Rui Costa Campione del Mondo!

Il portoghese Rui Costa ha vinto la prova in linea professionisti ed è diventato il nuovo Campione del Mondo di ciclismo!

 

Rui Costa sul tetto del mondo!

I Mondiali di Ciclismo Toscana2013 sono andati in archivio con la vittoria di Rui Alberto Faria Da Costa. Il ciclista portoghese (conosciuto semplicemente come Rui Costa) ha conquistato la maglia iridata precedendo in uno sprint a due l’iberico Joaquin Rodriguez ed firmato la prova più attesa della manifestazione mondiale. Rui Costa ha compiuto una storica impresa ed ha regalato al suo Portogallo il primo sigillo iridato di sempre. Trionfo sorprendente, ma assolutamente meritato per un atleta forte e capace di capitalizzare la chance! Rui Costa ha sfruttato la pessima tattica della Spagna mostrando condizione fisica, talento, resistenza, intelligenza e un pizzico di furbizia.. E’ rimasto con i migliori, non ha dato cambi, ha accelerato per riportarsi su Rodriguez e lo ha giustiziato allo sprint.. Colpo da novanta e consacrazione assoluta per il quasi ventisettenne portoghese (nato a Povoa de Varzim il 5 ottobre 1986). Rui Costa ha sorpreso tutti, ma non è sbucato dal nulla. Nel 2013 aveva già ottenuto 7 successi (Gp Primavera, 2 frazioni e la classifica generale del Giro di Svizzera, 2 tappe al Tour de France e il campionato nazionale a cronometro).. Si è presentato in ottima condizione anche senza disputare la Vuelta di Spagna, ha ribaltato i pronostici, ha scritto il suo nome nell’albo d’oro della gara più importante. Rui Costa sul tetto del mondo, Portogallo capace di mettere in fila nazioni ben più quotate.

 

 

L’impresa di Rui Costa

Alberto Rui Costa ha vinto il titolo mondiale 2013 e sul podio di Firenze ha indossato la prestigiosa casacca iridata. Il portoghese (che dalla Movistar passerà alla Lampre) ha coperto i 272,26 km della gara in linea per professionisti in 7 ore, 25 minuti e 44 secondi e ha preceduto allo sprint l’iberico Joaquin Rodriguez. A 15” dal tandem di testa lo spagnolo Alejandro Valverde che è salito sul terzo gradino del podio battendo in volata l’italiano Vincenzo Nibali. A 31” l’ucraino Andriy Grivko, a 34” il gruppetto (11 unità) regolato dallo slovacco Peter Sagan sull’australiano Simon Clarke, sul kazako Maxim Iglinskiy, sul belga Philippe Gilbert, sullo svizzero Fabian Cancellara, sull’olandese Bauke Mollema, sul norvegese Lars Petter Nordhaug. Subito dopo Moreno (Spa), Henao (Col), Geschke (Ger) e Michele Scarponi (Ita). Tra gli azzurri da segnalare il 17° posto di Filippo Pozzato (a 1’05”) ed il 51° di Giovanni Visconti (a 9’15”). Sono stati 61 i corridori capaci di finire la gara. Tra i ritirati anche gli italiani Paolini, Vanotti, Ulissi, Nocentini e Santaromita.

 

 

Riviviamo la gara vinta da Rui Costa

Il Mondiale è scattato da Lucca ed è stato caratterizzato da una pioggia a tratti quasi torrenziale. Subito dopo il via vanno in fuga Barta, Chtiouoi, Brandle, Huzarski e Godoy (il più giovane fra i 208 in gara). I cinque raggiungono un vantaggio massimo di 8’10” poco prima dell’ingresso nel circuito di Firenze, dopo 106 chilometri. La nazionale italiana alza il ritmo e provoca selezione. Nelle prime tornate vanno segnalati gli illustri ritiri di Horner, Evans, Daniel Martin, Wiggins, Van Garderen, Samuel Sanchez e Nicolas Roche (caduti), imitati nel quarto giro da Froome e Nairo Quintana (staccati dal gruppo principale). Huzarski intanto resta da solo in testa, mentre gli altri attaccanti della prima ora vengono progressivamente riassorbiti dal plotone. Nella settima tornata, quando finalmente cessa la pioggia, Visconti riprende Huzarski. Nel tratto di discesa che porta verso il traguardo cadono Paolini, Scarponi e Nibali. Il primo desiste, gli altri due riescono a rientrare nel gruppo principale. Nel penultimo passaggio sulla salita Fiesole il gruppo riprende Visconti e Huzarski e torna compatto (una quarantina di unità), Nell’ultima scalata di Fiesole attacca Nibali. Rodriguez si accoda, Valverde e Rui Costa rientrano in discesa. Il Mondiale è questione a quattro: Rodriguez allunga, Valverde marca Nibali, mentre Rui Costa parte in contropiede a 1 km dalla fine ed aggancia “Purito” 500 metri dopo. Lo sprint sul rettilineo di Viale Paoli premia il portoghese, la vera rivelazione dei Mondiali 2013. E’ suo il titolo iridato!

 

 

La gioia di Rui Costa

Ecco le parole rilasciate da Alberto Rui Costa nella conferenza stampa successiva alla gara.. Il portoghese si è presentato davanti a taccuini e microfoni con la maglia iridata vestita pochi istanti prima ed ha raccontato il suo giorno di gloria..

 

 

 

L’analisi: Italia propositiva, Spagna autolesionista

I Mondiali di Ciclismo Toscana2013 sono stati emozionanti, divertenti e di alto livello tecnico. Tutte le gare hanno offerto un grande spettacolo ed hanno esaltato l’impareggiabile bellezza della città di Firenze (e della Toscana). La gara in linea per professionisti ha completato l’opera ed è stata la classica ciliegina sulla torta.. Il maltempo non ha scoraggiato gli appassionati ed ha reso ancora più selettiva una prova di per sé già molto difficile. Rui Costa ha vinto con merito, l’Italia ha recitato al meglio la sua parte ed ha disputato una prova di grande sostanza. La nazionale del CT Paolo Bettini ha corso con coraggio e ha dato il massimo. A raccogliere i frutti sono stati altri, ma gli azzurri hanno poco da rimproverarsi. I nostri hanno reso dura la corsa ed hanno permesso a Nibali (capitano designato) di giocarsi le proprie carte.. Il siciliano ci ha provato senza remore, è riuscito a rientrare sui migliori nonostante una caduta e ha disputato una prestazione maiuscola. Ha lottato come un leone ed avrebbe meritato di salire sul podio. Ha perso l’attimo, ma è stato degno capitano di una squadra compatta e finalmente convincente (la migliore della gestione Bettini).

La Gran Bretagna è stata la grande delusione, la Spagna ha gettato al vento un Mondiale già vinto. Rodriguez ha peccato di egoismo e Valverde ha confermato i suoi limiti (caratteriali più che tecnici). Gli iberici non sono riusciti a capitalizzare la superiorità numerica e hanno gestito nel peggiore dei modi il finale di gara. Segno evidente di una squadra spaccata, dimostrazione di una rivalità interna difficilmente sanabile. Valverde era il più veloce dei quattro al comando e allo sprint avrebbe stravinto. La tavola era apparecchiata, la storia è andata diversamente. Perché “Purito” ha preferito attaccare piuttosto che scortare il compagno, perché Valverde non ha seguito Rui Costa nel momento topico della gara. Una chance buttata, un autogol tra i più incredibili della storia dello sport (ci perdoni il “maestro” Niccolai).

Il Mondiale si è rivelato troppo difficile per Sagan, Cancellara e Gilbert (i grandi favoriti della vigilia) ed ha pesantemente respinto le quotatissime Gran Bretagna e Colombia. La Germania e la Francia invece ci hanno perlomeno provato, ma quando la corsa è entrata nel vivo hanno pagato l’assenza di campioni di rango. A emergere allora è stato lo scaltro Rui Costa. Senza avere alle spalle una squadra all’altezza, ma con le gambe del fuoriclasse e con la testa del numero uno.. Ha vinto Rui Costa, ha vinto il Portogallo, ha vinto Firenze, ha vinto il ciclismo, ha vinto Toscana2013..

 

Foto e immagini video tratte dal sito www.toscana2013.it