Quintana vince il tappone e stravolge il Giro

Nairo Quintana ha vinto 16° tappa del Giro d’Italia 2014 e si è vestito di rosa. Classifica stravolta tra le polemiche.

Quintana vince la frazione con Gavia e Stelvio e si veste di rosa

Le salite di Gavia, Stelvio e Val Martello hanno riscritto la storia del Giro d’Italia 2014 ed hanno esaltato la forza di Nairo Quintana. Lo scalatore colombiano della Movistar ha vinto la 16° tappa della corsa rosa ed ha sfilato al connazionale Rigoberto Uran la maglia rosa di leader della classifica. E’ stata una tappa da tregenda (con pioggia, freddo, nebbia e neve), è stata una frazione caratterizzata da mille polemiche. Le condizioni del tempo hanno reso ancora più dura la giornata odierna, le comunicazioni arrivate da radio corsa hanno di fatto creato confusione ed innescato la rabbia di molti direttori sportivi.

Prima di approfondire questi aspetti è però giusto fare i complimenti a tutti i corridori che hanno portato a termine la tappa (monumentali dal primo all’ultimo) ed alzarsi in piedi di fronte all’impresa compiuta da Nairo Quintana. A prescindere da tutto quella del colombiano è stata un’azione che passerà alla storia del Giro d’Italia. Un trionfo da leggenda in una tappa da leggenda. Il corridore della Movistar ha attaccato nella discesa dello Stelvio (quando molti big non hanno spinto a tutta convinti che la corsa fosse di fatto neutralizzata) ed ha poi spianato le difficili rampe della salita conclusiva (quella di Val Martello) andando a raddoppiare il margine rispetto agli avversari diretti.

Quintana ha conquistato la tappa staccando Hesjedal e Rolland ed ha ricevuto in dote la leadership in classifica. Chi lo aveva visto appannato nei giorni scorsi ha dovuto ricredersi. Nairo si è confermato lo scalatore più forte della corsa rosa ed oggi ha legittimato la sua superiorità con una azione da campionissimo. Non tanto per quanto è riuscito a fare in discesa, ma per il fatto di aver corso da campione e per aver dettato legge nella salita finale. Tirando per più di 20 km, mettendo ad ulteriore distanza Uran e soci. Era il favorito del Giro e sulle rampe di Val Martello ha confermato questa previsione. Nella tappa più dura, in una giornata durissima.

A mio parere chi ha perso terreno ha poco di cui lamentarsi. A prescindere dalla comunicazione poco chiara della giuria, a prescindere dalle polemiche. Quintana ha fatto vedere di essere il più forte e lo ha confermato in salita. Ha azzerato lo svantaggio e ora può contare su un discreto margine. Uran è sembrato appannato nella salita finale e lo stesso vale anche per Evans. Applausi invece per i sempre combattivi Hesjedal e Rolland, ma anche per Aru, Majka e Kelderman.

 

Nairo Quintana

 

La stratosferica galoppata di Quintana

Nairo Quintana ha vinto la 16° tappa del 97° Giro d’Italia. Il colombiano della Movistar ha coperto i 139 km della Ponte di Legno – Val Martello in 4h42’35” ed ha preceduto di 7” Ryder Hesjedal (Can). A 1’12” Pierre Rolland (Fra), a 3’32” Wilco Kelderman (Ola), a 3’37” Domenico Pozzovivo (Ita), a 3’40” Fabio Aru (Ita), a 4’08” Rafal Majka (Pol), a 4’11” Sebastian Henao (Col) e Rigoberto Uran (Col), a 4’48″ Cadel Evans (Aus) e a 4’48” Roberto Kiserlovski (Cro).

Ivan Basso (Ita) ha tagliato la linea del traguardo a 17’16”, Enrico Barbin ha chiuso in ultima posizione (a 44’07”). Risultati diversi, applausi per tutti. Dal primo al 160°.

 

Il colpo doppio di Quintana

Nairo Quintana ha coronato la sua straordinaria giornata indossando la maglia rosa. Il colombiano comanda la graduatoria con 1’41” su Uran, 3’21” su Evans, 3’26” su Rolland, 3’28” su Majka, 3’34” su Aru, 3’49” su Pozzovivo, 4’06” su Kelderman, 4’16” su Hesjedal, 8’02” su Kiserlovski. Basso è 13° a 22’28”, Bol occupa invece l’ultimo posto (160° a 4h07’53”).

 

La cronaca della tappa vinta da Quintana

Pronti via ed i corridori affrontano subito la salita del Passo Gavia (16,8 km all’8% con punte al 16%). Sulla mitica ascesa allunga Chalapud. Il colombiano transita in vetta davanti a Pantano e Arredondo e con 1’30” di vantaggio sul gruppo. In discesa i 3 si ricongiungono e vengono ripresi anche da Dupont, Niemec, Pellizotti, Rosa, Cataldo e Kiserlovski. I 9 al comando proseguono nell’azione di comune accordo, in una tappa segnata da freddo, acqua, nebbia e nevischio.

I battistrada iniziano il Passo dello Stelvio (21,7 km al 7,2 con punte al 12%) con un margine di oltre 2’30”. Sulla Cima Coppi del Giro d’Italia (2578 km di altitudine) nel drappello di testa rientra Geniez. Intano il nevischio diventa neve e il bianco ai bordi della strada (carreggiata pulita invece per fortuna) colora di leggenda questa frazione della corsa rosa. Cataldo stacca i compagni di fuga e si aggiudica la Cima Coppi.

Prima della discesa radio corsa comunica che la giuria ha deciso di imporre (con il supporto delle moto) una velocità controllata a tutti i corridori per evitare cadute. Molti si fermano per vestirsi meglio, Quintana, Hesjedal, Rolland, Izaguirre e Rabottini invece continuano a spingere. A fine discesa Cataldo ha 1’ su Pantano, Vuillermoz e Dupont, 1’30” sul drappello con Quintana e 3’10” sul gruppo maglia rosa. Non c’è stato quindi il controllo della velocità e l’azione del colombiano della Movistar rischia di capovolgere le sorti del Giro d’Italia.

Inizia la salita di Val Martello (22,3 km al 6,4% con punte al 14%). Cataldo viene raggiunto e superato da Quintana, Hesjedal e Rolland. Il loro vantaggio sulla maglia rosa aumenta progressivamente. Il colombiano prova a staccare i compagni di avventura e ci riesce nel difficile tratto finale. Per lui successo di tappa e maglia rosa, mentre Uran perde contatto anche da Kelderman, Pozzovivo, Aru e Majka.

 

Nairo Quintana Giro d'Italia

 

Il protagonista: Nairo Quintana

Nairo Quintana ha firmato il 1° successo di tappa sulle strade del Giro d’Italia ed ha conquistato il primato in graduatoria generale. Giornata di gloria per il forte scalatore colombiano (nato il 4 febbraio 1990 a Combita) che è passato professionista nel 2012 con la maglia della Movistar, squadra per la quale corre anche in questo momento. Ha centrato la 3° vittoria stagionale (in precedenza 1 tappa e la classifica del Tour de San Luis), la 15° in carriera. Nel suo palmares spicca il 2° posto al Tour de France 2013.

 

La prossima frazione

Domani si correrà la 17° tappa del Giro d’Italia 2014. Partenza da Sarnonico (provincia di Trento) alle 12:35 ed arrivo posto a Vittorio Veneto (provincia di Treviso) dopo 208 km. Frazione piuttosto semplice dal punto di vista altimetrico ma con un finale movimentato ed insidioso. Giornata da fughe anche se l’arrivo in volata resta ipotesi da non scartare.