Colpo doppio di Uran: crono e maglia rosa

Rigoberto Uran re nella 12° tappa del Giro d’Italia 2014. Il colombiano ha dominato la crono ed ha conquistato il primato in classifica.

Il grande giorno di Uran: Vince la crono e balza al comando del Giro d’Italia

Il Giro d’Italia 2014 ha un nuovo padrone. Il suo nome è Rigoberto, il suo cognome è Uran, la sua squadra è la Omega Pharma Quick Step, la sua nazionalità è colombiana. Uran ha realizzato il colpo da novanta grazie ad una prova straordinaria. Ha stravinto la difficile cronometro individuale disputata in terra piemontese (da Barbaresco a Barolo) e ha strappato la maglia rosa all’australiano Cadel Evans. Sovvertendo i pronostici della vigilia, compiendo una di quelle imprese che sono destinate a rimanere negli annali del Giro.

Uran è andato fortissimo in ogni fase di gara ed è stato costante dall’inizio alla fine di una crono difficile quanto spettacolare. Bravo in salita, superlativo in discesa ed in pianura, stratosferico nel tenere alto il ritmo anche nella parte conclusiva. Non ha palesato momenti di crisi, si è bevuto la “crono dei vini” come se fosse un bicchiere d’acqua (scusate il facile ma comunque calzante paragone). Molti si domandavano perché nelle tappe precedenti fosse sempre rimasto al coperto. La risposta è giunta oggi ed è stata chiarissima. Non perché fosse fuori forma, ma per risparmiare energie in vista del primo grande appuntamento.

Uran è in grande condizione ed è al Giro d’Italia con l’unico obiettivo di centrare il successo finale. Lo ha dimostrato dominando la crono e vestendosi di rosa a scapito di Evans. Proprio l’australiano è stato di contro il primo sconfitto di giornata. Era considerato da tutti il favorito principale e nelle tappe fin qui disputate sembrava avere una marcia in più di tutti gli avversari.. Al contrario di Uran ha però forse speso troppo (a livello fisico e nervoso) ed oggi ha pagato dazio anche se nel finale ha perso meno di tutti gli avversari.

Grande prestazione di Ulissi, Majka e Brambilla, prova positiva anche se a tre facce di Pozzovivo (superlativo in salita, in affanno in discesa e pianura, ancora ottimo nel finale). Bene Kelderman (attenzione a lui per il proseguo della corsa rosa), discreto Aru, sottotono Quintana (rispetto alle sue potenzialità), male Hesjedal, Rolland, Kiserlovski e Basso.

 

Rigoberto Uran

 

La super performance di Uran

Rigoberto Uran ha vinto la 12° frazione del 97° Giro d’Italia. Il colombiano della Omega Pharma Quick Step ha coperto i 41,9 km della cronometro Barbaresco – Barolo in 57’34” (media di 43,983 km/h) e ha battuto di 1’17” Diego Ulissi (Ita). A 1’34” Cadel Evans (Aus), a 1’39” Rafal Majka (Pol), a 1’53” Gianluca Brambilla (Ita), a 2’00” Wouter Poels (Ola), a 2’03” Wilco Kelderman (Ola), a 2’07” Thomas De Gendt (Bel), a 2’09” Domenico Pozzovivo (Ita) e a 2’12” Patrick Gretsch (Ger).

Più indietro gli altri big. A 2’41” Nairo Quintana (Col), a 2’55” Fabio Aru (Ita), a 3’09” Matteo Rabottini (Ita), a 3’22” Ryder Hesjedal (Can), a 3’46” Steve Morabito (Svi) e Pierre Rolland (Fra), a 3’49” Robert Kiserlovski (Cro) ed a 4’05” Ivan Basso (Ita). Male l’azzurro Pellizotti (a 4’49”) e l’iberico Sanchez (a 5’19”). Ultimo posto per il francese Bouhanni (174° a 12’56”).

 

Uran balza in vetta alla classifica

Rigoberto Uran è la maglia nuova maglia rosa del Giro d’Italia. Il colombiano della Omega Pharma Quick Step comanda la graduatoria con 37” su Evans, 1’52” su Majka, 2’32” su Pozzovivo, 2’50” su Kelderman, 3’29” su Quintana, 3’37” su Aru, 4’07” su Poels, 4’20” su Morabito, 4’41” su Kiserlovski, 5’09” su Basso, 5’45” su Rolland, 5’57” su Brambilla, 6’24” su Ulissi, 6’48” su Rabottini e 6’55” su Hesjedal. Ultimo posto per Svein Tuft (Can). La prima maglia rosa del Giro è 174° a 2h22’36”.

 

Cadel Evans

 

I momenti topici della crono vinta da Uran

Pozzovivo fa registrare il miglior tempo dopo 12,6 km (21’13”) e transita al primo rilevamento intermedio (posizionato in cima alla salita di Boscasso) con 15” su Uran, 26” su Aru, 27” su Ulissi, 38” su Poels, 40” su Majka, 45” su Quintana, 50” su De Gendt, 53” su Evans e 56” su Kelderman.

La situazione cambia nella fase centrale. Uran realizza infatti il miglior riscontro cronometrico dopo 26,2 km (35’12”) e passa al secondo intermedio (piazzato ad Alba) con 27” su Ulissi, 39” su De Gendt, 49” su Majka e Poels, 53” su Gretsch, 58” su Kelderman, 59” su Evans, 1’06” su Brambilla e 1’07” su Pozzovivo.

Negli ultimi 15,7 km Uran rafforza la sua leadership e guadagna ulteriore terreno su tutti gli avversari: 35” su Evans, 47” su Brambilla, 50” su Majka ed Ulissi, 1’02” su Pozzovivo, 1’05” su Kelderman, 1’11” su Poels, 1’28” su De Gendt. A conferma di una prestazione davvero monumentale.

 

Il protagonista: Rigoberto Uran

Rigoberto Uran ha centrato il 2° successo personale sulle strade del Giro d’Italia. Nell’edizione 2013 il forte ciclista colombiano (nato ad Urrao 26 gennaio 1987) si era infatti aggiudicato la 10° tappa (da Cordenons ad Altopiano del Montasio) ed aveva così posto le basi per il 2° posto nella classifica finale (dietro a Nibali, davanti a Evans). Uran è passato professionista nel 2006 con la maglia della Tenax, ha poi militato nella Unibet.com (2007), nella Caisse d’Epargne (2008-2010) e nel Team Sky (2011-2013) prima di trasferirsi all’inizio di questa stagione alla Omega Pharma Quick Step.

Quello odierno è il 6° successo nella carriera di Rigoberto (il 1° del 2014). Nel suo palmares figurano anche la maglia bianca di miglior giovane al Giro d’Italia 2012, l’argento olimpico in linea alle Olimpiadi di Londra 2012 e i terzi posti al Giro di Lombardia 2008 e 2012. Uran ha firmato il 9° acuto straniero nelle 11 tappe individuali di questa edizione ed è soprattutto il 1° colombiano a indossare la maglia rosa nella storia del Giro d’Italia. Per capire se è diventato anche il principale favorito in ottica successo finale basterà aspettare le prossime tappe..

 

Nacer Bouhanni ok

 

La corsa rosa resta in Piemonte

Domani si disputerà la 13° frazione del Giro d’Italia 2014. Partenza da Fossano (provincia di Cuneo) alle ore 13:25 ed arrivo posto a Rivarolo Canavese (provincia di Torino) dopo 157 km. Tappa corta e pianeggiante (se si escludono di un paio di strappi abbordabili) che dovrebbe concludersi con una volata a ranghi compatti. Gli sprinter torneranno quindi protagonisti e il francese Bouhanni (già dominatore a Bari, Foligno e Salsomaggiore Terme) sarà ancora una volta l’uomo da battere.