Nella prima delle due semifinali mondiali il Brasile affronta la Germania

Sale la febbre per le semifinali mondiali. Stasera il Brasile orfano di Neymar contro la Germania di Loew, domani Olanda – Argentina!

Scontro Europa – Sud America nelle semifinali mondiali

Cresce l’attesa per le due semifinali mondiali di Brasile 2014. Stasera alle ore 22:00 Brasile – Germania e ventiquattro ore più tardi Olanda – Argentina. Scontri di grande fascino per decretare le due formazioni che domenica si contenderanno la coppa nella finalissima del Maracanà. Di fronte le 4 squadre più forti della competizione sudamericana (giustamente tra queste anche il Brasile che pur non brillando ha meritato il pass per la semifinale), di fronte 4 indiscusse potenze del panorama calcistico internazionale. Sul piatto ci sono 10 Coppe del Mondo su 19 assegnate finora (5 per il Brasile, 3 per la Germania, 2 per l’Argentina) e 21 finali su 38 ad oggi disputate (7 per la Germania e per il Brasile, 4 per l’Argentina, 3 per l’Olanda).

 

Thiago Silva Brasile

 

Semifinali mondiali: L’analisi di Brasile – Germania

Ad inaugurare il programma sarà Brasile – Germania. Felipe Scolari dovrà rinunciare allo squalificato Thiago Silva e all’infortunato Neymar. Assenze pesanti (soprattutto quella dell’attaccante) che rendono decisamente più difficile il compito dei padroni di casa. L’allenatore della Seleçao sostituirà l’ex difensore del Milan con Dante (non vale Thiago Silva ma è comunque tra i migliori centrali del mondo) e può contare su 2 soluzioni per ovviare al forfait di Neymar. Inserire William e lasciare invariato l’assetto tattico oppure aggiungere una pedina a centrocampo (Paulinho, Luiz Gustavo e Fernandinho). Non è però da escludere uno schieramento con William, Oscar e Ramires alle spalle di Hulk (in questo caso il sacrificato sarebbe il fin qui poco incisivo Fred). Di certo ci sarà il carismatico e finora decisivo David Luiz.

Sicuramente meno stressanti i dubbi di Joaquim Loew. Il tecnico della Germania potrà contare su tutti gli effettivi a sua disposizione e dovrebbe confermare la stessa formazione che ha steso la Francia. Da capire se Klose giocherà dal primo minuto o se il peso dell’attacco sarà esclusivamente sulle spalle di Muller. In campo tutti i big. Da Neuer a Lahm passando per Schweinsteiger, Ozil e Hummels.

 

Semifinali mondiali: I numeri di Brasile – Germania

L’unico precedente nella storia dei Campionati del Mondo tra queste 2 formazioni risale alla finale del 2002, confronto nel quale la Seleção si impose per 2-0 grazie alla doppietta di Ronaldo. Quella di 12 anni fa è stata anche l’ultima finale giocata dalle 2 contendenti. Per i brasiliani sarà l’11° semifinale (su 20 partecipazioni), mentre per i tedeschi sarà addirittura la 13° (su 18 partecipazioni). La nazionale sudamericana è tornata tra le 4 regine dopo 2 eliminazioni di fila ai quarti (con la Francia nel 2006, con l’Olanda nel 2010), la compagine europea è alla 4° semifinale consecutiva (ultima debacle ai quarti del 1998 contro la Croazia).

Le due grandi potenze del football mondiale sono spinte da motivazioni differente, ma hanno ovviamente la stessa voglia di qualificarsi per la finale. Il Brasile vuole ad ogni costo capitalizzare al meglio il fattore campo. Per regalare il titolo ai propri tifosi, per cancellare l’onta del 1950 (Mondiale perso in casa nella finale con l’Uruguay), per tornare a sorridere dopo 12 anni e per salire a quota 6 Coppe del Mondo. La Germania vuole superare un ostacolo che nell’ultimo decennio sembra essere diventato insormontabile (nel 2006 ko con l’Italia, nel 2010 con la Spagna). Per firmare il 4° successo, per riscattare la sconfitta del 2002, per diventare la 1° squadra europea capace di vincere il titolo oltreoceano (mai il vecchio continente ha festeggiato in terra americana) e per tornare ai vertici del calcio mondiale dopo 24 anni (da Italia 90).

 

Bastian Schweinsteiger ok

 

Semifinali mondiali: A chi i favori del pronostico?

Impossibile azzardare previsioni. In partite di questo spessore (ed in questo contesto) le possibilità sono 50 e 50. La Germania ha destato una migliore impressione ed ha probabilmente maggiori qualità tecniche (situazione paradossale considerando la filosofia calcistica delle due scuole di pensiero), ma il Brasile gioca in casa, ha un’organizzazione molto solida ed ha finora potuto contare su quel pizzico di fortuna che di solito sostiene i predestinati.

I tedeschi non mollano mai ed hanno da sempre qualcosa in più sotto il profilo mentale, il team di Scolari sarà spinto dall’entusiasmo di un intero popolo, ma avrà allo stesso tempo grandi pressioni. Voglia di vincere e paura di perdere. Queste le due facce della stessa medaglia. Una potrebbe rappresentare la spinta verso la finale, l’altra potrebbe diventare fardello insopportabile. Muller e Oscar potrebbero essere gli uomini decisivi delle due formazioni, ma attenzione anche al contributo offensivo dei difensori e ai calci da fermo..

 

bandiera Brasile

 

Si è spenta la “Saeta Rubia”

Mi sia permesso infine uscire dal contesto di Brasile 2014 per ricordare il grande Alfredo Di Stefano. Un pensiero semplice per uno dei più sopraffini calciatori di sempre. E’ cresciuto in Argentina, ha raggiunto l’apice in Spagna con il Real Madrid. Negli 11 anni in cui ha vestito la camiseta blanca (dal 1953 al 1964) ha realizzato 405 gol in 642 partite (227 nella Liga, 45 in Coppa dei Campioni), ha vinto 2 volte il Pallone d’Oro (nel 1957 e nel 1959), ha conquistato 8 campionati iberici (con 5 titoli da capocannoniere), 1 Coppa di Spagna, 1 Coppa Intercontinentale e 5 Coppe dei Campioni consecutive (segnando in tutte le finali). La “Saeta Rubia” si è spento all’età di 88 anni proprio nel corso del Mondiale, l’unica competizione che nella sua straordinaria carriera non ha mai disputato.

 

Foto Thiago Silva Brasile: Ronnie Macdonald
Foto Bastian Schweinsteiger: Andrzej Otrębski