Serie A: La Roma rallenta, Juve e Napoli a -3!

La Roma frena dopo 10 vittorie, Juve e Napoli si avvicinano.. Su “A piede libero” l’analisi dell’11° giornata! Crisi Milan, Inter corsara!

 

La Roma pareggia, Juve e Napoli tornano sotto!

Tanti i temi affrontati su “A piede libero”, la rubrica di approfondimento dedicata al grande calcio della Serie A. L’11° giornata di campionato è stata caratterizzata dalla frenata della Roma e dagli acuti di Napoli e Juve. La capolista ha pareggiato sul campo del Torino e ha mancato per la 1° volta l’appuntamento con il massimo risultato.. La serie vincente dei giallorossi si è così interrotta dopo 10 successi. Ne hanno approfittato Napoli e Juventus che hanno steso Catania e Parma portandosi a -3 dalla vetta. Al 4° posto Inter e Verona. I nerazzurri si sono imposti sul campo dell’Udinese, gli scaligeri hanno sconfitto in casa il Cagliari. La partita più significativa della giornata è stata quella di S. Siro dove la Fiorentina si è mostrata grande aprendo la crisi del Milan con un secco 2-0. La Lazio ha perso con il Genoa, Sassuolo e Livorno hanno raccolto punti d’oro battendo Sampdoria e Atalanta, mentre Bologna e Chievo è finita 0-0.

 

 

La classifica di Serie A dopo 11 giornate

Roma sempre in testa, ma Juve e Napoli hanno accorciato il gap. Si allarga invece il divario tra le prime 6 ed il resto della classifica. Grande bagarre nella zona centrale (10 squadre in 6 punti), Chievo sempre ultimo.

 

I numeri dell’11° giornata

L’ultimo turno di campionato è stato caratterizzato dalle 5 affermazioni esterne (a fronte dei 2 pareggi e delle 3 vittorie casalinghe) e dalle 24 reti realizzate (317 quelle totali considerando le 110 partite fin qui disputate). Si è come sempre segnato molto più di piede (21) che di testa (appena 3) e la maggior parte dei gol sono stati siglati nel corso della ripresa (15 centri nel 2° tempo e 9 nei primi 45 minuti). Interessante sottolineare che le reti realizzate con il sinistro (12) hanno superato quelle firmate con il destro (9) e che 9 gol sui 24 complessivi (37,5%) sono arrivati in conseguenza di calci piazzati (3 su rigore, 1 su punizione, 3 sugli sviluppi di corner e 2 a seguito di punizioni indirette). Soltanto 3 volte si è andati a bersaglio con tiri da fuori area. La striscia di successi della Roma si è fermata a quota 10 (comunque record assoluto per la Serie A), De Sanctis è tornato a subire gol dopo 744 minuti (7° posto nella classifica all-time guidata dall’ex milanista Sebastiano Rossi con 929 minuti senza reti subite nel 1993-1994). I giallorossi conservano la difesa meno perforata (2 gol incassati), mentre l’attacco dell’Inter diventa il più prolifico (27 centri). Curioso notare che Cagliari e Udinese non hanno mai segnato con il sinistro. Inter e Roma sono andate in gol con 11 giocatori.

 

Roma frenata dall’ex Cerci

La Roma non è riuscita nell’impresa di conquistare l’11° vittoria di fila (l’unica squadra europea capace di inanellare 11 affermazioni consecutive in avvio di stagione resta il Tottenham del 1960-1961) ed è stata frenata dal coriaceo Torino di Ventura. A rallentare la marcia dei giallorossi è stato Alessio Cerci che al 18° della ripresa ha risposto alla rete iniziale di Strootman. La legge dell’ex ha colpito ancora (il ventiseienne granata è nativo di Velletri, è cresciuto nel settore giovanile giallorosso e con la Roma ha esordito in Serie A nel 2003-2004) ed ha interrotto la striscia record della formazione di Garcia. I capitolini hanno mantenuto la leadership in graduatoria e sono stati comunque protagonisti di una buona prestazione. In un campo difficile e contro una rivale ostica. La Roma è parsa meno brillante e meno solida rispetto alle altre giornate, ma è stata propositiva ed ha mostrato la solita organizzazione. Nessun dramma per avere mancato il successo e per aver fallito il record europeo. Il passo falso dovrà essere archiviato come un incidente di percorso nel mezzo di un cammino sontuoso. La forza di una squadra si percepisce proprio dalla capacità di reagire rispetto alle prime delusioni. Per questo il match con il Sassuolo sarà cruciale. Sotto il profilo mentale più che per la classifica.

 

Napoli e Juve a tutta birra verso lo scontro diretto

Napoli e Juve hanno approfittato del primo mezzo passo falso della capolista. I partenopei hanno steso il pur volenteroso Catania con gli splendidi mancini da fuori area di Callejon e Hamsik ed hanno collezionato il 3° successo di fila. La compagine campana ha raccolto meno di quanto creato, ma ha giocato una buona prova. Mai nella storia il Napoli aveva collezionato tanti punti nelle prime 11 giornate (meglio rispetto all’era Maradona). 3° affermazione consecutiva anche per la Juventus che ha sconfitto a domicilio il Parma capitalizzando il non certo facile tap-in di Pogba. I bianconeri non incassano gol da 280 minuti e negli ultimi 3 incontri sono andati a segno per 7 volte. La formazione di Conte e quella di Benitez si troveranno di fronte domenica sera nel big match di Torino. Gara importante per capire chi ad oggi è la rivale più accreditata della Roma.

 

 

Inter e Verona: La “strana coppia”

Al 4° posto ci sono Inter e Verona. I nerazzurri hanno violato il campo dell’Udinese con un perentorio 3-0 ed hanno disputato la miglior gara della stagione. Nonostante un attacco rimaneggiato, nonostante la recente difficoltà di conquistare successi in trasferta (prima dell’exploit del Friuli 3 pareggi consecutivi). Palacio e Alvarez hanno guidato la truppa, Cambiasso è tornato motorino infaticabile e tutta la squadra ha risposto in modo perfetto. Merito essenzialmente di Mazzarri che ha trasformato una sorta di “armata Brancaleone” in un realtà organizzata e spumeggiante. Ben più sorprendente il cammino del Verona. Il team di Mandorlini ha piegato il Cagliari e ha centrato la 6° vittoria casalinga di fila. L’uomo dei sogni è Luca Toni. Finora il bomber ha segnato 5 gol, ha realizzato 4 assist e si è procurato 3 rigori. Decisivo al di là dei 36 anni.

 

Milan: I numeri della crisi

Atmosfera opposta in casa Milan. I rossoneri sono stati sconfitti a S. Siro da una Fiorentina rimaneggiata ma comunque in palla ed hanno confermato di essere in grave difficoltà. La formazione di Allegri ha conquistato soltanto 1 punto nelle ultime 3 partite e nelle 11 giornate di campionato ha raccolto appena 12 punti (3 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte) con 17 gol siglati e 19 subiti. Il Milan è più vicino alla zona retrocessione (+3) che alle posizioni di vertice (-19 dalla Roma, -16 da Napoli e Juve, – 10 da Inter e Verona) e mostra pesanti lacune in tutti i reparti. I rossoneri erano partiti peggio di così solo nel 1981-1982, anno culminato con la retrocessione in Serie B. Balotelli è irriconoscibile, la difesa incassa gol ad ogni sospiro, il centrocampo fa acqua, la rosa è mediocre, la società è divisa. Sul banco degli imputati è finito addirittura l’Amministratore Delegato Adriano Galliani, simbolo di un Milan che dominava il mondo e che ora è finito in disgrazia. La stagione è lunga, ma le altre corrono e gli obiettivi fissati sembrano già svaniti. Rossoneri a picco, ma Fiorentina in grande forma nonostante le assenze.. Differenza evidente tra chi ha una struttura di gioco e chi no! Da segnalare il 1° acuto esterno del Sassuolo (trascinato dalla tripletta di Berardi) ed il 1° ko interno della Lazio.