Amstel Gold Race 2013: Successo di Kreuziger!

Il ceco Kreuziger ha firmato la 48° Amstel Gold Race
e ha ottenuto il primo trionfo in una grande classica..

 

Amstel Gold Race 2013: La firma di Kreuziger!

La 48° edizione dell’Amstel Gold Race ha fatto registrare l’acuto di Roman Kreuziger. Il ceco del Team Saxo ha coronato una bellissima azione e ha tagliato in solitaria la linea del traguardo. Era considerato uno dei possibili outsider, ha sorpreso i favoritissimi Gilbert e Sagan anticipando i tempi dell’attacco ed ha disputato un’ultima parte di corsa davvero straordinaria. E’ uscito dal gruppo assieme ad altri coraggiosi nel penultimo passaggio sul Cauberg e a 7 km dal traguardo ha sferrato la stoccata decisiva. Ha staccato i compagni di avventura, ha difeso il margine di vantaggio nel tratto di falsopiano e nel 4° passaggio sul Cauberg, prima di godersi la meritata passerella di gloria nel tratto finale. Una cavalcata formidabile, degna di un corridore che possiede un talento ancora tutto da scoprire. Sul podio con il ceco sono saliti lo spagnolo Valverde e l’iridato Gilbert, mentre gli italiani hanno ancora una volta deluso le attese.

 

Amstel Gold Race 2013: L’ordine d’arrivo

Roman Kreuziger del Team Saxo ha vinto la 48° edizione dell’Amstel Gold Race (251,8 km con partenza da Maastricht ed arrivo a Valkenburg in 6h35’21”, alla media di 38,2 km/h). Il ciclista ceco ha preceduto di 22” il drappello (15 corridori) regolato dall’iberico Alejandro Valverde sull’australiano Simon Gerrans e sul polacco Michal Kwiatkowski. 5° piazza per Philippe Gilbert (Bel), 6° per Sergio Henao (Col), 7° per Bjorn Leukemans (Bel), 8° per Pieter Weening (Ola), 9° per Enrico Gasparotto (Ita), 10° per Bauke Mollema (Ola) e 11° per Damiano Caruso (Ita).

 

Amstel Gold Race 2013: La storia della gara

Al 19° km scatta Van Summeren. Sul belga rientrano prima Vanoverberghe, Astarloza, De Troyer e Pliuschin e poi Sys e Vogondy. I 7 battistrada raggiungono un vantaggio massimo di quasi 11’, ma nella seconda parte di corsa subiscono il ritorno del gruppo. A 54 km dalla fine Astarloza se ne va con Van Summeren e Pliuschin e poi sul Gulperberg (600 metri al 10% con punte del 15%) resta da solo al comando. Sull’Eyserbosweg (39 km dal traguardo) si muovono Weening, Grivko, Nordhaug e Tanner. Sul Keutenberg (1700 metri al 5,5% con punte del 22%) i 4 raggiungono Pliuschin. Staccato invece Van Summeren. Astarloza passa in cima al Cauberg (900 metri al 7% con punte del 13%) con meno di 1’ sui 5 inseguitori. Dietro si muovono Marcato, Kreuziger e Caruso..

All’inizio dell’ultima tornata (18 km) i 3 appena citati si riportano sul gruppetto che insegue Astarloza. Lo spagnolo viene raggiunto dagli 8 inseguitori sul Geulhemmerberg (17 km dalla fine). I 9 al comando iniziano il Bemelerberg (9 km dal traguardo) con meno di 30” sul gruppo dei migliori. Il ricongiungimento sembra sicuro, ma a 7 km dall’arrivo Kreuziger allunga e si invola verso la vittoria. Il ceco affronta con decisione il 4° ed ultimo passaggio sul Cauberg, gli altri reduci della fuga vengono invece riassorbiti uno ad uno dal drappello dei big. Nel punto più atteso della corsa Gilbert tenta il tutto per tutto ed evade dal gruppetto assieme a Valverde e Gerrans. Kreuziger è però ormai troppo lontano per correre rischi. Il ceco può godersi la passerella finale e tagliare a braccia levate la linea del traguardo. Valverde firma invece lo sprint per il 2° posto..

 

Amstel Gold Race 2013: Il commento

Kreuziger ha vinto con pieno merito. Ha scelto il momento giusto per attaccare, ha saputo rilanciare l’azione quando il gruppo sembrava ad un passo dal ricongiungimento e nel finale ha resistito al tentativo di rimonta di Gilbert, Valverde e Gerrans. Numero d’alta scuola per il ceco. Finalmente verrebbe da dire..

Gilbert, Valverde e Gerrans sono stati sorpresi da Kreuziger, ma ci hanno provato nel punto più atteso e non possono certo dirsi ridimensionati. Battuti si, ma non sconfitti.

La grande delusione dell’Amstel Gold Race si chiama Peter Sagan. Lo slovacco era tra i favoriti della vigilia, ma nel momento cruciale è letteralmente sparito di scena. Debacle inattesa, ma comprensibile per un corridore di 23 anni.

E gli italiani? Cunego ha dato segnali di vita con un scatto inutile ed incomprensibile, Gasparotto ha corso sulla difensiva senza mai mettersi in mostra, Caruso e Marcato non sono riusciti ad incidere, ma almeno ci hanno provato..

 

Amstel Gold Race 2013: I numeri di Kreuziger

Kreuziger ha ottenuto il 1° successo in una grande classica e ha finalmente messo a frutto il suo indiscutibile talento. E’ nato il 26 maggio 1986 a Moravska Trebova, ma abita in Italia da diversi anni ed è considerato a ragione uno dei corridori più forti del circuito. Nel 2004 ha vinto il titolo mondiale Juniores, nel 2006 è passato professionista con la Liquigas, compagine con cui ha vinto il Giro di Svizzera 2008 ed il Tour de Romandie 2009. Nelle ultime 2 stagioni ha corso per l’Astana aggiudicandosi 1 tappa al Giro del Trentino 2011 e 1 frazione al Giro d’Italia 2012 (Treviso – Alpe di Pampeago). Nel 2013 è approdato al Team Saxo e ieri ha ottenuto la vittoria più importante della sua carriera.

 

Amstel Gold Race 2013: I numeri della corsa

Kreuziger si è aggiudicato la 48° edizione dell’Amstel Gold Race ed ha regalato alla sua Repubblica Ceca la 1° vittoria di sempre in una grande classica. 40 i ciclisti che hanno conquistato affermazioni nella prestigiosa corsa olandese, 100 invece quelli che sono saliti almeno una volta sul podio. Il miglior interprete dell’Amstel Gold Race resta l’idolo di casa Jan Raas (5 affermazioni e 7 podi totali tra il 1976 e il 1983).

Valverde e Gerrans hanno nuovamente mancato l’appuntamento con la vittoria, ma si sono confermati grandi protagonisti della corsa olandese. Lo spagnolo della Movistar è tornato sul podio a 5 anni di distanza dal 3° posto del 2008 (anno in cui vinse Cunego), mentre l’australiano dell’Orica GreenEdge ha bissato il 3° posto ottenuto nel 2011 (anno del 2° acuto consecutivo di Gilbert).

Altra giornata amara per il ciclismo azzurro. Il 9° posto di Gasparotto (vincitore nel 2012) è un risultato inferiore alle attese. L’Italia mantiene comunque la 3° piazza nella classifica per nazioni (6 successi e 22 podi totali) alle spalle di Olanda (17 vittorie) e Belgio (11 acuti). Il ciclismo azzurro cercherà il riscatto nelle ultime classiche di questa primavera. Mercoledì si correrà la 77° Freccia Vallone, domenica si svolgerà invece la 99° edizione della Liegi-Bastogne-Liegi.