Kristoff vince la Milano-Sanremo 2014

Il norvegese Kristoff si è aggiudicato la 105° Milano-Sanremo battendo in volata Cancellara e Swift. Corsa dura per il maltempo

 

Milano-Sanremo 2014: Kristoff impone la sua legge

La 105° edizione della “classicissima” è stata emozionante, coinvolgente e sorprendente. Come da copione, più del previsto. Il maltempo ha rappresentato un fattore determinante (così come nella passata stagione) ed ha messo a dura prova tutti i corridori. A conquistare il successo è stato Alexander Kristoff. Il norvegese ha vinto la Milano-Sanremo 2014 aggiudicandosi una volata ristretta tra gli stremati reduci di questa cavalcata durata 294 km.

Lo sprinter della Katusha è stato bravo a tener botta in una corsa massacrante e nel momento decisivo ha trovato la forza per fare valere la sua stoccata. Kristoff non era in cima ai pronostici della vigilia, ma era uno dei possibili outsider (come previsto nell’articolo di presentazione pubblicato ieri su www.sportapp.it) ed ha messo in mostra le sue indiscutibili qualità regolando Cancellara e Swift. Da segnalare l’attacco da lontano (bello ma infruttuoso di Nibali). Per l’Italia la Milano-Sanremo resta ancora stregata.

 

 

Milano-Sanremo 2014: L’ordine d’arrivo

Alexander Kristoff ha firmato la 105° edizione della “classicissima” coprendo i 294 km in 6h55’56 (alla media di 42,410 km/h). Il norvegese della Katusha ha primeggiato in una volata ristretta (25 corridori) precedendo lo svizzero Fabian Cancellara e il britannico Ben Swift. 4° Juan José Lobato (Spa), 5° Mark Cavendish (Gb), 6° Sonny Colbrelli (Ita), 7° Zdenek Stybar (Cec), 8° Sacha Modolo (Ita), 9° Gerald Ciolek (Ger), 10° Peter Sagan (Svk).

Nel gruppo dei migliori altri big: 13° Gilbert (Bel), 18° Bennati (Ita), 21° Chavanel (Fra), 24° Greipel (Ger), 25° Van Avermaet (Bel). 114 atleti sui 200 partiti hanno portato a termine la corsa.

 

Milano-Sanremo 2014: La storia della gara

La 105° edizione della “classicissima” scatta da Via della Chiesa Rossa alle ore 10:10. Nei primi chilometri attaccano Tjallingii, Barta, Boem, Parrinello, De Maar, Bono e Haas. I 7 battistrada raggiungono un vantaggio massimo di 10’30”, ma poi subiscono la prevedibile rimonta del gruppo. Il drappello si riduce con il passare dei chilometri e all’inizio dei Capi davanti rimangono soltanto Tjallingii, Bono, Barta e De Maar. La pioggia cade incessante e la temperatura è bassa. Le condizioni sono proibitive. Anche Barta intanto perde le ruote dei fuggitivi.

I 3 reduci della fuga iniziano la Cipressa (5,7 km al 4,1% con punte del 9%) con 2’ di vantaggio su quello che rimane del plotone. A inizio ascesa (27,2 km dalla fine) anche Bono si arrende. La Cannondale di Sagan forza il ritmo per metter fuori gioco i velocisti puri ed il gruppo si allunga. A poco più di 25 km dal traguardo ecco l’attacco di Nibali. L’azzurro scollina con 12” di distacco da Tjallingii e De Maar e con 25” di vantaggio sul plotone. In discesa Vincenzo riprende e stacca i 2 di testa.

Il siciliano prima guadagna (50” a -15), ma poi perde terreno ed attacca il Poggio (3,7 km al 3,7% con punte dell’8%) con appena 15” di vantaggio. La sua azione termina a 9 km dalla fine. Subito dopo Rast e Battaglin tentano la sortita, ma non fanno la differenza. Nessuno ha la forza per scattare e allo scollinamento il gruppo conta una ventina di unità. La discesa non cambia la situazione, il finale è caratterizzato dall’inutile azione di Colbrelli e dal lavoro di Paolini per Kristoff. Il norvegese non delude e vince rimontando Cavendish. Progressione da urlo, successo netto davanti a Cancellara e Swift.

 

Milano-Sanremo 2014: Il commento

Con la pioggia incessante e con un clima più invernale che primaverile ha vinto un corridore che arriva dal nord e che probabilmente preferisce queste condizioni. Il successo di Kristoff è stato meritato e nettissimo. Il vichingo è stato pilotato perfettamente dal fido Paolini ed ha azzannato la volata demolendo la concorrenza. Una vittoria da antologia per un ciclista poco pubblicizzato, ma di provato spessore.

Cancellara si è dovuto accontentare dell’ennesimo podio, Cavendish è arrivato alla volata con le polveri bagnate, Sagan e Greipel hanno spremuto le rispettive squadre senza trovare la zampata, il giovane Colbrelli ha pagato l’inesperienza e Nibali ha dato l’anima nel tentativo di sparigliare le carte, ma è crollato sul Poggio. Il messinese dell’Astana è rimasto a mani vuote, ma è stato, assieme a Kristoff, il grande protagonista della 105° Milano-Sanremo. Ha attaccato con coraggio e ha sognato l’impresa prima di alzare bandiera bianca.

Nibali ha perso e ed ha forse sbagliato i tempi, ma merita grandi applausi a prescindere dal risultato finale. Il ciclismo ha bisogno di azioni come quella tentata dall’azzurro e ha bisogno di corridori come Vincenzo. Viva Nibali allora e viva Kristoff, diventato campione nella classica di primavera, in un giorno per uomini duri.

 

Milano-Sanremo 2014: I numeri

Alexander Kristoff ha conquistato il 2° successo stagionale (aveva già vinto la 2° tappa al Tour of Oman) ed ha primeggiato per la 1° volta in una corsa di tale prestigio. Il ventiseienne norvegese (nato a Oslo il 5 luglio 1987) è passato professionista nel 2010 con la maglia della BMC e dal 2012 milita tra le fila della Katusha. Oggi ha centrato l’11° sigillo della sua carriera, certamente il più importante. Kristoff ha regalato alla Norvegia il 1° trionfo di sempre nella storia della Milano Sanremo (4° podio dopo i terzi posti collezionati da Knudsen nel 1979 e da Hushovd nel 2005 e nel 2009). Con l’affermazione scandinava diventano 11 le nazioni ad aver festeggiato successi nella Milano-Sanremo.

L’Italia resta saldamente in testa a questa classifica (50 vittorie e 172 podi), ma non esulta dal 2006 (anno in cui si impose Pozzato), non sale sul podio dal 2012 (3° posizione di Nibali) e nelle ultime 8 edizioni ha conquistato solo 3 piazzamenti pesanti (compresi il 2° posto di Pozzato nel 2008 e il 3° di Petacchi nel 2010). Il saldo si fa ancora più grave se si considera che l’Italia non vince una Classica Monumento (Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia) dal 18 ottobre 2008, giorno in cui Damiano Cunego si aggiudicò il Giro di Lombardia. Da quel momento si sono disputate 26 Classiche Monumento e l’Italia non ha più centrato vittorie.

Tornando alla Milano-Sanremo è doveroso rimarcare che Cancellara ha ottenuto il 5° piazzamento in carriera nella top three (1° nel 2008, 2° nel 2011, nel 2012, nel 2014, 3° nel 2013). Fabian ha regalato alla Svizzera il 7° podio nella “classicissima” (2-3-2), Swift ha portato a 4 i risultati di prestigio della Gran Bretagna (2-0-2).