Confederations Cup: La prima fase

La Confederations Cup ha emesso i primi verdetti!
In semifinale Spagna-Italia e Brasile-Uruguay..

 

Confederations Cup: Attesa per le semifinali

Si è conclusa la fase a gironi della Confederations Cup 2013, competizione che si sta disputando in Brasile e che anticipa di un anno i Mondiali di Calcio. A passare il turno sono state Brasile, Uruguay, Spagna ed Italia. Le 4 nazionali hanno superato la fase a gironi e si scontreranno nelle due semifinali. Il 26 giugno si disputerà il derby sudamericano, il giorno successivo si giocherà invece la sfida tra le due squadre europee. Due partite tutte da vivere tra le 4 nazionali più forti di questa competizione.

 

Confederations Cup: Brasile re del Gruppo A

Il Brasile ha dominato la scena nel Girone A ed ha vinto tutte le partite disputate. La squadra padrona di casa ha messo in mostra le sue qualità sconfiggendo Giappone (3-0), Messico (2-0) ed Italia (4-2). La Selecao di Luiz Felipe Scolari (9 gol all’attivo e 2 al passivo) ha giocato un buon calcio ed è stata trascinata dai colpi dell’astro nascente Neymar.. Il giovane attaccante paulista (nato a Mogi das Cruzes il 5 febbraio 1992) ha realizzato 3 reti e si è distinto in più occasioni per il suo straordinario talento. Ha portato il Brasile alla vittoria del Campionato Sudamericano Under 20 disputato nel 2011 in Perù (capocannoniere con 9 gol), ha contribuito all’argento olimpico conquistato dai verde-oro a Londra 2012 ed è diventato nel giro di pochissimo tempo la stella della nazionale maggiore. A lui si affiderà il Brasile per puntare nel 2014 alla conquista del 6° titolo mondiale. Per ritrovare un successo che manca dal 2002, per festeggiare il titolo tra le mura amiche e per riscattare la beffa del 1950 (sconfitta nella competizione iridata casalinga per mano dell’Uruguay).

 

Confederations Cup: Italia promossa nel Gruppo A

Qualificata assieme alla formazione di casa anche l’Italia. La squadra azzurra ha conquistato 6 punti in 3 sfide ed ha chiuso in 2° posizione. La nazionale diretta da Cesare Prandelli ha battuto Messico (2-1) e Giappone (4-3), ma si è poi arresa di fronte alla superiore qualità tecnica del Brasile (2-4). L’Italia ha siglato 8 reti e ne ha subite altrettante. Azzurri convincenti solo a tratti e spesso puniti da grossolani errori difensivi.. Positiva la prova offerta con il Messico, deludente quella con il Giappone (battuto fortunosamente) e di altalenante spessore quella disputata con la nazionale di casa. Per superare l’ostacolo Spagna servirà un’Italia decisamente migliore di quella vista finora.

Immediatamente fuori dai giochi Messico e Giappone. La nazionale americana ha concluso la sua avventura con 3 punti (1 vittoria e 2 ko con, 3 gol siglati e 5 incassati), quella asiatica ha invece rimediato solo sconfitte ed ha chiuso la Confederations Cup con 4 reti all’attivo e 9 al passivo.. Determinante in ottica ultimo posto il successo ottenuto dal Messico nello scontro diretto con il Giappone (2-1).

 

Confederations Cup: Spagna leader nel Gruppo B

Ancora più netto è stato il dominio della Spagna. I Campioni del Mondo in carica si sono resi protagonisti di una vera e propria cavalcata trionfale e hanno vinto le 3 partite disputate. La nazionale di Vicente del Bosque ha mandato al tappeto Uruguay (2-1), Tahiti (10-0) e Nigeria (3-0) dimostrandosi decisamente più forte delle avversarie. Le “furie rosse” hanno messo in mostra un calcio di pregevole fattura ed hanno impressionato, per qualità e sostanza, l’opinione pubblica. Niente di nuovo ci mancherebbe.. La Spagna ha infatti vinto gli ultimi 2 Campionati Europei e il Mondiale di Sud Africa 2010 e si sta confermando ancora nazionale leader del football. La squadra iberica ha segnato gol a raffica (5 di media a partita), ha messo in mostra una difesa solidissima (soltanto 1 rete incassata), ha confermato di possedere un centrocampo di eccezionale qualità, ha espresso un gioco corale come sempre superlativo e può contare su una rosa di invidiabile valore.

 

Confederations Cup: Uruguay secondo nel Gruppo B

Avanti con la Spagna anche l’Uruguay che si è classificato al 2° posto del Girone B. La “celeste” ha perso la partita di apertura contro gli iberici, ma si è qualificata vincendo le gare contro Nigeria (2-1) e Tahiti (8-0). Il team di Oscar Tabarez ha terminato la prima fase con 11 gol all’attivo e 3 al passivo. Subito eliminate invece Nigeria e Tahiti. Gli africani hanno aperto la competizione battendo la squadra oceanica con un perentorio 6-1, ma hanno poi perso i successivi incontri (7 reti fatte e 6 subite), Tahiti ha invece incassato solo sconfitte (1 gol all’attivo e 24 al passivo).

 

Confederations Cup: I numeri

Nelle 12 gare complessivamente disputate non si sono verificati pareggi e sono stati segnati 58 gol (media di 4,5 a partita). La Spagna ha messo in mostra l’attacco più prolifico (15 reti segnate su 3 confronti) e la difesa meno perforata (1 gol subito). L’attaccante iberico Fernando Torres ha segnato 5 reti (4 con Tahiti e 1 con la Nigeria) ed è il capocannoniere della Confederations Cup.. Nel Girone B sono stati segnati più gol (34 contro 24) e si è registrato minore equilibrio (4 confronti conclusi con 3 o più reti di scarto). “Colpa” di Tahiti che si è distinta in positivo solo per la simpatia..

 

Confederations Cup: Il commento

In semifinale sono arrivate le 4 compagini più forti del torneo. Brasile e Spagna hanno dimostrato di essere al momento le due squadre più complete e sono favorite per la finalissima, Italia e Uruguay si sono confermate all’altezza delle aspettative e nelle rispettive semifinali avranno la chance di ribaltare i pronostici. Gli azzurri di Prandelli e i sudamericani di Tabarez si trovano ad affrontare una missione difficile, ma non partono certo sconfitti. Perché nel calcio tutto può accadere e perché nei turni a eliminazione diretta non esistono confronti dall’esito già scritto.

La Confederations Cup si svolge nell’anno precedente il Campionato del Mondo e nello stesso paese che organizza il torneo calcistico più prestigioso. La competizione brasiliana è importante banco di prova in vista dell’appuntamento iridato, ma non ha niente a che vedere con l’evento che si disputerà nel 2014. Non ha la storia, il fascino, il prestigio per essere paragonata al Mondiale. E’ poco più di un’esibizione, è poco più di un torneo amichevole e come tale dovrebbe essere giocato. Per provare soluzioni in vista del Campionato del Mondo, per permettere ai giovani di mettersi in mostra, per tastare il polso ad alcune delle compagini che fra 12 mesi si contenderanno lo scettro più ambito e per testare le condizioni ambientali che faranno da contorno alla manifestazione iridata. Chi affronta la Confederations Cup con questo spirito può costruire le basi per un futuro migliore, chi pensa alla vittoria della competizione come obiettivo primario è completamente fuori dal seminato. Brasile, Spagna, Italia e Uruguay daranno ovviamente il massimo per conquistare il successo, ma solamente fra un anno scopriremo chi ha vinto davvero (sfruttando la chance per preparare nel migliore dei modi l’appuntamento che conta effettivamente).