Nibali mette il sigillo sul 96° Giro d’Italia!

Nibali ha vinto sulle Tre Cime di Lavaredo battendo anche la neve..
L’azzurro dell’Astana si è aggiudicato la tappa ed il 96° Giro d’Italia!

Nibali superstar: vince il tappone e si assicura il Giro d’Italia!

Un’impresa leggendaria realizzata da un campione straordinario. Vincenzo Nibali ha messo la ciliegina sulla torta ed ha firmato con un numero d’alta scuola la tappa regina del 96° Giro d’Italia. Una frazione destinata a rimanere nella memoria degli appassionati, una giornata che ha nobilitato il ciclismo e lo sport in generale. Il finale di gara è stato a dir poco epico. I corridori si sono trovati in mezzo ad una vera e propria tormenta di neve ed hanno scalato le Tre Cime di Lavaredo nonostante condizioni surreali. Freddo gelido, paesaggio imbiancato, pendenze durissime e le tossine accumulate nelle tre settimane di gara. Complimenti a tutti coloro che hanno portato a termine il Giro d’Italia 2013 e a chi ha permesso che la corsa si svolgesse regolarmente. Organizzazione perfetta, palcoscenico da antologia e soprattutto un fuoriclasse del pedale, Vincenzo Nibali.

 

 

Il siciliano aveva già mostrato di essere il più forte ed aveva già ipotecato la vittoria finale, ma non si è accontentato e ha voluto suggellare la sua superiorità tirando fuori dal cilindro la perla più preziosa. Ha staccato tutti, ha trionfato in maglia rosa, è entrato di diritto nel club dei grandissimi. La neve ed il gelo hanno dato ulteriore risalto alla sua impresa, ma a prescindere dalle condizioni meteo Nibali ha messo in luce quelle che sono le sue fantastiche doti: qualità, forza, agilità, potenza, determinazione, autorevolezza, personalità, voglia di vincere. Ha lasciato il segno nella tappa più attesa e ha regalato grandi emozioni ai tanti appassionati. Il campione deve saper vincere quando conta e Nibali si è fatto trovare pronto all’appuntamento con la storia. Domani si godrà la meritata festa, oggi ha dato tutto per soddisfare sé stesso e i suoi tifosi. Ha vinto il Giro d’Italia, ha nobilitato la storia della corsa rosa ed è stato il valore aggiunto della gara più amata dagli sportivi italiani. E’ il Giro d’Italia del maltempo, è il Giro d’Italia di Vincenzo Nibali, lo “Squalo dello Stretto”, il campione che il mondo ci invidia. Grande, grandissimo..

Uran si è confermato ciclista forte ed è salito al 2° posto, Evans ha pagato dazio ma ha difeso il gradino più basso del podio, Betancur ha dato dimostrazione di grande talento e si è meritato la maglia bianca. Splendida prova dei colombiani, giornata difficile per Scarponi, trionfo finale di Nibali. Il siciliano è entrato nella storia, il Giro d’Italia ha rinnovato ancora una volta la sua leggenda..

 

Nibali vince una tappa epica

Vincenzo Nibali ha vinto la 20° tappa del Giro d’Italia 2013. L’azzurro dell’Astana ha coperto i 211 km della Silandro – Tre Cime di Lavaredo in 5h27’41” (media di 38,634 km/h) e ha tagliato la linea del traguardo con 17” su Fabio Duarte, atleta colombiano del team Colombia. A 19” Rigoberto Uran (Col), a 21” Carlo Alberto Betancur (Col), a 44” Fabio Aru (Ita), a 48” Franco Pellizotti (Ita), a 54” Domenico Pozzovivo (Ita), a 58” Damiano Caruso (Ita), a 1’00” Darwin Atapuma (Col), a 1’04” Rafal Majka (Pol), a 1’11” Yury Trofimov (Rus), a 1’14” Przemyslaw Niemec (Pol) e Michele Scarponi (Ita), a 1’30” Cadel Evans (Aus) e Benat Intxausti (Spa) e a 1’35” Tanel Kangert (Est). Più indietro gli altri uomini di classifica: a 2’02” Robert Kiserlovski (Cro), a 2’05” Samuel Sanchez (Spa) e a 2’42” Mauro Santambrogio (Ita). L’ultimo tra i 168 corridori che hanno tagliato la linea del traguardo è stato Sacha Modolo. L’italiano della Bardiani Csf ha completato la sua prova con un ritardo di 28’28” da Nibali. Alla partenza di Silandro non si era presentato l’olandese Gesink.

 

 

Nibali ha vinto il Giro d’Italia

Vincenzo Nibali ha vinto la tappa ed ha messo il sigillo finale sul 96° Giro d’Italia. In attesa della passerella trionfale di domani il siciliano dell’Astana si è confermato in maglia rosa ed ha rafforzato la sua leadership.. Nibali comanda la classifica con 4’43” su Uran e 5’52” su Evans. Questi tre atleti saliranno sul podio finale della gara color gazzetta. 4° a 6’48” Scarponi, 5° a 7’28” Betancur, 6° a 7’43” Niemec, 8° a 10’26” Intxausti, 9° a 10’32” Santambrogio, 10° a 10’59” Pozzovivo, 11° a 11’35” Pellizotti, 12° a 11’59” Sanchez, 13° a 12’55” Trofimov, 14° a 12’57” Kangert e 15° a 14’27” Kiserlovski. 168° ed ultimo in graduatoria Davide Apollonio (Ita) che chiude la sua avventura con un ritardo di 4h28’36”.

 

La storia della tappa

La penultima frazione del Giro d’Italia inizia sotto un pallido sole, mentre le immagini che arrivano dalle Tre Cime di Lavaredo mostrano una montagna completamente imbiancata. Pulite invece le strade e per questo il plauso più grande va all’organizzazione e a tutti coloro che hanno lavorato per garantire lo svolgimento della tappa. La cronaca si apre al km 28 con la fuga promossa da Ermeti, Brutt, Hansen e Popovych. I 4 battistrada raggiungono un vantaggio massimo di 7’40”, poi subiscono la prevedibile rimonta del plotone. Il margine dei fuggitivi al traguardo volante di Cortina d’Ampezzo (22 km dalla fine) è di 2’25”. Più staccato Betancur che è rimasto attardato per via di una foratura. Inizia la salita verso il Passo Tre Croci (7950 metri con pendenza media del 7,5% e punte al 12%) e Brutt rimane da solo al comando. Il gruppo si assottiglia, Weening allunga con Atapuma e poi stacca il colombiano portandosi da solo all’inseguimento del russo. Brutt transita in vetta al Passo Tre Croci con pochi secondi di vantaggio su Weening e con 48” sul gruppo (anticipato di pochi metri da Pirazzi).

Inizia la prima parte della salita finale, quella che porta a Col Sant’Angelo. La neve scende dal cielo ed è un mare sconfinato che si estende ai lati della strada. Cambia lo scenario al comando. In testa Capecchi, Weening e Brambilla, all’inseguimento Pirazzi, Atapuma e Brutt. Il gruppo è però ad un passo dai fuggitivi. Capecchi stacca tutti e viaggia tra due ali di folla, l’Astana alza il ritmo all’imbocco dello strappo che porta verso i 2304 metri delle Tre Cime di Lavaredo (3 km al 12,4% con punte al 18%). Nei primi metri della scalata scatta Nibali. Betancur e Uran restano con lui, ma il siciliano allunga nuovamente e se ne va.. Riprende e supera Capecchi, si invola verso la vittoria. Azione fantastica in un palcoscenico surreale. Duarte e Evans provano a rientrare su Betancur e Uran. Il colombiano ci riesce, l’australiano no. In difficoltà Sanchez e Santambrogio, ma anche Majka e Scarponi. Nibali viaggia con un ritmo spedito nonostante la tormenta di neve e sta scrivendo una pagina leggendaria. Vincenzo taglia il traguardo a braccia levate ed è ormai in tutto e per tutto il re del Giro d’Italia.. MAGNIFICO..

 

I numeri di Nibali

Nibali ha conquistato il 2° successo di tappa consecutivo (dopo quello ottenuto nella cronoscalata di giovedì) ed è salito a quota 4 affermazioni personali nella storia della corsa rosa.. Grazie a questa impresa il siciliano dell’Astana vincerà per la 1° volta il Giro d’Italia.. Dopo i podi collezionati nel 2010 (3°) e nel 2011 (2°) e finalmente riuscito a conquistare il massimo risultato. Domani si troverà a festeggiare il suo trionfo e salirà sul gradino più alto del podio. Vincenzo ha quasi 29 anni (è nato il 14 novembre 1984 a Messina) e con la vittoria del 96° Giro d’Italia arricchisce ulteriormente il suo palmares: l’azzurro ha già vinto la Vuelta di Spagna nel 2010, la Tirreno-Adriatico nel 2012 e nel 2013 e è salito sul 3° gradino del podio nel Tour de France 2012. E’ il miglior ciclista italiano, è ormai diventato uno dei corridori più forti e completi del mondo. E’ l’orgoglio della nostra nazione, è un campione destinato a un ulteriore salto di qualità.

 

L’epilogo del Giro d’Italia

Domani (domenica 26 maggio) il Giro d’Italia 2013 vivrà il suo ultimo atto. La 21° frazione della corsa rosa numero 96 partirà da Riese Pio X (in provincia di Treviso) alle ore 11:40 e si concluderà a Brescia dopo 197 km. Il primo passaggio nella città lombarda avverrà dopo 163,7 km, poi i corridori si cimenteranno nei 7 giri (ognuno di poco superiore ai 4000 metri) sul circuito finale. A giocarsi la vittoria di tappa saranno i velocisti rimasti in gruppo, mentre subito dopo l’arrivo l’attenzione si sposterà sul palco premiazioni e a far festa sarà soprattutto lo straordinario Nibali.

 

Foto concesse Ufficio Stampa RCS Sport