Campionato a due velocità: Juve e Roma da Serie A1, le altre da Serie A2

La Serie A si divide in due tronconi: Juve e Roma super, le altre sembrano squadre di A2. Su “A piede libero” la foto della 5° giornata!

La Serie A oppure campionati di A1 e di A2?

E’ giusto parlare ancora di Serie A o sarebbe più corretto parlare di  due campionati: uno di A1 e l’altro di A2? La riflessione è volutamente provocatoria, ma la 5° giornata del massimo torneo calcistico nazionale ha evidenziato il sostanziale gap che divide Juventus e Roma dal resto della comitiva. Su “A piede libero” approfondiremo i temi del weekend e le ragioni di un divario che sembra ormai incolmabile. La Juventus ha vinto sul sempre difficile campo dell’Atalanta capitalizzando la doppietta di Tevez ed il penalty parato da Buffon, la Roma ha risposto ai bianconeri battendo in casa il Verona grazie alle perle di Florenzi e Destro.

Al 3° posto si è confermato l’Udinese del sempreverde Di Natale che ha superato il Parma, mentre al 4° si è issata la Sampdoria che ha steso il Genoa nel derby ligure in virtù della punizione vincente di Gabbiadini. I team di Stramaccioni e Mihajlovic sognano, le altre presunte grandi procedono a corrente alternata. Napoli e Lazio hanno rialzato la testa espugnando i campi di Sassuolo e Palermo, Milan e Fiorentina hanno racimolato soltanto 1 punto nelle trasferte di Cesena e Torino, l’Inter è crollata in casa al cospetto del rilanciato Cagliari di Zeman. A completare il quadro il poco entusiasmante pareggio tra Chievo ed Empoli.

 

La classifica di Serie A

classifica Serie A 5° giornata 14-15

 

I numeri della giornata 

Nel 5° turno sono stati segnati 28 gol: 26 di piede (20 di destro, 6 di sinistro) e 2 di testa (di Morata, Rami). 18 di questi (il 64,29% del totale) sono stati realizzati dalle squadre impegnate in trasferta ed hanno prodotto ben 5 successi esterni (a fronte di 2 sigilli casalinghi e di 3 pareggi). 4 le reti da fuori area (di Florenzi, Destro, Tevez e Gabbiadini) e 7 quelle nate da palla inattiva: 1 su rigore (di Cassano), 1 su punizione (di Gabbiadini), 2 in conseguenza di corner (di Ekdal e Rami), 3 su piazzati indiretti (di Osvaldo, Djordjevic e Parolo).

Giusto segnalare le triplette di Djordjevic e di Ekdal che hanno steso Palermo ed Inter. La Juve non ha ancora subito gol, il Parma ne ha incassati 14. 2 i rigori sbagliati (da Denis, Cossu), 3 le espulsioni (di Zapata, Nagatomo ed Acquah). Miglior attacco per Inter e Milan (11 centri all’attivo), peggiore per il Sassuolo (1 solo gol segnato e un astinenza che dura da 408 minuti).

 

Juventus Stadium

 

La Serie A1: Juventus e Roma

Come anticipato in precedenza Juventus e Roma sembrano partecipare ad un altro campionato. Perché sono le uniche squadre a punteggio pieno, perché giocano il calcio migliore tra le big, perché hanno due doti che le altre non possiedono: la continuità di rendimento e la capacità di vincere anche confronti complicati.

Esempio concreto di questo lo ha fornito la Juve che ha vinto a domicilio contro un’Atalanta tosta e dignitosa. Tevez ha siglato la doppietta che ha decretato il successo (terza rete di Morata nel finale), Buffon ha parato a Denis il rigore del possibile 1-1. Il portiere azzurro ha ipnotizzato il puntero argentino e sul ribaltamento di fronte Carlitos ha chiuso il match con il 2-0. Momento chiave del confronto e dimostrazione che in questo sport chi ha un portiere forte e un attaccante di livello è già a metà dell’opera. Regola non scritta, ma valida da sempre.. Anche perché tra l’altro la squadra di Allegri non ha ancora subito gol ed è andata a segno con una media di 2 centri a partita.

Anche la Roma ha confermato il suo spessore vincendo una gara tutt’altro che semplice. I giallorossi hanno sbattuto a più riprese contro il muro eretto dal Verona, ma nella ripresa sono riusciti a sfondare grazie ai due gol dalla distanza di Florenzi e Destro. Due perle di rara bellezza (soprattutto quella che il giovane bomber ha realizzato da quasi centrocampo) e di straordinaria importanza. La squadra di Garcia ha fatto vedere di avere numerose soluzioni offensive e si è confermata quanto mai solida in difesa. Altre doti necessarie per puntare in alto.

 

Zdenek Zeman x sportapp

 

La Serie A2: La discontinuità delle altre big e le possibili sorprese

Lo avevo accennato nel precedente numero della rubrica “A piede libero”, lo ribadisco nell’articolo odierno. Se le due regine viaggiano a tutta velocità, le altre presunte grandi continuano a balbettare. Inter, Fiorentina, Lazio, Milan e Napoli stanno marciando a corrente alternata e sembrano distanti anni luce da Juve e Roma. Nella 5° giornata la sensazione è stata confermata. Napoli e Lazio hanno riscattato le recenti delusioni aggiudicandosi i match esterni con Sassuolo e Palermo (di misura i campani, con un perentorio 4-0 i capitolini che sono stati trascinati dalla tripletta di un Djordjevic in grande spolvero).

Inferiori alle aspettative i pareggi in trasferta di Milan e Fiorentina (1-1 in rimonta contro Cesena e Torino), clamoroso il tonfo interno dell’Inter. I nerazzurri sono stati ridicolizzati dal Cagliari di Zeman (4-1 con tripletta dello scatenato Ekdal) e hanno incassato un ko di portata storica. Evidenti i meriti del mister boemo e dei suoi ragazzi, inquietante la prestazione del team di Mazzarri (a livello tecnico, tattico, fisico e mentale).

L’Inter rimane a mio parere la formazione più attrezzata in ottica 3° posto, ma per centrare l’obiettivo deve assolutamente eliminare passaggi a vuoto come quello di domenica. Se le presunte big dovessero continuare con questo passo caracollante la “lotta per vincere il campionato di A2” si espanderebbe anche alle rivelazioni Udinese e Sampdoria. Squadre avvisate mezze salvate..