Matthews vince in rosa, Evans guadagna, Purito out
Brutta caduta nella 6° tappa del 97° Giro d’Italia. Matthews vince in rosa, Evans sorride, Rodriguez si ritira, gli altri contano i danni
Matthews si aggiudica una frazione drammatica
Doveva essere una tappa di media difficoltà ed invece si è trasformata in un vero e proprio cataclisma. A fare sfaceli non è stata la pedalabile salita di Montecassino quanto una rovinosa caduta che pochi chilometri prima dell’erta finale ha sconquassato il gruppo. Davanti sono rimasti in otto. Tra i big presenti solo Cadel Evans ed il sempre più sorprendente Michael Matthews. Il capitano della BMC e la maglia rosa sono stati attenti nel correre in testa al gruppo e fortunati nel non rimanere coinvolti nella caduta. Gli altri big sono usciti con le ossa rotte dalla tappa odierna ed hanno accumulato ulteriore ritardo.
Matthews ha coronato il suo Giro d’Italia da favola vincendo in maglia rosa, Evans ha guadagnato prezioso terreno rispetto agli avversari diretti in ottica successo finale. L’episodio chiave della corsa a poco più di 10 km dalla conclusione quando causa strada bagnata si è verificata una caduta di massa nelle posizioni nobili del gruppo. I primi si sono salvati, gli altri sono finiti a terra o sono stati danneggiati. Chi era davanti ha proseguito per la sua strada (giustamente) ed ha approfittato del momento di caos.
Rodriguez si ferma
Tra i corridori coinvolti nella caduta il nome più altisonante è quello di Joaquin Rodriguez. Il ciclista iberico della Katusha è transitato al traguardo con quasi 8’ di distacco e domani non ripartirà. Si è infatti procurato la frattura di tre costole e di un dito. Il Giro d’Italia 2014 perde quindi uno dei grandi favoriti della vigilia. Per lui destino beffardo e ritiro inevitabile. La lista dei feriti è lunghissima. La Katusha è stata la compagine più colpita. Oltre a Purito hanno abbandonato la corsa anche Giampaolo Caruso (Ita) e Angel Vicioso (Spa). Per entrambi frattura del femore.
Sono usciti malconci anche Villella (Ita), Pirazzi (Ita), Brajkovic (Slo), Amador (Crc), Aru (Ita), Bouet (Fra), Tuft (Can), Scarponi (Ita) e Quintana (Col). Giornata nera per Roche (Irl) che è definitivamente fuori dalla lotta per le posizioni nobili. Un bollettino drammatico (da guerra più che da corsa ciclistica). Montecassino rimarrà negli annali del Giro d’Italia e non solo dell’edizione 2014.. Evans ride, gli altri si leccano le ferite e maledicono quella disastrosa caduta che ha cambiato le carte in tavola.
La vittoria di Matthews
Michael Matthews ha vinto la 6° tappa del 97° Giro d’Italia. L’australiano della Orica GreenEdge ha coperto i 257 km della Sassano – Montecassino (allungata di 10 km causa lavori) in 6h37’01”, alla media di 38,839 km/h. La maglia rosa ha battuto allo sprint Tim Wellens (Bel), Cadel Evans (Aus) e Matteo Rabottini (Ita).
A 13” Ivan Santaromita (Ita), a 23” Steve Morabito (Svi), a 49” il gruppetto (22 corridori) comprendente tra gli altri Wilco Kelderman (Ola), Diego Ulissi (Ita), Ryder Hesjedal (Can), Fabio Aru (Ita), Domenico Pozzovivo (Ita), Rigoberto Uran (Col), Pierre Rolland (Fra), Nairo Quintana (Col), Samuel Sanchez (Spa), Robert Kiserlovski (Cro), Rafal Majka (Pol) e Ivan Basso (Ita).
Più indietro gli altri grandi nomi: a 1’29” Damiano Cunego (Ita), a 1’37” Michele Scarponi (Ita) e Dario Cataldo (Ita), a 1’57” Przemyslaw Niemec (Pol), a 3’30” Franco Pellizotti (Ita), a 7’43” Joaquin Rodriguez (Spa), a 15’08” Steven Kruijswijk (Ola) e Nicholas Roche (Irl). Ultimo tra i 190 giunti al traguardo il britannico Ben Swift (a 25’58”).
Matthews rafforza il primato
Michael Matthews resta in maglia rosa e consolida la sua leadership. L’australiano della Orica GreenEdge comanda la classifica con 21” su Evans, 1’18” su Uran, 1’25” su Majka, Morabito e Rabottini, 1’47” su Santaromita, 1’51” su Aru, 1’52” su Wellens, 2’06” su Basso, 2’08” su Quintana e 2’11” su Kelderman e su Pozzovivo.
Più staccati gli altri big: a 2’24” Kiserlovski, a 2’28” Scarponi, a 2’34” Sanchez, a 2’36” Cataldo, a 3’01” Rolland, a 3’13” Cunego, a 3’41” Niemec, a 4’39” Hesjedal, a 5’08” Pellizotti, a 9’40” Rodriguez, a 15’55” Roche e a 16’33” Kruijswijk. Ultimo posto per Carretero (Pan) che ha già 1h04’39” di distacco.
La cronaca della tappa vinta da Matthews
Dopo 9 km vanno in fuga gli Zardini, Bandiera, Fedi e Torres. I 4 uomini al comando raggiungono un vantaggio massimo di circa 14’, ma nulla possono di fronte alla logica rimonta del gruppo. Il ricongiungimento avviene dopo una lunga rincorsa e si concretizza a 12 km dall’arrivo (dopo oltre 230 km di avanscoperta). La pioggia accompagna ancora una volta la carovana e questo, assieme all’aumento del ritmo, provoca una caduta rovinosa. Molti finiscono a terra e il gruppo si spezza.
Davanti restano Rabottini, Santaromita, Wellens, Oss, Morabito, Durbridge Evans e la maglia rosa Matthews. La Movistar di Quintana guida l’inseguimento, ma il vantaggio dei battistrada (diventati 6 dopo che Oss e Durbridge perdono terreno) a metà salita (9 km con pendenza media del 5% con punte massime al 10%) è di oltre 40”. Morabito spinge a tutta per Evans e l’australiano tenta l’allungo a 1000 metri dall’arrivo. Matthews non lascia scampo agli avversari e vince grazie ad una splendida accelerazione. Staccati, infortunati e delusi gli altri favoriti.
Il commento
La tappa di Montecassino rischia di indirizzare pesantemente la classifica finale. Evans è diventato a tutti gli effetti il favorito principale della corsa, Uran ha contenuto i danni, Quintana ha accumulato altro ritardo, ma è ancora in piena corsa per il successo, Aru, Pozzovivo e Basso sono stati bravi a non naufragare, mentre gli altri hanno pagato dazio in modo decisamente pesante. Gli sconfitti di giornata sono stati Roche, Kruijswijk, Rodriguez. L’irlandese e l’olandese hanno perso ogni chance di lottare per i piani nobili della classifica, lo spagnolo è stato addirittura costretto ad alzare bandiera bianca.
Il protagonista: Michael Matthews
Michael Matthews ha centrato il 1° successo in carriera sulle strade del Giro d’Italia e lo ha fatto indossando la maglia rosa. A prescindere dalla caduta che ha condizionato la tappa quella del giovane ciclista australiano (nato a Canberra il 26 settembre 1990) è stata una vera e propria impresa.
Il corridore della Orica GreenEdge ha collezionato la vittoria più importante della sua carriera e ha vestito il simbolo del primato per il 5° giorno consecutivo. Matthews è stato Campione Mondiale in linea nel 2010 tra gli under 23, ha conquistato 2 tappe alla Vuelta di Spagna 2013 e nel 2014 ha ottenuto 3 affermazioni (compresa la Vuelta la Roja e 1 tappa al Giro dei Paesi Baschi).
La corsa rosa approda in Umbria
Domani si disputerà la 7° tappa del 97° Giro d’Italia. Partenza da Frosinone alle ore 11:50 e arrivo a Foligno (provincia di Perugia) dopo 211 km. Frazione piuttosto movimentata con 2 Gran Premi della Montagna posti però lontani dal traguardo: il Valico di Aricnazzo subito dopo la partenza e il Valico della Somma a 39,5 km dalla conclusione. Giornata ideale per una fuga da lontano anche se l’epilogo in volata resta la soluzione più credibile..