Intxausti super a Ivrea, Nibali sempre re!

Benat Intxausti ha vinto la 16° tappa del Giro d’Italia 2013, Nibali si è confermato in rosa, Santambrogio ha vissuto una giornata nera..

 

Intxausti corona il suo Giro da favola!

Il Giro d’Italia ha ripreso la sua marcia dopo il giorno di riposo ed è ripartito con il trionfo di Benat Intxausti. Lo spagnolo della Movistar ha primeggiato sul traguardo di Ivrea e si è aggiudicato la 16° tappa regolando in uno sprint ristretto l’estone Kangert ed il polacco Niemec. Una splendida affermazione per uno degli assoluti protagonisti della corsa rosa. Intxausti aveva vissuto la sua giornata da favola indossando la maglia rosa dopo la tappa di Pescara ed oggi ha saputo ripetersi conquistando un bellissimo successo parziale. Per lui è un Giro da incorniciare. La fuga decisiva è nata nel tratto conclusivo di una tappa emozionante e combattuta. Il maltempo ha lasciato in pace la carovana rosa e questo ha contribuito ad aumentare lo spettacolo. La giornata sembrava adatta ad una fuga da lontano, ma il gruppo ha stoppato le velleità degli attaccanti e i big hanno movimentato il finale sfruttando a dovere le difficili pendenze della salita di Andrate. La battaglia è esplosa e a farne le spese sono stati Kiserlovski, Pozzovivo e soprattutto Santambrogio.

Nessun problema invece per il siciliano Vincenzo Nibali che ha conservato la maglia rosa correndo ancora una volta da padrone. Il leader di questo Giro d’Italia si è confermato tale anche in una frazione ricca di insidie. Scarponi, Betancur e Sanchez si sono messi in mostra con grande coraggio, ma non sono riusciti a fare la differenza. Nibali ha chiuso ogni attacco in prima persona ed ha confermato di possedere una condizione estremamente positiva. Chi vorrà batterlo dovrà inventarsi qualcosa, ma ad oggi nessuno sembra averne le qualità. Giornataccia come detto per Santambrogio. Lo aspettavamo al salto di qualità dopo l’impresa realizzata sullo Jafferau, ma è andato ko nel primo giorno di gara della terza settimana. Avrà occasioni per rifarsi, ma il podio si è allontanato in modo forse decisivo. Evans e Uran hanno badato solo a difendersi, ma se vorranno impensierire Nibali dovranno mostrare un pizzico di coraggio in più. E’ stata una tappa entusiasmante. Merito dei fuggitivi della prima ora, del bel tempo, della voglia di dare battaglia che sta animando i corridori del Giro d’Italia 2013, merito di Nibali e di Intxausti, il vero nome nuovo di questa edizione della corsa rosa. Menzione per Gesink, protagonista nell’azione decisiva, ma messo ko da un problema tecnico.. Peccato!

 

Intxausti vince a Ivrea

Benat Intxausti ha vinto la 16° tappa del Giro d’Italia 2013. Lo spagnolo della Movistar ha coperto i 238 km della Valloire – Ivrea in 5h52’48” (alla media di 40,646 km/h) ed ha preceduto in una volata ristretta l’estone Tanel Kangert dell’Astana e il polacco  Przemyslaw Niemec della Lampre Merida. A 14” il gruppetto con gli uomini di classifica regolato da Ramunas Navardauskas (Lit) su Cadel Evans (Aus), Franco Pellizotti (Ita), Michele Scarponi (Ita), Rafael Majka (Pol), José Herrada (Spa), Carlos Alberto Betancur (Col), Rigoberto Uran (Col), Vincenzo Nibali (Ita), Samuel Sanchez (Spa), Stefano Pirazzi (Ita) e Fabio Aru (Ita). Più dietro gli altri big: a 23” Robert Gesink (Ola), a 1’51” Robert Kiserlovski (Cro) e Domenico Pozzovivo (Ita), a 2’24” Mauro Santambrogio (Ita). 174 i corridori che hanno tagliato il traguardo, ma Mattia Gavazzi domani non ripartirà. E’ stato espulso per essersi fatto trainare..

 

 

La classifica generale

Vincenzo Nibali ha controllato la situazione e si è confermato in maglia rosa. Il siciliano dell’Astana guida la graduatoria con 1’26” su Evans, 2’46” su Uran, 3’53” su Scarponi, 4’13” su Niemec, 4’57” su Santambrogio, 5’15” su Betancur, 5’20” su Majka, 5’47” su Intxausti e 7’24″ su Gesink. Questi i ritardi degli altri big: a 7’34” Pozzovivo, a 8’15” Pellizotti, a 8’19” Kiserlovski e a 8’36” Sanchez.

 

La storia della 16° tappa

Dopo circa 35 km di gara evadono dal gruppo Damiano Caruso, Atapuma, Chalapud, Navardauskas, Jackson Rodriguez, Sella, Pirazzi, Zardini, Kelderman, Verdugo, Serpa, Capecchi, Herrada, Meier, Pate, Ludvigsson, Sutherland, Bole, Di Luca, Weening, Rabottini e De Greef.. I 22 atleti al comando passano in vetta al Col du Mont Cenis con 3’14” ed arrivano ad avere un vantaggio superiore ai 5’. Sembra la fuga buona, ma il gruppo tirato dai Katusha e dai RadioSchack torna pericolosamente sotto. A 42 km dal traguardo Sella, Kelderman e Pate allungano e si liberano degli altri 19 compagni di avventura. Al loro inseguimento restano Bole, Verdugo, Navardauskas, Pirazzi ed Herrada. I due gruppetti si ricompattano all’inizio dell’ascesa di Andrate (6,2 km all’8% con punte del 13%). Gli 8 di testa cominciano la salita con appena 45” sul plotone.. Verdugo, Navardauskas ed Herrada se ne vanno, mentre dal gruppo si staccano i velocisti puri. Attacca Scarponi e alla sua ruota si portano immediatamente gli altri uomini di classifica. Duarte esce dal gruppo e si riporta assieme a Pirazzi sui 3 di testa. Dal gruppo si staccano intanto Pozzovivo, Henao e Kiserlovski. Duarte e Pirazzi sono gli ultimi ad arrendersi, ma vengono raggiunti a 1 km dallo scollinamento (a 18,7 km dalla fine). Nel gruppo dei migliori non c’è Santambrogio. Nel finale della salita parte Betancur. Il colombiano passa al Gpm con 8” sul drappello dei big, ma viene raggiunto nel tratto di discesa prima da Sanchez e poi dagli altri. Terminata la discesa, ultimi 8 km di pianura. A 6 km dalla conclusione allungano Intxausti, Niemec, Kangert e Gesink. Il gruppetto dei big non riesce a chiudere il buco. Gesink fora a 2000 dal traguardo e restano in tre a giocarsi il successo. Niemec parte lungo, Intxausti attende il momento migliore e vince nettamente. A 14” il gruppetto maglia rosa.

 

Intxausti gioia di Spagna

Benat Intxausti si è ripetuto e si è guadagnato ancora le luci della ribalta. A Pescara aveva vestito la maglia rosa, a Ivrea ha conquistato la vittoria parziale. Giro d’Italia da favola per un ciclista partito senza pressioni, ma capace di ritagliarsi uno spazio importante in una delle corse più prestigiose del mondo. Ha regalato alla sua Movistar il 3° successo nella corsa rosa (dopo quello di Dowsett nella crono di Saltara e dopo quello di Visconti sul Col du Galibier) e ha permesso alla Spagna di conquistare il 1° acuto di questa edizione (nel 2012 furono 4).

 

Spazio ai velocisti?

Domani (mercoledì 22 maggio) si disputerà la 17° frazione del 96° Giro d’Italia. Partenza da Caravaggio (in provincia di Bergamo) alle ore 12:15 e arrivo a Vicenza dopo 214 km. Tappa pianeggiante nei primi 192 km e finale insidioso per via della salita di Crosara (5,3 km al 6,7% con punte al 12%) che si conclude a poco più di 16 km dal traguardo. Dovrebbero tornare protagoniste le ruote veloci, ma non tutti gli sprinter riusciranno a superare indenni lo strappo di Crosara.

 

Foto concesse Ufficio Stampa RCS Sport