Carpi e Latina promosse in Serie B!

Carpi e Latina hanno centrato un risultato storico!
In Seconda Divisione festa per Venezia e L’Aquila..

 

Play off Prima Divisione: Carpi in festa

Con le sfide di ritorno delle finali play off si è conclusa anche la lunghissima stagione della Lega Pro. A fare festa in Prima Divisione sono state Carpi e Latina. Emiliani e laziali sono stati promossi in Serie B al termine di due sfide scoppiettanti e particolarmente accese. Il Carpi ha posto fine al sogno del Lecce pareggiando 1-1 allo stadio “Via del Mare” ed ha riscattato la delusione patita nella scorsa stagione (finale persa contro la Pro Vercelli). La compagine di Brini, che aveva vinto l’incontro d’andata per 1-0, ha compiuto la storica impresa e si è guadagnata la possibilità di disputare il prossimo campionato di Serie B. Uomo del destino per il Carpi è stato Mehdi Kabine. Il marocchino, già decisivo nel primo round della finale, ha realizzato il definitivo pareggio al 74’ ed ha reso inutile il momentaneo vantaggio dei pugliesi (firmato da Bogliacino dopo appena 2 minuti). Kabine giocatore simbolo degli emiliani e autentica rivelazione di questi play off.

Il Carpi ha coronato una splendida cavalcata ed in 4 anni è passato dalla Serie D alla Serie B (3 promozioni e 1 finale persa nelle ultime 4 stagioni). Squadra costruita con criterio e perfettamente diretta dal tecnico Fabio Brini (alla 4° promozione in carriera). Carpi festeggia, Lecce si lecca le ferite e balza agli onori della cronaca per gli incresciosi fatti accaduti nel finale di gara. Dopo il gol di Kabine alcuni ultras giallorossi sono infatti entrati in campo e si sono resi protagonisti di una vera e propria guerriglia. Fatto grave, episodio vergognoso, ulteriore macchia per il calcio italiano, incidenti inammissibili per una partita di calcio. La condanna è unanime, la sanzione deve essere esemplare, ogni ulteriore commento sarebbe di troppo.. Due i correttivi per evitare che in futuro si ripetano situazioni così: tenere lontani dagli stadi i teppisti travestiti da tifosi ed accettare con sportività il verdetto del campo. E’ la base dello sport, è sintomo di civiltà.. La squadra di Elio Gustinetti ha mancato l’obiettivo, Lecce ha perso molto più della promozione in Serie B.

 

Play off Prima Divisione: Latina nella storia

Tutto si è per fortuna svolto nel pieno rispetto delle regole allo stadio “Francioni” di Latina. I padroni di casa hanno vinto 3-1 con il Pisa al termine dei tempi supplementari ed hanno conquistato la storica promozione in Serie B. Mai i laziali erano arrivati così in alto. Si tratta di una cavalcata incredibile che giunge a coronamento di alterne vicissitudini e di una favolosa risalita. Al termine della stagione 2005-2006 la vecchia società cessò di esistere, nel 2006-2007 Latina rimase senza squadra di calcio, nel 2007-2008 ne aveva addirittura due (una in Promozione, una in Eccellenza), nel 2008-2009 entrambe le compagini salirono in Serie D e si unirono nel nome di U. S. Latina. Al termine del 2009-2010 la società fu ripescata in Seconda Divisione, nella stagione successiva arrivò la vittoria del campionato e il conseguente salto in Prima Divisione. Dodici mesi fa i laziali centrarono la salvezza battendo ai play out la Triestina, in questa stagione hanno conquistato la Coppa Italia di categoria e la promozione in Serie B. Un filotto da urlo, una favola che si è conclusa con il lieto fine. Decisivo in questo senso il doppio confronto con il Pisa. La squadra di Stefano Sanderra è uscita indenne dall’Arena Garibaldi e nel match casalingo ha completato l’opera. Il Pisa di Dino Pagliari è passato in vantaggio con Barberis (al 19’), il Latina ha raggiunto il pari allo scadere della prima frazione (gol di Jefferson al 46’) e nei tempi supplementari ha dilagato grazie al rigore di Cejas e al sigillo finale di Burrai. Il pareggio dopo 120 minuti avrebbe premiato lo stesso i laziali, la vittoria vale comunque come ulteriore legittimazione. Il Latina sale meritatamente in Serie B, il Pisa perde il treno promozione, ma esce a testa alta dal doppio confronto.

 

La prossima Serie B

Definite quindi le 22 formazioni che prenderanno parte al prossimo torneo cadetto. Palermo, Pescara e Siena sono retrocesse dalla Serie A, Avellino, Carpi, Latina e Trapani sono invece salite dalla Prima Divisione.. Le 7 novità si aggiungono a Bari, Brescia, Cesena, Cittadella, Crotone, Empoli, Juve Stabia, Lanciano, Modena, Novara, Padova, Reggina, Spezia, Ternana e Varese. Il quadro è completo anche se per la composizione vera e propria dovremo aspettare ancora. Alcune società sono infatti a rischio iscrizione e potrebbero non disporre dei necessari requisiti per partecipare al prossimo torneo di Serie B. Nel calcio di oggi non contano solo i verdetti del campo, ma anche (forse soprattutto) i bilanci e la solidità economica..

 

Play off Seconda Divisione: Gioia Venezia

Nella giornata di domenica si sono giocate anche le gare di ritorno delle finali play off di Seconda Divisione. A esultare sono state Venezia e L’Aquila. I veneti hanno infatti sconfitto 3-2 il Monza e sono stati promossi al termine di un doppio confronto serrato e coinvolgente (0-0 nel match d’andata). La sfida che si è disputata allo stadio “Penzo” è stata ricca di gol e di emozioni. Il Monza di Antonino Asta si è portato per due volte in vantaggio (al 28’ con Finotto ed al 56’ con Gasbarroni), ma la squadra di Stefano Sottili è rimasta agganciata ai rivali grazie alla doppietta di Bocalon (al 51’ e all’86’) e al 93’ ha ribaltato il risultato con D’Appolonia. Il Venezia ha evitato l’agonia dei supplementari e ha conquistato la promozione in Prima Divisione dopo 4 stagioni. Sugli scudi Bocalon e D’Appolonia, veneziani doc e autentici mattatori dell’incontro. Il Monza ha cullato il sogno fino a 4 minuti dal 90’, i padroni di casa hanno centrato l’obiettivo grazie ad un finale di gara decisamente arrembante.

 

Play off Seconda Divisione: L’Aquila vola

Particolarmente significativa la promozione de L’Aquila.. La squadra abruzzese aveva ipotecato il passaggio di categoria nella gara d’andata (successo per 1-0 sul campo del Teramo) ed ha completato l’opera battendo i “cugini” anche nel ritorno. 2-1 il punteggio per la formazione di Giovanni Pagliari che ha risolto la pratica con i gol realizzati da Carcione (al 3’) e da Iannino (al 56’). Il rigore di Coletti ha riacceso la speranza degli ospiti, ma non ha cambiato la storia del confronto. L’Aquila torna in Prima Divisione dopo 9 anni di assenza e si gode un risultato che va al di là dell’aspetto sportivo. La promozione è infatti motivo di orgoglio e di riscatto per l’intera città, colpita pesantemente dal terremoto del 2009. Il calcio non può cancellare le ferite, ma in questa circostanza ha regalato alla comunità abruzzese un accenno di sorriso e un pomeriggio di gioia. La promozione de L’Aquila (senza nulla togliere al Teramo di Roberto Cappellacci) riconcilia con lo sport e fortunatamente contrasta con quanto è accaduto a Lecce. Il calcio vive anche di storie positive e quando si verificano è giusto sottolinearle. L’Aquila è nel cuore degli italiani e l’impresa dei ragazzi di Pagliari meritava, nel suo piccolo, un minimo di risalto. Senza cadere nella retorica, senza dimenticare che questo in fin dei conto è solo uno sport. Nel bene e nel male..