Giro d’Italia: Un secolo di storia e di trionfi!

Il Giro d’Italia ha regalato imprese leggendarie e numeri di grande interesse!

Giro d’Italia 2013: Domani il via!

Il conto alla rovescia è terminato, il Giro d’Italia è ormai prossimo alla 96° partenza della sua storia. Il giorno fissato da tempo sul calendario è arrivato e all’appuntamento mancano poche ore. Domani da Napoli scatterà la corsa rosa, l’evento sportivo più amato dagli appassionati di ciclismo e dagli sportivi italiani. I motori sono accesi, i favoriti per il successo sono pronti a darsi battaglia nelle 21 frazioni che animeranno l’edizione 2013 del Giro d’Italia. Il forfait di Ivan Basso toglie dai giochi uno dei papabili per il podio ed uno dei protagonisti più attesi, ma la lista dei campioni al via resta di primissimo livello. Nibali, Hesjedal e Wiggins hanno il peso del pronostico e da domani dovranno prendere in mano le redini della corsa rosa, Sanchez, Scarponi, Gesink, Evans, Kiserlovski e Betancur proveranno invece ad inserirsi nella lotta per il podio (e magari per la vittoria). Il 96° Giro d’Italia inizierà con una tappa in linea di 156 km (partenza ed arrivo a Napoli) e proseguirà con la cronosquadre di domenica (17,4 km da Ischia a Foro). Nel primo capitolo di approfondimento l’attenzione di www.sportapp.it si è incentrata sull’aspetto emozionale e sui numeri individuali. Oggi le luci saranno puntate sui dati statistici per nazioni.

 

Giro d’Italia: I numeri per nazioni

Dal 1909 al 2012 si sono disputate 95 edizioni della corsa rosa, 1 a squadre (vinta dall’Atala nel 1912) e 94 individuali. Nella nostra analisi trasformeremo i risultati conquistati dai singoli ciclisti in dati statistici riferiti ai vari movimenti nazionali e prenderemo in considerazione solo le 94 edizioni individuali del Giro d’Italia. Ecco la tabella con la classifica assoluta.

L’Italia domina la scena nel numero di vittorie ed in quello dei podi complessivi (70,21% in entrambi i casi). Al 2° posto della speciale graduatoria c’è il Belgio, poi Francia, Spagna, Russia e Svizzera. 11 le nazioni che hanno collezionato successi, 16 quelle che sono salite sul podio in almeno una circostanza. Le uniche vittorie extra-europee sono state ad appannaggio dello statunitense Hampsten (nel 1988) e del canadese Hesjedal (nel 2012). Gli atleti azzurri hanno monopolizzato tutti i gradini del podio in 36 occasioni (l’ultima volta nel 2000 quando Garzelli vinse davanti a Casagrande e Simoni) e ne sono rimasti esclusi soltanto 5 volte (1972, 1987, 1988, 1995 e 2012). Le ultime 5 edizioni del Giro d’Italia sono state vinte da corridori di 4 paesi differenti (2 dall’Italia, 1 dalla Spagna, 1 dal Canada). Tra le nazioni che hanno conquistato successi quella che non vince da più tempo è il Lussemburgo (ultimo acuto firmato da Gaul nel 1959). Cronica anche l’astinenza di Francia (Fignon nel 1989), Stati Uniti (Hampsten nel 1988), Irlanda (Roche nel 1987), Svezia (Petterson nel 1971), a dir poco sorprendente quella di una potenza come il Belgio che non si aggiudica la corsa rosa dal 1978 (anno in cui si impose De Muynck). L’ultimo successo azzurro risale al 2011 e porta la firma di Michele Scarponi.. Il marchigiano vinse in seguito alla squalifica dello spagnolo Contador. L’Italia ha vinto le prime 31 edizioni della corsa. A spezzare il dominio dei nostri corridori fu lo svizzero Hugo Koblet nel 1950.

 

Giro d’Italia: Il computo per nazioni nel dopo guerra..

Il dominio dell’Italia si fa meno netto considerando solo le 67 edizioni della corsa rosa che si sono disputate nel dopo guerra. Ecco la classifica per nazioni dal 1946 al 2012.

Escludendo dal computo le prime 27 edizioni individuali (dal 1909 al 1940) diminuiscono le percentuali, ma non cambia la sostanza. L’Italia rimane infatti saldamente in testa alla classifica inerente il numero di vittorie (58,21%) e di podi totali (60,20%). Nel dopo guerra il ciclismo azzurro ha collezionato risultati altalenanti. Il nostro movimenti ha vissuto due quinquenni senza trionfi (nessuna affermazione dal 1970 al 1974 e dal 1992 al 1996), ma ha poi dominato la scena tra la fine del secolo scorso e l’inizio del nuovo millennio (11 successi di fila tra il 1997 e il 2007). Epoche più o meno positive, ma una leadership nel lungo periodo mai davvero in discussione e tanti campioni che hanno caratterizzato in modo indelebile la storia del Giro d’Italia (da Bartali a Basso passando per Coppi, Magni, Gimondi, Saronni, Moser, Bugno, Pantani e Simoni). Numerosi anche i fuoriclasse stranieri che grazie alla corsa color Gazzetta sono diventati delle leggende del ciclismo mondiale: come il lussemburghese Gaul, i francesi Anquetil, Hinault e Fignon, il belga Merckx, l’irlandese Roche, gli iberici Indurain e Contador. Nell’albo d’oro manca il successo di un ciclista britannico, ma Bradley Wiggins potrebbe colmare la lacuna. E’ diventato il primo inglese a conquistare il Tour de France ed ha l’intenzione di arricchire il suo palmares con un’altra perla. Nibali e Hesjedal saranno i suoi rivali più acerrimi. Il Giro d’Italia trasmette emozioni, regala grandi imprese e profuma di storia. Da sempre e per sempre..