Quintana domina la cronoscalata e ipoteca il Giro

Nairo Quintana spiana la salita di Cima Grappa, vince la 19° tappa della corsa rosa e consolida il primato in classifica.

Quintana vince a Cima Grappa e diventa padrone del Giro

Nairo Quintana è il corridore più forte del Giro d’Italia 2014. Lo aveva dimostrato nella epica tappa segnata da Gavia, Stelvio e Val Martello (a prescindere dalle inutili e pretestuose polemiche per quanto accaduto in discesa) lo ha confermato con forza aggiudicandosi la spettacolare cronoscalata di Cima Grappa. Quintana ha dominato la scena nella 19° tappa della corsa rosa e ha ipotecato il successo finale distanziando ulteriormente gli avversari diretti. Ha costruito la sua vittoria in salita e lo ha fatto con l’autorità che si addice al primo della classe. Infliggendo distacchi pesanti agli altri big, pedalando con eleganza e potenza nelle rampe di una ascesa tosta e caratterizzata da una splendida cornice di pubblico.

Quintana era il favorito della vigilia e sulla strada si sta confermando il migliore del lotto. Si è lasciato scivolare addosso le polemiche, ha dettato legge superando di slancio l’ostacolo più difficile e ha messo il sigillo finale sul suo Giro d’Italia. Salendo di livello giorno dopo giorno, diventando l’attore protagonista dell’ultima settimana di gara. Vincitore degno di Cima Grappa e con ogni probabilità della corsa rosa. Quintana superstar quindi con tanto di standing ovation per quanto fatto nella prova odierna.

 

Nairo Quintana Giro d'Italia

 

Il Giro d’Italia 2014 ha scoperto un autentico fuoriclasse, Fabio Aru. Il sardo della Astana aveva emozionato gli appassionati firmando la frazione dedicata a Marco Pantani ed oggi ha disputato una favolosa prestazione pur non riuscendo a centrare il successo. Si è dovuto arrendere di fronte allo straripante Quintana, ma ha dato un’altra dimostrazione della sua classe e si è portato al 3° posto della classifica generale. Non vincerà il Giro, ma avrà la possibilità di salire sul podio finale e di coronare con un risultato eccezionale tre settimane vissute su altissimi livelli. A conferma di questo il miglior tempo parziale fatto segnare nei 19 km di ascesa..

Non certo soddisfatto nonostante il 3° posto parziale Rigoberto Uran. Il colombiano della Omega Pharma ha perso 1’26” da Quintana ed ha probabilmente gettato al vento la possibilità di rovesciare le sorti del Giro. Era considerato il favorito per la crono di oggi, ma ha reso meno rispetto alle aspettative e non è riuscito a bissare la splendida prova offerta nella prova contro il tempo di Barolo. Uran ha comunque difeso la 2° posizione dal ritorno di Aru ed ha consolidato il podio guadagnando margine su Rolland (comunque positivo), Pozzovivo e Majka. Giornata incolore per Evans, Kelderman, Hesjedal e Kiserlovski che hanno abbandonato il sogno di salire sul podio.

 

Nairo Quintana maglia rosa

 

La splendida prova di Quintana

Nairo Quintana ha vinto la 19° frazione del 97° Giro d’Italia. Il colombiano della Movistar ha coperto i 26,8 km della cronoscalata Bassano del Grappa – Cima Grappa in 1h05’37” (media di 24,505 km/h) ed ha preceduto di 17” lo stratosferico Fabio Aru (Ita). A 1’26” Rigoberto Uran (Col), a 1’’57” Pierre Rolland (Fra), a 2’24” Domenico Pozzovivo (Ita), a 3’28” Rafal Majka (Pol), a 3’48” Sebastian Henao (Col), a 4’00” Tim Wellens (Bel), a 4’10” Dario Cataldo (Ita) e a 4’26” Cadel Evans (Aus). Più indietro gli altri grandi della classifica: a 4’52” Wilco Kelderman (Ola), a 5’26” Robert Kiserlovski (Cro) e a 5’39” Ryder Hesjedal (Can).

 

Quintana si conferma leader

Nairo Quintana ha consolidato la maglia rosa ed ha ipotecato il successo finale. Il colombiano della Movistar guida la classifica con 3’07” su Uran, 3’48” su Aru, 5’26” su Rolland, 6’16” su Pozzovivo, 6’59” su Majka, 9’25” su Evans, 9’29” su Kelderman 10’11” su Hesjedal e 13’59” su Kiserlovski.

 

I momenti salienti della crono dominata da Quintana

Il tedesco Patrick Gretsch fa registrare il miglior tempo dopo 7,6 km (9’56”) e transita al primo rilevamento (al termine del tratto di pianura) con 22” su Uran 23” su Cataldo, 29” su Evans, 31” su Pozzovivo e 38” su Quintana e Pellizotti. A 45” Hesjedal, a 49” Rolland, a 54” Aru, a 55” Majka, 1’15” Kelderman.

Nella salita di Cima Grappa (19,3 km all’8% con punte al 14%) la fisionomia della classifica di tappa cambia radicalmente. Il miglior riscontro cronometrico dopo 19,3 km lo firma Nairo Quintana (42’33”) che passa al secondo intermedio (posizionato poco dopo metà salita, a Campo Croce) con 8” su Aru, 36” su Uran, 51” su Rolland, 1’00” su Pozzovivo,1’21” su Pellizotti, 1’55” su Majka, 1’57” su Sebastian Henao, 2’08” su Evans, 2’13” su Cataldo, 2’19” su Pirazzi, 2’21” su Wellens. A 2’30” Hesjedal e a 2’52” Kelderman.

Negli ultimi 7,5 km Quintana guadagna altro terreno sui rivali ed ottiene il meritato successo. Il colombiano infligge 9” a Aru, 50” a Uran, 1’06” a Rolland, 1’24” a Pozzovivo, 1’33” a Majka, 2’00” a Kelderman, 2’18” a Evans e 3’09” a Hesjedal.

 

Il protagonista: Nairo Quintana

Nairo Quintana ha collezionato il 2° successo di tappa sulle strade del Giro d’Italia (dopo quello centrato sul traguardo di Val Martello) ed ha consolidato il suo primato in graduatoria. Favoloso bis per lo scalatore colombiano (nato il 4 febbraio 1990 a Combita) che è passato professionista nel 2012 con la maglia della Movistar, squadra per la quale corre tuttora.

Quintana ha centrato la 4° vittoria stagionale (in precedenza 1 tappa e la classifica al Tour de San Luis), la 16° in carriera. Nel suo palmares il 2° posizione al Tour de France 2013 e da domenica (salvo clamorosi crolli sullo Zoncolan) anche il trionfo al Giro d’Italia.. Quintana ha regalato il 4° successo parziale alla sua Colombia (compresi quelli di Uran e Arredondo).

 

Fabio Aru

 

L’attesa per lo Zoncolan

Domani si disputerà la 20° tappa del Giro d’Italia 2014. Partenza da Maniago (provincia di Pordenone) alle 12:15 ed arrivo in vetta al Monte Zoncolan dopo 167 km. La penultima frazione della corsa rosa disegnerà in maniera definitiva la classifica generale e sarà caratterizzata da 3 Gran Premi della Montagna molto selettivi. Le salite cominceranno dopo 90 km pianeggianti e saranno dislocate nella fase finale della tappa. Il Passo del Pura (11,250 km all’8% con punte massime al 13%) terminerà a 63,3 km dall’arrivo, l’ascesa di Sella Razzo (15 km circa al 5,2% con 3 km costantemente sopra il 9% e con punte al 15%) si concluderà a 40,3 km dalla linea del traguardo, mentre il Monte Zoncolan caratterizzerà gli ultimi 10 km di gara e sarà giudice supremo del Giro d’Italia. La pendenza media si avvicina al 12%, il tratto più impegnativo presenta punte superiori al 20%. Il Monte Zoncolan è la salita più difficile della corsa rosa ed è terreno ideale per coloro che hanno nelle gambe e nella testa la capacità di realizzare la grande impresa.