Gilbert domina l’Amstel Gold Race 2014

Il belga Philippe Gilbert ha vinto la 49° Amstel Gold Race ed ha calato il tris dopo gli acuti firmati nel 2010 e nel 2011

 

Amstel Gold Race: Il trionfo di Gilbert

Uno scatto secco per mettere in riga i rivali e per ribadire una volta di più le sue eccezionali qualità tecniche. Così Philippe Gilbert ha vinto la 49° edizione dell’Amstel Gold Race, prestigiosa classica che si è disputata in terra olandese (251,8 km da Maastricht a Valkenburg). Il belga era considerato da molti il grande favorito e la strada ha confermato le sensazioni della vigilia. Concentrato fin dal via, capace di attendere il momento giusto in cui sferrare l’attacco. Ha mandato in fuga Van Avermaet, ha messo al lavoro Samuel Sanchez e poi, sul punto più duro del Cauberg, si è mosso in prima persona. Una rasoiata terrificante che ha subito spedito a distanza incolmabile gli altri big.

Gilbert ha rilanciato l’azione con decisione, ha mantenuto il vantaggio e nel rettilineo finale ha avuto il tempo per godersi l’applauso del pubblico presente. Philippe ha mostrato la stessa condizione evidenziata alla Freccia del Brabante (corsa disputata pochi giorni fa) ed oggi ha conquistato una vittoria molto più importante. Gilbert ha dominato l’Amstel Gold Race per la 3° volta in carriera ed è tornato grande dopo un 2013 non troppo esaltante.

 

Gilbert conferenza

 

Amstel Gold Race: Il successo di Gilbert

Philippe Gilbert ha vinto la 49° edizione dell’Amstel Gold Race. Il belga della Bmc ha coperto i 251,8 km in 6h25’57” (a una media di 39,14 km/h) e ha preceduto di 5” il connazionale Jelle Vanendert. A 6” l’australiano Simon Gerrans che è salito sul terzo gradino del podio regolando allo sprint lo spagnolo Alejandro Valverde ed il polacco Michal Kwiatkowski.

A 10” Simon Geschke (Ger), Bauke Mollema (Ola), Enrico Gasparotto (Ita) e Dani Moreno (Spa), a 12” il drappello composto da Yukiya Arashiro (Jap), Bjorn Leukemans (Bel), Michael Matthews (Aus), Davide Rebellin (Ita), Fabian Wegmann (Ger), Anthony Roux (Fra), Giampaolo Caruso (Ita), Alberto Rui Costa (Por) e Roman Kreuziger (Cec). 123 i corridori che hanno portato a termine la gara.

 

Amstel Gold Race: I numeri

Philippe Gilbert ha conquistato il 3° successo all’Amstel Gold Race (dopo quelli centrati nel 2010 e 2011) ed è così diventato il 2° miglior specialista di questa classica (alle spalle dell’olandese Jan Raas che vanta ben 5 trionfi con 7 podi totali). Gilbert ha regalato al Belgio il 12° sigillo della sua storia (a -5 dai 17 messi a segno dall’Olanda).

Gilbert ha aggiunto un’altra perla alla sua già straordinaria carriera. Nel palmares del campione nato a Verviers il 5 luglio 1982 spiccano 1 titolo iridato (proprio a Valkenburg nel 2012), 1 Liegi-Bastogne-Liegi, 2 Giro di Lombardia, 1 Freccia Vallone, 2 Parigi-Tours, 1 Clasica San Sebastian, 7 tappe nelle 3 più importanti corse a tappe (5 alla Vuelta di Spagna, 1 al Giro d’Italia e 1 al Tour de France) e da oggi 3 Amstel Gold Race.

Jelle Vanendert ha bissato il 2° posto ottenuto nel 2012 (anno in cui si impose l’azzurro Gasparotto), Simon Gerrans ha invece ottenuto il 3° podio della sua carriera (era stato “di bronzo” anche nel 2011 e nel 2013).

 

Gilbert e Vanendert Amstel Gold Race

 

Amstel Gold Race: Il commento

Philippe Gilbert ha compiuto una straordinaria impresa e merita il massimo dei voti. Ha capitalizzato al meglio lo splendido lavoro svolto dalla BMC e sul Cauberg ha dimostrato la sua superiorità. Con una stoccata di rara bellezza ha lasciato sul posto i rivali e si è involato verso il successo. La salita principale dell’Amstel Gold Race si adatta perfettamente alle sue caratteristiche tecniche e quando Philippe è in forma non ce n’è per nessuno. Il Cauberg lo esalta e sembra essere diventato il suo giardino di casa. Gilbert è un campione vero e oggi lo ha confermato per l’ennesima volta. Vanendert e Gerrans ci hanno provato e sono riusciti a salire sul podio, Valverde è stato protagonista ma non è riuscito a fare la differenza, Kwiatkowski ha dimostrato di poter essere uomo capace di competere anche nelle classiche più difficili.

Capitolo a parte per i corridori italiani. Il migliore dei nostri è stato Enrico Gasparotto con il suo 8° posto (buona prova per il corridore della Astana). Positive le prestazioni di Rebellin e Caruso, appena sufficienti quelle di Felline, Marcato, Barbin e Ulissi (arrivati a 36″). Ci si aspettava qualcosa in più da Cunego e Nibali che invece non sono riusciti a tenere il passo dei migliori nel momento decisivo (ultimo passaggio sul Cauberg). Entrambi hanno tagliato il traguardo con 1’01″ di ritardo (50° il veronese, 52° il siciliano). L’Italia resta al 3° posto della classifica assoluta con 6 successi e 22 podi.

Da segnalare la lunga fuga che ha visto come protagonisti Lutsenko, Mohoric, Ligthart, Belletti, Lang, Van Hecke, Vanlandschoot , Nicola Boem, Marycz e Riblon.

 

Amstel Gold Race: Le parole di Gilbert

Ecco le dichiarazioni rilasciate nella conferenza stampa ufficiale da Philippe Gilbert. Il belga della BMC ha espresso la sua gioia per il successo conquistato ed ha raccontato ai giornalisti il difficile finale. Ovviamente in lingua francese.