Liegi-Bastogne-Liegi: La decana delle classiche!

La 99° Liegi-Bastogne-Liegi ai raggi x: percorso, favoriti, numeri!
Si corre oggi  l’edizione 2013 della decana delle classiche..

 

Liegi-Bastogne-Liegi 2013: La decana..

La stagione delle grandi classiche di primavera si concluderà oggi pomeriggio con la Liegi-Bastogne-Liegi.. Sarà una chiusura con il botto, sarà gara intensa ed aperta a diverse soluzioni. La Liegi-Bastogne-Liegi è la classica più antica e per questo è chiamata semplicemente “La Decana”. E’ nata nel 1892 ed oggi vivrà il 99° atto di una storia ricca di fascino e di momenti indimenticabili. Tracciato molto selettivo (con le Ardenne a scandire il passo lungo i 261,5 km) e tanti corridori che possono ambire al successo.. E’ la classica più impegnativa sotto il profilo tecnico, è la gara che più di tutte si addice a quei corridori che poi ritroveremo protagonisti nei grandi giri. La “Doyenne” è un continuo saliscendi da vivere in un solo respiro. Impossibile vincerla se non si è campioni veri, appuntamento imperdibile per i tanti appassionati di ciclismo.

 

Liegi-Bastogne-Liegi 2013: Il percorso

Partenza da Liegi ed arrivo ad Ans dopo 261,5 km di gara (attorno alle 17:00). Tante le salite da affrontare soprattutto nella fase conclusiva del tracciato. La prima ascesa è posta al chilometro 70 ed è la Cote de La Roche-en-Ardenne. Poi i corridori affronteranno la Côte de Saint-Roch, la Cote de Wanne, la Côte de Stockeu, la Cote de la Haute-Levée, il Col du Rosier, la Cote du Maquisard, il Mont-Theux. La corsa entrerà nel vivo a 38 km dalla fine con La Redoute. E’ la salita simbolo della “Doyenne”, è il punto nel quale i big potrebbero muoversi in prima persona. Questi i dati dell’ascesa: 2000 metri di lunghezze, una pendenza media dell’8% con punte superiori al 20%. Non ci sarà la Roche aux Faucones (per lavori) e il suo posto sarà preso dalla Cote de Colonster (meno impegnativa) che si concluderà a 17 km dal traguardo. L’ultima asperità sarà la Cote de Saint-Nicolas, trampolino naturale che può lanciare verso la vittoria gli atleti più quotati. Misura 1200 metri, ha una pendenza media dell’8%, termina a 5,5 km dall’arrivo ed è stata ribattezzata “la salita degli italiani”. Speriamo sia davvero così. Dopo il Saint-Nicolas ci sarà un breve tratto di falsopiano e nell’ultimo chilometro la strada tornerà a salire fino alla linea del traguardo. Finale difficile anche senza la Roche aux Faucones con tante ascese brevi ma dure in cui poter fare la differenza. Sono questi gli ingredienti della 99° edizione della Liegi-Bastogne-Liegi. Una classica impegnativa e ricca di storia.

 

Liegi-Bastogne-Liegi 2013: I numeri

Quella di oggi è la 99° edizione della “Doyenne”. Il miglior interprete nella storia della Liegi-Bastogne-Liegi è stato Eddy Merckx. Il “cannibale” belga guida infatti la classifica di tutti i tempo con 5 vittorie e con 7 podi complessivi (compreso 1 secondo e 1 terzo posto). Alle sue spalle l’italianissimo Moreno Argentin (4 trionfi) e i belgi Alfred De Bruyne, Leon Houa ed Alfons Schepers (3 sigilli a testa). Sono 76 i corridori che hanno ottenuto successi, mentre quelli che nel complesso sono saliti almeno una volta sul podio sono 208.. Il Belgio guida la classifica per nazioni con 57 affermazioni (58,16% delle edizioni disputate) e 166 podi totali. 2° posto per l’Italia che nella storia della Liegi-Bastogne-Liegi ha raccolto 12 vittorie e 33 podi. Azzurri in festa per il poker di Argentin, per le doppiette di Bettini e Bartoli e per i successi singoli di Preziosi, Contini, Rebellin e Di Luca (ultimo vincitore italiano nel 2007). Nelle ultime 5 edizioni l’Italia ha fallito l’appuntamento con la vittoria ma ha comunque ottenuto 4 piazzamenti sul podio.

In corsa ci saranno 4 ciclisti che hanno già vinto la “Doyenne”: lo spagnolo Valverde (1° nel 2006 e nel 2008), il belga Gilbert (dominatore nel 2011), il lussemburghese Schleck (re nel 2009) e il kazako Iglinskiy (vincitore nel 2012 davanti ai nostri Nibali e Gasparotto). In caso di affermazione il belga Gilbert diventerebbe il 5° atleta di sempre a vincere la Liegi-Bastogne-Liegi in maglia iridata. Prima di lui ci sono riusciti lo svizzero Kubler (1952), i belgi Van Looy (1961) e Merckx (1972 e 1975) e l’italiano Argentin (1987). 13 le nazioni che hanno conquistato successi in questa splendida classica, 15 quelle capaci di salire almeno una volta sul podio.

 

Liegi-Bastogne-Liegi 2013: I favoriti

La 99° edizione della “Doyenne” è aperta a tante soluzioni e non ha un favorito d’obbligo (come invece è accaduto nelle classiche del pavé con Cancellara). Moltissimi i big al via, numerosi i campioni che possono conquistare il successo. In pole position gli spagnoli Alejandro Valverde (Movistar), Alberto Contador (Saxo), Samuel Sanchez (Euskatel) e Joaquin Rodriguez (Katusha), il britannico Chris Froome (Team Sky), il belga Philippe Gilbert (Bmc), l’australiano Simon Gerrans (GreenEdge) e l’italiano Vincenzo Nibali (Astana). Una griglia di partenza di primissimo ordine, una sfida che si annuncia altamente spettacolare. Gilbert, Valverde e Gerrans sono stati grandi protagonisti all’Amstel Gold Race, Contador e Froome sono tra i migliori interpreti dei grandi giri, Nibali è campione completo ed ha una grande gamba. Lo ha dimostrato aggiudicandosi la Tirreno-Adriatico, lo ha confermato vincendo pochi giorni fa il Giro del Trentino. A livello di condizione è il favorito principale della Liegi-Bastogne-Liegi, ma non possedendo uno spunto veloce è condannato a staccare tutti gli avversari e a presentarsi da solo sulla linea del traguardo. Ci provò senza fortuna nella scorsa edizione, cercherà di rifarsi nella giornata odierna.

 

Liegi-Bastogne-Liegi 2013: Gli outsider

Il ciclismo non è sport scontato e tra i corridori che si giocheranno il successo meritano di essere considerati altri pretendenti. Vietato quindi sottovalutare Roman Kreuziger, Richie Porte, Maxim Iglinskiy, Nario Quintana, Ryder Hesjedal e Dani Moreno. Il ceco della Saxo è reduce dal successo dell’Amstel Gold Race, l’australiano del Team Sky si è aggiudicato la Parigi-Nizza, il kazako dell’Astana è campione uscente, il colombiano della Movistar si è recentemente imposto al Giro dei Paesi Baschi, il canadese della Garmin ha conquistato il successo nello scorso Giro d’Italia ed è in costante crescita, lo spagnolo della Katusha ha dato saggio delle sue qualità firmando mercoledì passato la Freccia Vallone. Tra i grandi mancherà solo il britannico Wiggins, mentre il lussemburghese Andy Schleck sarà della partita, ma non sembra in grado di poter competere con i migliori.

Occhio anche al francese Rolland (Europcar), al polacco Kwiatkowski (Omega Pharma), al belga Vanendert (Lotto), all’iberico Anton (Euskatel), all’irlandese Martin (Garmin), ai colombiani Betancur (AG2r) ed Uran (Team Sky). La pattuglia degli italiani sarà come detto guidata da Nibali, ma può contare anche su Nocentini (AG2r), Moser (Cannondale), Marcato (Vacansoleil), Visconti (Movistar) e sul trio della Lampre formato da Ulissi, Scarponi e Cunego.