medaglia. La trentatreenne piemontese (nata a Cuneo il 17 giugno 1980) ha attaccato fin dai primi chilometri, ma nel finale si è dovuta inchinare di fronte al ritmo imposto dalle migliori. Elisa Rigaudo (che fu bronzo olimpico a Pechino 2008) ha concluso la sua gara in 1 ora, 28 minuti e 41 secondi e si è piazzata al 5° posto (a 31” dal podio). La marcia si è confermata terreno di conquista per la Russia. Tra gli uomini si era imposto Ivanov, tra le donne ha fatto festa Elena Lashmanova. La ventunenne originaria di Mordovia (è nata il 9 aprile 1992) ha vinto in 1h27’08 ed ha conquistato il 1° oro iridato (nel suo palmares già il titolo olimpico di Londra 2012). Lashmanova ha preceduto di 3” la connazionale Anisya Kirdyapkina (1h27’11”), mentre il bronzo è andato a Hong Liu che ha accusato un gap di 1’02”. La cinese si è piazzata al 3° posto ed ha lasciato ai piedi del podio la connazionale Sun (1h28’32”). La Russia ha fallito la tripletta solo perché Vera Sokolova è stata squalificata poco dopo aver fatto il suo ingresso nello stadio “Luzhniki”. L’Italia  ha piazzato 3 rappresentanti tra le migliori 13: 5° Elisa Rigaudo, 10° la ventiquattrenne Eleonora Giorgi (1h30’01) e 13° la ventiduenne Antonella Palmisano (1h30’50”). Il presente è incoraggiante, il futuro appare radioso.

 

 

Isinbaeva vince il titolo e torna zarina

Il pubblico di Mosca si è emozionato soprattutto per l’impresa di Elena Isinbaeva. La trentunenne russa (nata a Volgograd il 3 giugno 1982) ha vinto il titolo nel salto con l’asta femminile superando al primo tentativo i 4.89 metri.. Isinbaeva è tornata sul tetto del mondo a 6 anni di distanza dall’oro conquistato ad Osaka ed ha ottenuto il 3° successo iridato (4 podi con il bronzo di Parigi 2003). Isinbaeva ha riscattato le delusioni subite nelle recenti stagioni e si è confermata la più forte di sempre nel salto con l’asta. Nel palmares della zarina anche i titoli olimpici conquistati ad Atene 2004 e Pechino 2008 (a Londra 2012 fu “solo” bronzo). Medaglia d’argento per la statunitense Jennifer Suhr (4.82 al secondo salto), bronzo per la cubana Yarisley Silva (4.82 al terzo tentativo). Fuori dal podio la tedesca Spiegelburg (4.75) e la brasiliana Murer (4.65). Stadio “Luzhniki” in tripudio per quella che potrebbe essere stata l’ultima impresa di Elena (che ha poi provato e fallito i 3 assalti al record del mondo a 5.07).

 

 

400 maschili: Titolo per super Merritt

I 400 metri maschili erano annunciati come una delle gare più combattute dei Mondiali e invece si sono rivelati un monologo di LaShawn Merritt.. Il forte quanto discusso statunitense (riabilitato dopo lo stop per doping) ha disputato una grande prova e ha conquistato il titolo firmando il miglior tempo del 2013 (43”74). Merritt ha comandato la gara, mentre l’atteso Kirani James (di Grenada) è crollato nel finale (7° in 44”99) dopo aver provato vanamente ad inseguire il rivale. Merritt ha battuto il connazionale Tony McQuay (44”40) ed il dominicano Luguelin Santos (44”52), mentre il belga Borlée (44”54) ed il ceco Maslak (44”91) sono rimasti fuori dal podio. Il ventisettenne Merritt (nato il 27 giugno 1986 a Portsmouth) è tornato re del “giro della morte”4 anni dopo il successo di Berlino 2009 ed è salito per l’8° volta sul podio mondiale (4 titoli nella staffetta, 2 ori e 2 argenti individuali).. Nel suo palmares anche 2 ori olimpici (400 metri e 4×400 a Pechino 2008).

 

Gli altri titoli di oggi

Gli 800 metri uomini hanno premiato Mohammed Aman. Il giovanissimo etiope (nato il 10 gennaio 1994) ha vinto in 1’43”31 rimontando e battendo lo statunitense Nick Symmonds (1’43”55). Bronzo in 1’43”76 Ayanleh Souleiman (Djibouti), mentre in 4° ed in 5° posizione si sono piazzati il polacco Lewandowski (1’44”08) e il britannico Osagie (1’44”36). Aman ha ottenuto il 1° titolo in carriera.

Doppietta keniana nei 3000 siepi femminili. Milcah Chemos Cheywa ha vinto l’oro in 9’11”65 regolando la connazionale Lidya Chepkurui (9’12”55). Bronzo nonostante una caduta per l’etiope Sonia Assefa (9’12”84) che è giunta sul podio a discapito delle connazionali Ayalew (4° in 9’15”25) e Diro (5° in 9’16”97). La ventisettenne Cheywa (nata a Bugaa il 24 febbraio 1986) ha firmato il primato stagionale, è salita sul gradino più alto del podio mondiale dopo i 2 bronzi di Berlino 2009 e Daegu 2011 e ha regalato al Kenya il 40° titolo iridato della sua storia (tutti ovviamente nel mezzofondo).

Ganna Melnichenko ha vinto il titolo mondiale nell’eptathlon. La trentenne ucraina (nata il 24 aprile 1983) si è imposta con 6586 punti e ha ottenuto il 1° grande risultato in carriera. Sul podio anche la canadese Brianne Theisen Eaton (6530) e l’olandese Dafne Schippers (6477), mentre in 4° e in 5° piazza sono giunte la tedesca Rath (6462) e la britannica Johnson-Thompson (6449). Melnichenko non ha primeggiato in nessuna delle 7 gare, ma è stata la più regolare (13”29 nei 100 ostacoli, 1.86 nell’alto, 13.85 nel peso, 23”87 nei 200 metri, 6.49 nel lungo,41.87 nel giavellotto e 2’09”85 negli 800 metri).

Bella la finale del lancio del disco maschile. A vincere è stato come da pronostico Robert Harting. Il ventinovenne tedesco (nato a Cottbus il 18 ottobre 1984) si è imposto grazie ai 69.11 metri fatti registrare nella quarta rotazione ed ha preceduto il polacco Piotr Malachowski (68.36 al quinto tentativo). Bronzo per l’estone Gerd Kanter (65.15 nella seconda sessione), mentre ai piedi del podio sono rimasti l’altro tedesco Wierig (65.02) e il sudafricano Hogan (64.35). Harting ha conquistato il 3° oro iridato di fila, si è messo al collo la 4° medaglia mondiale (compreso l’argento di Osaka 2007) e si è confermato re della specialità ad un anno di distanza dal titolo olimpico di Londra.. Kanter è invece salito sul podio iridato per la 5° volta (1 oro, 1 argento e 3 bronzi).

 

 

Gli italiani e le altre gare

Silvano Chesani non è riuscito a centrare il pass per la finale del salto in alto maschile. L’azzurro si è fermato a 2.26 metri e si è classificato 16°.. Missione fallita anche da Simona La Mantia che ha deluso le attese nelle qualificazioni del salto triplo femminile ottenendo la 14° misura (13.80). L’azzurra è rimasta fuori dalla gara che assegnerà le medaglie per 8 centimetri.

 

Domani il titolo della 50 km di marcia

Programma ridotto per mercoledì 14 agosto. Ecco le gare della 5° giornata dei Mondiali (con orari e italiani impegnati).
06:30 – 50 km Marcia con CAPORASO, DE LUCA e NKOLOUKIDI;
07:30 e 09:10 – qualificazioni Martello donne (gruppo A e gruppo B);
07:40 – batterie 5000 metri donne;
08:25 – qualificazioni Lungo uomini;
08:35 – batterie 1500 metri uomini;