Anno nuovo, regina vecchia!

La prima del nuovo anno conferma la leadership bianconera.. Su “A piede libero” i dati salienti della 18° giornata di Serie A..

 

Nuovo anno senza scossoni!

Primo capitolo del 2014 di “A piede libero”, la rubrica dedicata al campionato di calcio di Serie A. La 18° giornata ha confermato la forza della Juventus ed ha ridimensionato le ambizioni Scudetto della Roma. I bianconeri di Conte hanno infatti stravinto lo scontro diretto ed hanno scavato un gap ancora più ampio rispetto a quella che resta comunque la più immediata delle inseguitrici.. I giallorossi sono scivolati a -8 dalla capolista ed hanno incassato un 3-0 molto difficile da digerire. Il primo turno del nuovo anno solare ha fatto registrare le vittorie di Napoli e Fiorentina che si sono imposte nelle sfide interne con Sampdoria e Livorno. Epifania dal sapore opposto per le due squadre milanesi. L’Inter si è dovuta inchinare di fronte alla Lazio del nuovo-vecchio trainer Reja e di Klose, il Milan ha invece steso l’Atalanta grazie alla bandiera Kakà e al gioiellino Cristante. I nerazzurri di Mazzarri sono stati superati dal Verona che ha vinto 3-1 a Udine.. Parma, Catania e Genoa che hanno battuto Torino, Bologna e Sassuolo. A completare il quadro lo 0-0 tra Chievo e Cagliari.

 

 

La fotografia del campionato

Ecco la classifica della Serie A dopo la prima giornata del nuovo anno.

 

Nuovo anno: I numeri 

Nella primo turno del 2014 sono state realizzate 22 reti. I gol messi a segno dalle compagini di casa sono stati 18, quelli firmati dalle formazioni impegnate in campo esterno appena 4 (3 del Verona e 1 del Torino). Non a caso si sono verificate ben 8 affermazioni interne (eguagliato il primato stabilito nella giornata numero 8). 20 le marcature effettuate di piede (15 di destro, 5 di sinistro), 2 quelle arrivate su colpo di testa (di Rodriguez e di Bergessio). I gol siglati dall’interno dell’area di rigore sono stati 19, mentre gli unici ad andare a bersaglio dalla lunga distanza sono stati Mertens, Toni e Cristante. Si è segnato in egual misura nel 1° tempo e nella ripresa (11), mentre le reti arrivate sugli sviluppi di palle inattive sono state 8: 3 su penalty (Gilardino, Vucinic, Lodi), 1 su punizione (Mertens), 2 a seguito di corner (l’incornata di Rodriguez e lo splendido tacco di Lucarelli) e 2 in conseguenza di piazzati indiretti (Bonucci e Bergessio). A questi va ovviamente sommato il primo gol della Juventus che è nato da una rimessa laterale. 3 le doppiette (Toni, Kakà, Mertens), 4 i nuovi marcatori (Pereyra, Amauri, Marchionni, Cristante). Giusto evidenziare che Lodi è il 1° giocatore a andare in gol con due maglie differenti (prima con il Genoa, ora con il Catania).

 

 

Juve inarrestabile..

La Juventus ha battuto 3-0 la Roma e si è confermata la squadra più forte della Serie A.. Il team di Conte ha annichilito i giallorossi con una prova fatta di ritmo, grinta, solidità difensiva e capacità di capitalizzare al meglio le occasioni (soprattutto quelle conseguenti da palla inattiva). Il 1° tempo è stato equilibrato, ma nella ripresa i bianconeri hanno dilagato legittimando il risultato. A decidere il match le reti di Vidal, Bonucci e Vucinic. La Juve ha centrato la 10° vittoria di fila (eguagliato il record stabilito a inizio campionato dalla Roma), ha infilato la 16° affermazione su 18 giornate, ha ulteriormente migliorato la media punti (2,72 a confronto), ha inanellato il 10° successo casalingo (26 gol fatti e 4 subiti), ha confermato il miglior attacco (42 reti) e ha dimostrato grande efficacia difensiva (1 gol al passivo nelle ultime 10 sfide). La Juve ha inferto un duro colpo al campionato. Per il vantaggio sempre più elevato rispetto alle inseguitrici, per i numeri impressionanti e per la freschezza delle prestazioni offerte. Merito soprattutto da attribuire Conte, tecnico preparato e capace di dare alla squadra quel tocco in più. Per competere in Europa non ha i giocatori adeguati, ma lui è già oggi uno degli allenatori più bravi. La Juve è più forte delle avversarie, ma considerare chiuso il discorso Scudetto a 20 giornate dalla fine (con 60 punti in palio) è prematuro oltre che irrispettoso..

 

Il tonfo della Roma

La dimostrazione di forza della Juve ha ridimensionato le velleità della Roma. Non tanto perché i giallorossi hanno subito la 1° sconfitta stagionale, non solo per un secondo tempo giocato nella maniera sbagliata, ma in primo luogo per l’incapacità di rimanere in partita fino alla fine.. Il team di Garcia ha perso la testa quando la gara era ancora aperta (l’intervento di De Rossi su Chiellini e il nervosismo di Strootman lo testimoniano) ed ha mostrato qualche lacuna di troppo (nella tenuta difensiva e nella capacità di arrivare al tiro). La Roma non vince in trasferta dal 27 ottobre (1-0 a Udine) e nelle ultime 4 gare esterne ha conquistato solo 3 punti. Per tornare a sorridere Totti e compagni dovranno vincere in casa con Genoa e Livorno.

 

 

Le lacrime di Rossi, la gioia di Cristante e il ritiro di Totò

Il Napoli ha sconfitto la Sampdoria con la doppietta di Mertens ed è tornato al successo dopo il pareggio di Cagliari, la Fiorentina ha superato il Livorno grazie all’incornata di Rodriguez ed ha collezionato la 3° vittoria di fila. I viola non prendono gol da 293 minuti (dal 67’ della sfida di Roma) e sono in gran forma, ma nei prossimi mesi dovranno rinunciare a Giuseppe Rossi. Il capocannoniere del campionato si è procurato la lesione al legamento collaterale del ginocchio in conseguenza di un brutto intervento di Rinaudo. Pericolo operazione scongiurato, ma assenza dai campi comunque lunga. Auguri Pepito! Dalle lacrime di dolore dello sfortunato puntero della Fiorentina (e della nazionale..) a quelle di gioia di Bryan Cristante che ha segnato la sua prima rete in Serie A contribuendo al successo del Milan dopo la doppietta di Kakà (arrivato a quota 101 con la maglia rossonera). La squadra di Allegri ha steso l’Atalanta, ha ritrovato il successo dopo 3 giornate ed ha festeggiato il gol del talento classe 1995. Il Verona non è più una sorpresa, ma una splendida realtà. I veneti hanno violato Udine grazie alla doppietta del sempreverde Toni (9 centri in stagione), hanno conquistato il 4° risultato utile (3 successi e 1 pari) e si sono portati al 5° posto. Giornata nera per l’Udinese che ha patito il 2° ko interna di fila e che ha dovuto fare i conti con la notizia dell’addio al calcio (a giugno si intende) di Totò Di Natale.

 

 

Inter a terra, Catania si rialza

Il bel gol di Klose ha permesso alla Lazio di festeggiare il ritorno di Reja e di cominciare al meglio il nuovo anno. Discorso differente per l’Inter che ha invece confermato gravi lacune soprattutto in campo esterno. La squadra di Mazzarri non vince fuori casa dal 3 novembre (3-0 a Udine) e nelle ultime 3 trasferte ha ottenuto 1 solo punto. I limiti della rosa si fanno sempre più evidenti e la lentezza (di riflessi oltre che di movimento) di Ranocchia sul gol di Klose sintetizza tale fattore. Le aspettative di inizio stagione non erano tanto elevate, ma i numeri si stanno facendo quanto mai negativi. L’Inter è dietro al Verona ed ha 4 punti in meno dello scorso anno non è affatto un bel segnale. La colpa non è di Mazzarri, ma di chi ha costruito una rosa di basso livello. Se Thohir ha un progetto per riportare l’Inter nei quartieri nobili lo deve dimostrare con i fatti e fin da subito. Altrimenti sarà un’altra stagione buttata.

Il Parma ha centrato il 7° risultato utile interrompendo la striscia del Torino (3 successi e 5 risultati positivi), il Genoa ha ritrovato la vittoria dopo 5 turni e ha costretto il Sassuolo al 4° ko consecutivo (363 minuti senza gol), il Catania ha ritrovato la vittoria dopo 2 mesi (ultimo sorriso il 9 novembre) e ha provocato il cambio di panchina in casa Bologna (Ballardini al posto di Pioli). Lo 0-0 tra Chievo e Cagliari ha permesso ai veneti di far punti dopo 2 sconfitte ed ha consentito ai sardi di firmare il 7° risultato utile.