La Roma accorcia il gap, Parma e Torino volano!

La 21° di Serie A nella rubrica “A piede libero”.. La Roma si avvicina alla Juve, il Milan risale, l’Inter fatica, Parma e Torino sognano l’Europa..

 

Dalla frenata della Juve agli exploit di Parma e Torino!

Torna l’appuntamento con “A piede libero”, la rubrica dedicata al grande calcio ed in particolare al 21° turno di Serie A. L’ultimo weekend ha fatto registrare la lieve frenata della Juventus. I bianconeri hanno impattato contro la Lazio, ma hanno resistito nonostante l’inferiorità numerica e hanno conquistato un punto comunque prezioso. Il mezzo passo falso della capolista è stato sfruttato dalla Roma che ha violato il difficile campo di Verona portandosi a -6. Napoli e Fiorentina hanno pareggiato in casa con Chievo e Genoa, il Milan è passato a Cagliari rimontando nel finale, Torino e Parma si sono confermate in salute battendo Atalanta ed Udinese, l’Inter è stata fermata in casa dal Catania e ha acuito la sua crisi. A completare il quadro il netto successo del Livorno sul Sassuolo che è costato la panchina a Eusebio Di Francesco ed il pari tra Sampdoria e Bologna. Di pari passo con il campionato gli ultimi giorni di calciomercato ed il quarto di finale di Coppa Italia vinto dal Napoli sulla Lazio (1-0 firmato Higuain). Le semifinali saranno Udinese – Fiorentina e Roma – Napoli.

 

 

La Roma non molla, il Parma si esalta

Ecco la classifica della Serie A dopo la 21° giornata.

 

I numeri della 21° giornata

Nell’ultimo weekend si sono verificati ben 5 pareggi (eguagliato il record stabilito nel 14° turno), a fronte di 3 successi casalinghi e 2 vittorie esterne. I gol sono stati 25: 23 di piede (16 con il destro e 7 con il sinistro) e 2 di testa (di Amauri e Llorente). Le reti firmate nel 1° tempo sono state 13 (così come quelle realizzate dalle squadre di casa), mentre gli unici a andare a bersaglio dalla distanza sono stati Hallfredsson, Balotelli e Paulinho. 12 gol sono stati effettuati sugli sviluppi di calci piazzati: 7 su penalty (di Candreva, Totti, Berardi, Diamanti, Cerci, Gilardino ed Aquilani), 1 su punizione (di Balotelli) e 4 in conseguenza di calci d’angolo (di Albiol, Pazzini, De Maio e Gervinho). Il protagonista assoluto è stato il viola Aquilani (autore della tripletta che ha steso il Genoa), i nuovi marcatori  sono stati 6: Albiol, Sardo, Hallfredsson, Pazzini, Benassi e De Maio. L’attacco della Juve resta il migliore (51 centri), la difesa della Roma si conferma la meno perforata (11 gol al passivo). Grazie a Pazzini il Milan è diventato la squadra capace di trovare la porta con il maggior numero di giocatori (14).

 

 

Juve bloccata, ma tosta

L’Olimpico di Roma si conferma avaro di soddisfazioni per la Juventus. Nello stadio della capitale il team di Conte è uscito dalla Coppa Italia e ha poi visto interrompersi la striscia di vittorie consecutive. L’1-1 maturato nella gara con la Lazio ha reso meno formidabile il ruolino di marcia della “Vecchia Signora”, ma non è stato un risultato negativo. Perché arrivato al cospetto di una squadra in salute (i biancocelesti con Reja hanno ottenuto 8 punti su 4 gare) e perché giunto nonostante i circa 70 minuti giocati in inferiorità numerica (espulsione di Buffon). La Juve ha rischiato di perdere, ma ha retto il confronto e ha avuto anche le occasioni per conquistare i 3 punti. La capolista ha rallentato dopo 12 successi, ma ha ottenuto il 13° risultato utile (ultimo ko il 20 ottobre con la Fiorentina) ed ha mantenuto 6 lunghezze sulla Roma. La frenata c’è stata, ma i danni collaterali sono stati minimi.

 

 

Roma super, Napoli annaspa

La Roma ha vinto 3-1 sul campo di Verona ed ha rosicchiato 2 punti alla Juve invertendo il trend degli ultimi 3 mesi. I giallorossi hanno superato un importante banco di prova e hanno centrato la 3° vittoria di fila grazie alle reti di Ljajic, Gervinho e Totti (232° centro in Serie A). La squadra di Garcia è tornata a sorridere fuori casa dopo 3 mesi (ultimo acuto il 27 ottobre sul campo dell’Udinese) e ha ottenuto la 6° affermazione stagionale in trasferta. Totti e compagni hanno lanciato un segnale forte alla capolista ed hanno fatto capire che non lasceranno niente di intentato.

Il Napoli è stato invece fermato tra le mura amiche dal Chievo e ha collezionato il 2° pari consecutivo (dopo quello di Bologna). I campani non sono riusciti a capitalizzare le numerose occasioni da gol ed hanno buttato via una importante possibilità. La squadra di Benitez ha vinto solo 5 delle ultime 10 partite (16 punti) e si sta dimostrando troppo poco continua. La difesa fa acqua e se non gira Higuain trovare il gol diventa missione di non poco conto. La conferma è arrivata nel match di Coppa Italia vinto proprio grazie al “Pipita”.

 

 

Milan di rimonta, Fiorentina danneggiata, Inter in crisi

Il Milan di Seedorf è uscito dalla Coppa Italia, ma prima e dopo ha conquistato 2 preziose vittorie. Domenica scorsa aveva steso il Verona con il rigore realizzato da Balotelli a 8 minuti dallo scadere, nell’ultima giornata ha vinto a Cagliari sfruttando 2 piazzati (Balotelli su punizione, Pazzini sugli sviluppi di un corner) e ribaltando il punteggio negli ultimi 3 minuti. Il gioco latita e la strada è ancora in salita, ma intanto la squadra del trainer olandese sta dimostrando di crederci fino alla fine e di saper capitalizzare le palle inattive. Il Milan ha ritrovato i gol di Pazzini (a secco in campionato dal 28 aprile 2013), ha acquistato il solido Essien ed il talentuoso Taarabt e si è portato a -5 dall’Europa League. Magra consolazione, ma meglio di niente..

La Fiorentina ha invece pareggiato in casa contro il Genoa e ha perso la ghiotta occasione di avvicinarsi al 3° posto. Sul mancato successo dei viola, privi di diversi titolari, pesano i numerosi errori commessi dall’arbitro Tommasi (rigore inventato e gol in fuorigioco per i liguri, rete del momentaneo 4-2 gigliato annullata per un inesistente off-side). Sviste gravi che hanno penalizzato i toscani di Montella e che hanno fatto passare in secondo piano la tripletta di Aquilani.. “Viola di rabbia” quindi nonostante il 6° risultato utile (4 vittorie e 2 pari).

Inter arrabbiata invece solo per propri demeriti e incapace di battere in casa il fanalino di coda Catania (al 1° punto in trasferta). I nerazzurri hanno giocato male e sono ancora a secco di successi nelle 4 sfide del 2014 (5 con la Coppa Italia). Nelle ultime 9 partite la squadra di Mazzarri ha collezionato solo 8 punti (1 successo, 5 pari, 3 ko) e ha vanificato quanto di buono era stato fatto a inizio stagione. La crisi dell’Inter è ormai chiara e la contestazione dei tifosi si sta facendo sempre più rumorosa. La squadra necessita di rinforzi per puntare all’unico obiettivo rimasto (Europa League) e per far si che anche questa non sia una stagione del tutto fallimentare. Saltato lo scambio Guarin-Vucinic, gli uomini di mercato hanno acquistato D’Ambrosio e stanno definendo con la Lazio per Hernanes. Basteranno i due innesti per invertire il trend?

 

 

Parma e Torino: La grande bellezza

Il titolo del film diretto da Paolo Sorrentino si adatta perfettamente alla stagione di Parma e Torino. Ducali e granata hanno battuto Udinese (gol di Amauri) e Atalanta (rigore inventato e firmato da Cerci) e si sono portati a 1 lunghezza di distanza dall’Europa League. La squadra di Donadoni ha collezionato la 4° vittoria di fila ed ha racimolato il 10° risultato utile, mentre quella di Ventura ha conquistato un altro grande risultato (6 vittorie, 2 pareggio e 1 ko nelle ultime 9 gare). Il principale obiettivo (la salvezza) è stato ipotecato e sognare non è più vietato. Parma e Torino sono assieme al Verona le vere rivelazioni della Serie A e confermano che nel calcio capacità e idee sono alla base di tutto.