Serie A: Juventus in volo dopo il successo di S. Siro

Il successo ottenuto Juventus contro l’Inter al centro della rubrica “A piede libero”..

 

“A piede libero”: Juventus a tutta forza!

Dopo il turno di stop per gli impegni delle nazionali è tornato il classico appuntamento con la Serie A. La 30° giornata del massimo campionato di calcio (disputata nel sabato precedente la Pasqua) ha consolidato la leadership della Juventus, ha fatto registrare i successi esterni di Milan e Napoli, ha decretato il ritorno alla vittoria della Lazio, ha frenato le ambizioni di Inter, Fiorentina e Roma ed ha rimesso in corsa per la salvezza il Palermo. Queste le note salienti di una giornata che si è rivelata molto importante ai fini della classifica. La cavalcata del Milan (12 risultati utili consecutivi e una difesa che non subisce gol da 379 minuti) meriterebbe un approfondimento, ma in questo capitolo della rubrica “A piede libero” l’attenzione sarà puntata sul match tra Inter e Juventus..

 

Juventus – Inter: Partita equilibrata!

La Juventus ha vinto a S. Siro contro l’Inter (2-1) e ha compiuto un altro fondamentale passo verso lo Scudetto. Il team bianconero ha riscattato la sconfitta patita dai nerazzurri nella partita d’andata e ha mantenuto 9 punti di vantaggio sul Napoli (11 sul Milan). I bianconeri hanno conquistato la 3° affermazione consecutiva ed hanno inanellato il 5° risultato utile di fila (4 vittorie e 1 pari). La squadra di Conte non ha dominato la sfida, ma ha saputo sfruttare al meglio gli errori difensivi dell’Inter ed ha confermato di essere compagine quadrata quanto cinica. Il pareggio avrebbe fotografato con maggior esattezza quanto si è visto sul campo, ma il successo di Pirlo e compagni non rappresenta certo uno scandalo. Manca la controprova, ma 3 o 4 anni fa la stessa gara sarebbe probabilmente finita in modo differente. Perché il calcio è spesso figlio dei momenti che vivono le rispettive squadre e perché quando le stagioni filano in un certo modo anche i singoli incontri prendono la stessa direzione. L’episodio che una stagione gira a tuo favore l’anno dopo ti penalizza ed incide nel verso opposto. Non è una scienza esatta, ma è una sorta di legge non scritta che esiste da sempre e che fa del calcio lo sport più imprevedibile del mondo. Oggetto dell’analisi non è il presunto rigore negato all’Inter, ma l’inerzia di una sfida che è stata decisa più dagli episodi che dal gioco.

 

Inter – Juventus: Scelte ed episodi

Doveroso specificare che la Juventus non ha vinto solo perché più fortunata dell’Inter, ingiusto pensare che il calcio sia solamente frutto di episodi. I bianconeri hanno avuto un approccio migliore alla partita e sono stati più svegli dei nerazzurri nel gestire i momenti topici del confronto. Conte ha mandato in campo tutti i titolari senza pensare alla gara con il Bayern Monaco, Stramaccioni ha lasciato in panchina Cambiasso e Guarin affidandosi al frettoloso Gargano e all’evanescente Alvarez (sbagliare è umano, ma perseverare..). La squadra bianconera è andata in vantaggio con un tiro velenoso di Quagliarella (Handanovic per una volta si è fatto trovare impreparato), ha subito il gol del pari facendosi infilare dalla percussione di Palacio e si è riportata definitivamente avanti grazie al guizzo di Matri. Il centravanti bianconero ha capitalizzato il cross rasoterra di Quagliarella e ha evidenziato i gravi limiti di Andrea Ranocchia. Il movimento del nerazzurro sul gol che ha deciso la partita è un’immagine da mostrare ai bambini che si avvicinano al calcio con la scritta “errori che un difensore non deve mai commettere”.

 

Inter – Juventus: Gli errori arbitrali

Episodio determinante ai fini del punteggio è stato il rigore non concesso all’Inter per l’entrata di Chiellini su Cassano.. Il barese ha accentuato la caduta, ma il tocco c’è stato e doveva essere punito con il penalty. Detto questo è giusto sottolineare che la rete di Palacio è stata messa a rischio dall’ingenuo fallo commesso a metà campo da Guarin. Il match è filato via dritto e aggrapparsi a questi due errori ha poco senso. Non è nemmeno il caso di spendere altre parole sul brutto fallo di Cambiasso ai danni di Giovinco. Dopo 277 partite in Serie A può capitare anche a un santo di perdere la bussola. Intervento censurabile, correttezza del giocatore al di sopra di ogni sospetto..

 

Inter – Juventus: La rivincita bianconera

Il match di S. Siro è stato emozionante e piacevole. Conte ha reso pan per focaccia a Stramaccioni e ha vinto la sfida sotto il profilo tattico. La Juventus è stata meno brillante rispetto ad altre circostanze, ma ha occupato meglio il campo e ha mostrato maggiore organizzazione. I bianconeri hanno aggredito la partita e hanno dato continuità alla manovra anche quando l’Inter ha espresso il massimo sforzo per riequilibrare il risultato. Juve trascinata dal brillante Quagliarella (che con il suoi movimento ha costretto i difensori nerazzurri a uscire dal guscio), dal sempre solido Barzagli e dall’attento Buffon. La squadra di Conte ha mostrato personalità, grinta e compattezza tra i reparti. Il punteggio ha premiato lo spirito dei bianconeri e ha permesso alla Juventus di cucirsi sulla maglia un altro pezzo di Scudetto. Nelle ultime 8 giornate i bianconeri giocheranno 4 partite in casa (Pescara, Milan, Palermo, Cagliari) e 4 in trasferta (Lazio, Torino, Atalanta,Sampdoria). Per festeggiare la matematica vittoria del campionato la formazione di Conte dovrà conquistare 15 punti, cioè 1,875 di media a gara. Considerando che difficilmente il Napoli vincerà tutti i confronti e che la Juve sta viaggiando a una media di 2,266 a match, il discorso sembra praticamente già chiuso..

 

Inter – Juventus: Nerazzurri a picco!

L’Inter ha disputato una gara onesta e generosa, ma ha confermato i suoi limiti. Perché con Pereira  Alvarez e Gargano è difficile fare miracoli, perché Ranocchia non è certo Nesta, perché l’assenza di Milito continua a farsi sentire nonostante il buon rendimento di Palacio e perché al promettente Kovacic non si può chiedere di prendere per mano la squadra. Inter distante anni luce insomma da quella ammirata nel match di andata. Ritmo più basso, qualità ridotta, minore capacità di fare pressing a tutto campo e molta più confusione. I nerazzurri hanno avuto buone chance, ma si sono resi pericolosi con iniziative sporadiche e non nel gioco corale. Perdere con la Juventus non è vergogna, ma pensare di essere sullo stesso piano dei bianconeri dopo una gara equilibrata sarebbe un grave errore.. Per tornarci è necessario programmare il futuro. Più che spese folli servono soprattutto idee chiare. Considerando gli ultimi tre anni non è scontato che l’attuale dirigenza sia capace di riuscirci.. L’Inter ha conquistato 9 punti nelle ultime 9 giornate (2 vittorie, 3 pareggi, 4 sconfitte) e 20 nelle ultime 18 (5 successi, 5 pari, 8 ko). A causa di questi risultati la squadra di Stramaccioni è ormai lontana la zona Champions League (-10 dal Milan, anche se con una partita in meno) e se il campionato finisse oggi sarebbe fuori anche dall’Europa League. Il tutto senza avere gettato basi solide, senza avere una fisionomia e senza un minimo di gioco. Se non è crisi questa..