Bayern Monaco e Robben sul tetto d’Europa

Il Bayern Monaco ha vinto la Champions League battendo 2-1 il Borussia Dortmund! Sugli scudi Robben..

 

Bayern Monaco Campione d’Europa

La prima finale tutta tedesca della Champions League ha premiato il Bayern Monaco.. La squadra guidata da Jupp Heynckes ha sconfitto 2-1 quella diretta da Jurgen Klopp e ha sollevato per la 5° volta nella sua storia il trofeo calcistico più importante d’Europa. E’ stato un match emozionante, bello e combattuto tra due squadre di straordinario spessore. Si è imposto il Bayern, ma il Borussia Dortmund è stato avversario degno e ha alzato bandiera bianca dopo una prestazione assolutamente convincente. I bavaresi di Heynckes hanno vinto meritatamente e hanno finalmente assaporato il gusto del trionfo. Dopo 2 finali perse (nel 2010 contro l’Inter, nel 2012 contro il Chelsea) la gioia è stata ancora più grande. Il Bayern ha sbloccato il risultato al 60’ con Mandzukic, è stato raggiunto al 68’ dal rigore di Gundogan ed ha trovato il gol del definitivo 2-1 all’89’ con Robben. La rete del fantasioso olandese ha scongiurato i tempi supplementari e ha mandato in paradiso il team più forte del calcio tedesco. Il Dortmund è stato più frizzante nel primo tempo, il Bayern ha firmato il successo grazie ad una seconda frazione di ottimo livello e nel corso del match ha creato molte più occasioni degli avversari. Le numerose parate di Weidenfeller e gli errori sotto-porta di Robben hanno tenuto a galla la squadra giallonera, ma a un minuto dal termine è arrivato l’episodio determinante.

 

Bayern Monaco in trionfo con Robben

Il dio del pallone ha deciso che era giunto il momento di rendere merito ad uno degli interpreti più sopraffini degli ultimi anni ed in un istante la storia è cambiata. Del Bayern Monaco e soprattutto di Arjen Robben. Nel suo gol c’è l’essenza del calcio e forse anche della vita. Il destino toglie e il destino dà, dicono i saggi. E così è stato. Il talento olandese si è riscattato in un attimo e ha cancellato le tante delusioni che hanno costellato la sua carriera. Era l’uomo dei gol sbagliati nelle finali importanti, è diventato calciatore decisivo. Al Mondiale 2010 aveva sprecato due occasioni colossali calciando addosso al portiere iberico Casillas, nel 2012 si era fatto respingere da Cech il penalty che con ogni probabilità avrebbe regalato al Bayern Monaco la Coppa dei Campioni, nella finale di sabato prima di siglare il gol vittoria aveva fallito altre due comode opportunità per lasciare il segno. La storia si stava ripetendo e la carriera di Robben stava per essere etichettata in modo forse definitivo. A un minuto dal 90’ tutto è cambiato e il destino ha ripagato la voglia di non arrendersi del funambolico Arjen. Ha sfruttato la sponda di Ribery e con un tocco beffardo ha infilato Weidenfeller. Robben ha trascinato il Bayern al trionfo ed ha riscritto la sua personalissima storia. Giusto così perché l’olandese non meritava l’etichetta di eterno perdente. Aveva messo la sua firma nelle finali conquistate con Bayern Monaco ed Olanda dimostrandosi giocatore formidabile. Era allergico alle finale, ma nella partita disputata nel leggendario stadio di Wembley ha spezzato il sortilegio ed è stato decisivo nella gara più importante. Ha fatto il salto di qualità, è diventando fuoriclasse vero, si è trasformato da perdente di lusso in “man of the match” della finale di Champions League. Una parabola meritata, un atto di giustizia compiuto dal dio del pallone.

 

Bayern Monaco a forza cinque

Il Bayern Monaco ha vinto la 58° edizione della Coppa dei Campioni (la 21° da quando è diventata Champions League) ed ha firmato la 1° finale tutta tedesca della manifestazione continentale per club più prestigiosa. La squadra bavarese ha alzato il trofeo per la 5° volta nella sua straordinaria storia ed ha ritrovato il sorriso dopo le sconfitte patite nel 2010 e nel 2012.. Il Bayern Monaco ha vinto 5 finali sulle 10 disputate e ha raggiunto il Liverpool al 3° posto della classifica all-time. Solo Real Madrid (9 successi) e Milan (7) hanno ottenuto più vittorie del team bavarese. La squadra più importante della Germania occupa la 3° piazza anche in riferimento al numero di finali giocate (2 meno del Real Madrid, 1 meno del Milan). Il Bayern è la compagine più meritevole dell’ultimo quadriennio (3 finali disputate nelle ultime 4 edizioni di Champions League). Il team teutonico aveva vinto la “Coppa dalle grandi orecchie” nel 1973-1974, nel 1974-1975, nel 1975-1976 e nel 2000-2001. In questa stagione la squadra di Heynckes ha già vinto la Bundesliga (23° volta) e se dovesse vincere anche la Coppa di Germania (1 giugno contro lo Stoccarda), sarebbe protagonista di un fantastico triplete (come l’Inter di Mourinho nel 2009-2010).

Il Bayern ha vinto le ultime 5 partite disputate in Champions League (13 gol realizzati e 1 subito), ha conquistato 10 successi sulle 13 gare di questa edizione (31 gol all’attivo, 11 al passivo). La squadra di Heynckes ha mostrato un calcio ai limiti della perfezione ed ha alzato la coppa dopo aver sconfitto nei turni ad eliminazione diretta Arsenal, Juventus, Barcellona e Borussia Dortmund. Giusto ricordare i protagonisti dell’impresa. Questo il 4-2-3-1 schierato dal grande stratega Heynckes (che nella prossima stagione verrà sostituito da Guardiola). Tra i pali Neuer, in difesa Lahm, Jerome Boateng, Dante e Alaba, in mediana Schweinsteiger e Javi Martinez, in avanti il puntero Mandzukic supportato da Robben, Muller e Ribery. Senza dimenticare chi ha giocato meno, ma ha comunque inciso: i difensori Badstuber e Van Buyten, i centrocampisti Kross, Luiz Gustavo e Tymoshchuk, gli attaccanti Mario Gomez e Pizarro.

 

Il trionfo del calcio tedesco

La finale di Wembley è stata vinta dal Bayern Monaco, ma è stata una vera e propria festa per tutto il calcio tedesco. Merito anche del sorprendente Borussia Dortmund che è arrivato a disputare l’atto conclusivo della competizione calcistica più prestigiosa per la 2° volta nella sua storia (a 16 anni dal successo conquistato nel 1996-1997). La Germania ha portato a casa la Coppa dei Campioni per la 7° volta (5 vittorie del Bayern Monaco, 1 del Borussia Dortmund e 1 dell’Amburgo) ed è salita al 4° posto nella classifica per nazioni: 1° la Spagna con 13 trionfi, poi Italia ed Inghilterra a quota 12.

 

Lezione di stile

La finale ha regalato stati d’animo opposti alle due contendenti. Il Bayern Monaco in festa per il trionfo ed il Borussia Dortmund a rammaricarsi per la sconfitta. Gioco delle parti, rovescio della stessa medaglia, destino dello sport e di una competizione che decreta un solo vincitore. Il giorno dopo la finale è stato però vissuto dalle squadre tedesche con uno spirito simile. Un bagno di folla ha esaltato la favolosa impresa del Bayern di Monaco, uno stadio gremito in ogni ordine di posto ha reso merito al Borussia Dortmund. Immagini bellissime, esaltazione dei valori migliori che può esibire lo sport. Vincitori e sconfitti accomunati dall’applauso dei rispettivi tifosi.. La Germania ha dominato la scena sul campo e ha dato al mondo del calcio una lezione di stile. Chi vince ha sempre ragione, ma chi perde non è l’ultimo dei somari. Nel giorno della finale di Coppa Italia, nel giorno in cui lo stadio Olimpico di Roma è stato assediato da più di 2000 poliziotti, nel giorno in cui alcuni supporter giallorossi hanno tirato di tutto ai giocatori della Roma (battuti 1-0 dalla Lazio) dalla Germania è arrivata una straordinaria immagine. Per ricordarci che lo sport è festa e che alla fine della fiera non conta solo vincere.