L’analisi della Serie A dopo metà campionato!

Juventus sconfitta ma prima, Lazio in ascesa, Inter in caduta..

 

Serie A al giro di boa

La Serie A è tornata in campo dopo la sosta natalizia per le partite della 19° giornata. L’ultimo turno del girone d’andata ha fatto registrare numerose sorprese, ma non ha portato novità sostanziali nei piani alti della graduatoria. La Juventus ha perso in casa contro la Sampdoria (20), ma ha comunque confermato la sua leadership (con 44 punti). La Lazio si è aggiudicata il match interno contro il Cagliari (16) e si è portata a 5 lunghezze di distanza dai bianconeri, mentre il Napoli è salito al 3° posto (37) grazie al perentorio successo (4-1) conquistato sulla Roma (32) e grazie alle contemporanee sconfitte subite da Inter e Fiorentina (ancora appaiate a quota 35). I nerazzurri hanno perso 3-0 sul campo dell’Udinese (27), i viola sono stati sconfitti 2-0 al “Franchi” dal Pescara (20). Il Milan (30) ha risalito la china imponendosi 2-1 contro il Siena (11), il Parma (29) ha superato con lo stesso risultato il Palermo (penultimo a quota 15). In chiave salvezza importanti acuti di Chievo (24) e Genoa (17). I veneti hanno vinto di misura contro l’Atalanta (22), i liguri hanno regolato (2-0) il Bologna (18). Il match tra Catania (28) e Torino (20) è terminato a reti inviolate.

Juventus prima nonostante il ko

Il risultato più sorprendente dell’ultima giornata del girone di andata è arrivato dallo Juventus Stadium, dove la Sampdoria ha battuto 2-1 in rimonta la formazione di Antonio Conte. I bianconeri hanno incassato il 3° ko stagionale (il 2° tra le mura amiche) e si sono dovuti inchinare di fronte alla determinazione dei blucerchiati. Il team di Delio Rossi si è trovato sotto di un gol e con un uomo in meno, ma è riuscito a ribaltare il parziale grazie alla doppietta del giovane Icardi. La Sampdoria ha rialzato la testa dopo 3 sconfitte consecutive ed ha ritrovato un successo che mancava dallo scorso 25 novembre (1-0 sul Bologna). La Juventus si è confermata saldamente in testa alla graduatoria nonostante la sconfitta, ma ha pagato dazio contro una squadra non certo irresistibile. Incidente di percorso o campanello d’allarme? Il gol di Giovinco e l’espulsione di Berardi hanno creato forse un inconsapevole rilassamento e questo può avere inciso sul ko. Merito della Samp, ma se la Juve non gioca al massimo delle sue potenzialità diventa una squadra normale. In attacco manca probabilmente un uomo capace di garantire reti e peso specifico, ma il mercato di gennaio non sembra destinato a portare nomi di spicco.. I bianconeri restano, a prescindere dallo scivolone di domenica, la squadra più organizzata ed attrezzata del campionato, ma non sono al momento una corazzata imbattibile. Ritrovare la fame dello scorso anno potrebbe valere più di qualsiasi operazione di mercato.

La Lazio accorcia, il Napoli cresce

La Juventus resta favorita in chiave scudetto anche perché le inseguitrici continuano a non convincere più di tanto. Lazio e Napoli hanno conquistato successi importanti ed hanno accorciato le distanze rispetto alla testa della classifica, ma stanno probabilmente esprimendo il massimo sforzo e difficilmente potranno tenere il passo della compagine bianconera. Capitolini e partenopei meritano applausi e complimenti, ma non hanno ancora dimostrato di poter lottare per il titolo. La Lazio ha organizzazione (ottimo il lavoro di Petkovic) e sta crescendo anche nella personalità, ma ha poca qualità soprattutto nei singoli interpreti. I biancocelesti sono in serie positiva da 8 giornate (20 punti conquistati) e contro il Cagliari hanno inanellato il 3° successo di fila. I numeri parlano chiaro e i 5 punti di distanza dalla vetta della classifica fanno sognare i tifosi, ma per puntare al titolo manca ancora qualcosa.. L’eventuale innesto di Lampard potrebbe non colmare il gap, ma alzerebbe il tasso qualitativo della rosa e farebbe fare alla Lazio un deciso balzo in avanti. Per puntare al titolo servono però risultati diversi in trasferta. La Lazio ha il miglior rendimento casalingo della Serie A (25 punti), ma nei 9 match esterni ha raccolto appena 14 punti (tra le prime 6 della classifica solo la Fiorentina ha fatto peggio).
Il Napoli ha fatto il pieno di entusiasmo battendo la Roma ed è soprattutto tornato al 3° posto della classifica (senza i 2 punti di penalizzazione sarebbe 2° a pari merito con la Lazio). La squadra di Mazzarri ha conquistato la 2° vittoria consecutiva e ha sfruttato nel migliore dei modi la straordinaria capacità realizzativa di Edinson Cavani. L’uruguaiano ha firmato una tripletta ed è diventato il capocannoniere del campionato (16 centri in totale, 2 più di El Shaarawy). Cavani è probabilmente il giocatore più forte della Serie A e con i suoi gol può ovviamente trascinare il Napoli sempre più in alto. La vittoria conquistata sulla Roma non deve però illudere. Primo per le carenze strutturali della compagine giallorossa (5 sconfitte su 10 gare esterne e 2° difesa più perforata dell’intero torneo con 33 reti subite in 19 confronti), secondo per la mancanza di continuità che la squadra di Mazzarri ha evidenziato nella prima parte di campionato. Napoli ancora in attesa di giudizio e chiamato a un girone di ritorno di diverso spessore. I partenopei stanno comunque disputando una stagione positiva (8 punti più rispetto allo scorso torneo che diventerebbero 10 senza la penalità), ma se vogliono puntare al titolo sono obbligati a fare di più.

Fiorentina sfortunata, Inter bastonata

Fiorentina e Inter non sono riuscite ad approfittare del passo falso della Juventus e sono cadute al cospetto di Pescara e Udinese. La sconfitta casalinga dei viola fa sicuramente più scalpore, ma rientra nella logica di una partita sfortunata. La squadra di Montella ha infatti sprecato diverse occasioni favorevoli ed è stata punita dal Pescara al di là dei propri demeriti. La risalita della Fiorentina si è fermata dopo 2 successi consecutivi, ma la battuta d’arresto non scalfisce il valore del team. Jovetic e compagni hanno ottenuto 13 punti in più dell’anno passato e hanno espresso una qualità di gioco sicuramente elevata. L’innesto di Giuseppe Rossi porta nuova linfa al reparto offensivo e potrebbe spingere la viola verso i piani altissimi della classifica. L’unica incognita riguarda le condizioni fisiche di “Pepito” (reduce da un lungo stop per infortunio), ma le qualità del giocatore non si discutono.
La Fiorentina ha preso Rossi, l’Inter ha risposto con il quasi trentaseienne Rocchi. L’attaccante arrivato dalla Lazio ha vissuto una carriera di assoluto livello, ma sembra aver imboccato la via del tramonto.. Sicuramente non sbaglierà gol già fatti come Livaja, ma non porta grandi cose al reparto offensivo nerazzurro. L’Inter sta attraversando un momento decisamente negativo (1 punto in 3 match e 8 nelle ultime 8 giornate) e la pesante sconfitta patita con l’Udinese ha aperto ufficialmente la crisi. Le assenze si fanno sentire, il “caso Sneijder” è ancora irrisolto e le prestazioni offerte dalla squadra di Stramaccioni sono state nettamente al di sotto della sufficienza. Nelle ultime 4 apparizioni esterne l’Inter ha rimediato solamente sconfitte e ha palesato difficoltà evidenti sia in fase realizzativa (2 reti all’attivo e 276 minuti di digiuno) che nella tenuta difensiva (8 reti incassate, 2 di media a trasferta). La vittoria conquistata il 3 novembre sul campo della Juventus sembrava un eccellente trampolino di lancio, invece ha rappresentato il canto del cigno prima del tracollo. L’Inter non ha qualità e se i tre attaccanti non girano sono guai seri. Chi ha costruito la squadra dovrebbe fare mea culpa per gli errori. Silvestre non gioca titolare nemmeno se mancano tutti i difensori, Jonathan, Pereira e Alvarez hanno lacune evidenti, Livaja e Coutinho non hanno ancora dimostrato nulla. I soldi scarseggiano (parola di Moratti), le idee latitano, molti acquisti sono stati sballati. Così facendo anche la 3° piazza (vitale per entrare in Champions) rischia di diventare irraggiungibile.

Milan in ripresa, Palermo in caduta libera

Il Milan ha battuto il Siena ed ha vinto 5 partite sulle ultime 6. Non è certo il momento di suonare le fanfare, ma il periodo buio sembra essere alle spalle. La squadra non brilla, la mediocrità del campionato (unico dato inconfutabile guardando al recente passato) rende comunque possibile la corsa per un posto in Champions. Per arrivare tra le prime tre della classifica serviranno maggiore continuità di rendimento ed un paio di innesti in sede di mercato.
Tra le squadre che lottano per non retrocedere spicca certamente il Palermo. I siciliani non vincono dal 24 di novembre (3-1 con il Catania) e nelle ultime 5 giornate hanno raccolto solamente 1 punto. La squadra diretta da Gasperini è scivolata al penultimo posto della graduatoria (sarebbe fanalino di coda se il Siena non avesse la zavorra dei 6 punti di penalità) e sta vivendo una evidente involuzione, nel gioco e nei risultati. Sampdoria e Genoa sembrano aver superato la crisi, Cagliari, Bologna, Pescara e Torino sono state costruite per salvarsi anche all’ultimo tuffo, le altre presunte pericolanti hanno dimostrato continuità di risultati, mentre il Palermo non sembra avere la mentalità che serve per uscire da questa situazione di classifica. La società di Zamparini dovrà operare nel mercato e rinforzare una rosa al momento inadeguata. Altrimenti la Serie B diventerà più di uno spettro..