Nibali show: vince la crono e rafforza il primato!

Nibali si è aggiudicato la cronoscalata del Giro d’Italia 2013! Il siciliano ha asfaltato i suoi avversari e si è confermato in maglia rosa..

Nibali si conferma padrone del Giro d’Italia!

Grande, anzi grandissimo. Solamente così può essere definito Vincenzo Nibali. La maglia rosa del 96° Giro d’Italia ha confermato la sua superiorità aggiudicandosi la cronoscalata valevole come 18° tappa (20,6 km da Mori a Polsa) e ha inflitto distacchi pesantissimi a tutti gli avversari diretti in prospettiva successo finale. Quella di Nibali è stata una prestazione maiuscola sotto ogni punto di vista.. Ha dominato la scena dal primo all’ultimo metro di gara, ha sprigionato grande potenza nelle fasi più impegnative della salita, ha mostrato la sua voglia di vincere aggredendo l’asfalto bagnato ed ha spinto a tutta senza perdere nulla in eleganza. Ha saputo fare la differenza ed ha messo ulteriormente in chiaro quelli che sono i valori effettivi di questa edizione della corsa rosa. Nibali ha corso con agilità e con potenza, con tranquillità e con determinazione, è parso affamato, quasi indemoniato nella sua continua capacità di pedalare a tutta. Nonostante la pioggia, nonostante il freddo.. Ha dato una lezione agli altri contendenti, ha conquistato il 1° successo parziale in questo Giro d’Italia ed ha ipotecato in maniera forse definitiva la vittoria finale. I suoi avversari diretti non hanno impressionato, lui è stato a dir poco eccezionale. Ha effettuato un deciso salto di qualità e oggi può essere considerato a tutti gli effetti un fuoriclasse di dimensione internazionale. Era il principale favorito per la crono odierna, è andato oltre disputando una gara fantastica.

Dopo i ritiri di Hesjedal e Wiggins non ci sono più corridori di livello mondiale? Vero, ma quello che ha fatto Nibali nella cronoscalata di Polsa supera i confini della corsa rosa per entrare nella galleria d’arte del ciclismo. In queste settimane Vincenzo sta dimostrando carattere, personalità, autorevolezza, consapevolezza, condizione fisica e qualità tecniche di primissimo livello. Ovvio considerarlo sullo stesso piano di tutti i più grandi. Solo Contador a parità di forma è forse un gradino sopra l’azzurro.. Siamo di fronte ad un campione vero che domenica entrerà nel club dei vincitori del Giro d’Italia. Il pugno di Nibali sul traguardo vale più di mille parole e dimostra che “Lo Squalo” ha voluto questa affermazione con tutte le sue forze. E’ il sigillo finale, è l’impronta del campione..

 

Nibali stronca la concorrenza

Nibali è stato monumentale, i suoi rivali diretti hanno faticato più del previsto. L’unico capace di rimanere al di sotto del minuto di ritardo è stato Samuel Sanchez.. Gli altri uomini di classifica hanno incassato distacchi molto pesanti. Evans ha rimediato 7”57 a chilometro ed è stato il peggiore tra i big. L’australiano ha difeso il 2° posto in classifica, ma ha subito una vera e propria batosta. Stesso discorso per Santambrogio, mentre tra i rivali di Nibali il migliore è stato certamente Scarponi. Il marchigiano è partito forte salvo poi calare nel finale ed ha comunque limitato i danni. Percorso inverso per Uran. Il colombiano è stato tra i peggiori nella prima fase ma si è poi riscattato con un ottima ultima parte.. Positiva la prova dei giovani Majka e Betancur, superlativa quella di Damiano Caruso. Non è uomo di classifica, ma ha dimostrato di avere le doti per diventarlo.. Evans è invece andato pianissimo dal primo all’ultimo metro. Ha vissuto una giornata nera e ha pagato dazio ben al di là delle previsioni. Parole di elogio per Sanchez. Nella prima parte di Giro d’Italia ha perso tutte le chance di lottare per il successo, ma oggi si è riscattato con una prova piena di orgoglio.

 

Nibali imperatore della cronoscalata

Vincenzo Nibali ha vinto la 18° tappa del 96° Giro d’Italia. Il siciliano dell’Astana ha coperto i 20,6 km della cronoscalata Mori – Polsa in 44’29“ (media di 27,785 km/h) e ha preceduto di 58” Samuel Sanchez, iberico dell’Euskatel Euskadi. A 1’20” Damiano Caruso (Ita), a 1’21” Michele Scarponi (Ita), a 1’25” Rafal Majka (Pol), a 1’26” Rigoberto Uran (Col), a 1’32” Carlos Alberto Betancur (Col), a 1’36” Stef Clement (Ola), a 1’41” Dario Cataldo (Ita) e a 1’52” Danilo Di Luca (Ita). Questi i distacchi degli altri big: a 1’56” Niemec (Pol), a 2’11” Pozzovivo (Ita), a 2’12” Pellizotti (Ita), a 2’33” Santambrogio (Ita), a 2’36” Evans (Aus), a 2’49” Intxausti (Spa) e a 2’55” Gesink (Ola). L’ultimo tra i 172 corridori giunti al traguardo è stato Maxim Belkov. Il russo ha terminato la sua fatica con un ritardo di 14’44” ed è finito fuori tempo massimo.

 

Nibali consolida il primato in classifica

Con l’impresa di oggi Vincenzo Nibali ha ulteriormente rafforzato la sua maglia rosa. Il siciliano dell’Astana comanda la graduatoria con 4’02” su Evans e con 4’12” su Uran. A 5’14” Scarponi, a 6’09” Niemec, a 6’45” Majka, a 6’47” Betancur, a 7’30” Santambrogio, a 8’36” Intxausti, a 9’34” Sanchez, a 9’45” Pozzovivo, a 10’19” Gesink e a 10’27” Pellizotti.

 

Nibali super in ogni tratto della crono

Nibali parte fortissimo e lo conferma al rilevamento cronometrico posizionato dopo 9,5 km (al termine del tratto di salita con pendenza media del 6%). Il siciliano transita in 20’28” (27,850 km/h) e realizza il miglior tempo. A 32” Scarponi, a 39” Sanchez, a 45” Betancur, a 46” Majka, a 47” Niemec. Più indietro gli altri uomini di classifica. A 1’18” Santambrogio, a 1’20” Uran, a 1’32” Evans e a 1’34” Intxausti.

Al termine del primo tratto di salita una breve discesa, poi 3 km di falsopiano e gli ultimi 7 km di ascesa (con pendenze che vanno dal 7% all’8% e punte massime al 10%). In questo tratto Nibali fa ancora la differenza. L’azzurro copre gli ultimi 11,1 km in 24’01” (27,73 km/h), tempo parziale più basso di 6” rispetto a quello di Uran. A 19” Sanchez, a 22” Caruso, a 39” Majka, a 47” Betancur, a 49” Scarponi, a 1’04” Evans, a 1’09” Niemec, a 1’15” Santambrogio e Intxausti.

 

I numeri della tappa

Nibali ha conquistato il 1° successo di tappa al Giro d’Italia 2013 e ha consolidato il suo primato in classifica generale. Il siciliano dell’Astana (nato il 14 novembre 1984 a Messina) aveva vestito la maglia rosa lo scorso 11 maggio dopo la cronometro di Saltara e proprio in una prova contro il tempo ha firmato la prima vittoria di questa edizione. Ha collezionato il 3° successo in carriera nella corsa rosa (la Ferrara – Asolo nel 2010 e la cronoscalata del Nevegal nel 2011 dopo la squalifica di Contador), ha regalato all’Italia la 6° affermazione sulle 17 frazioni individuali del 2013 ed ha consentito all’Astana di rompere il ghiaccio. Per la consacrazione definitiva mancano ancora i 2 tapponi di montagna, ma con il sigillo odierno ha ipotecato in modo indiscutibile il gradino più alto del podio del 96° Giro d’Italia..

 

Cambia il volto della 19° tappa

Domani (venerdì 24 maggio) era previsto il tappone alpino, con Gavia, Stelvio (Cima Coppi) e Val Martello. Considerando l’imminente peggioramento delle condizioni meteo, gli organizzatori hanno deciso di cambiare il percorso. La 19° frazione del 96° Giro d’Italia partirà da Ponte di Legno e si concluderà come da previsione in Val Martello (22,4 km al 6,4% con punte massime al 14%), ma non transiterà sul Passio Gavia e sul Passo dello Stelvio. Le due mitiche scalate saranno sostituite dal Tonale (8,3 km al 7,5% e con punte al 10%) e dall’inedito Passo del Castrin (8,4 km al 9,5% con punte al 13%). In totale 160 km. Un brutto colpo per gli appassionati, ma una decisione presa per garantire la sicurezza dei corridori e per questo non contestabile. Peccato, ma giusto così.. Visto il pericolo neve non si poteva fare altrimenti.

 

Foto concesse Ufficio Stampa RCS Sport