Boom vince, Nibali vola sul pavé e rafforza il primato, Froome si ritira
La 5° tappa del Tour de France 2014 ha regalato infinite emozioni. L’olandese Boom vince, l’azzurro Nibali consolida la maglia gialla, Contador cede, Froome cade e si ritira!
Il sigillo di Boom, la prova di forza di Nibali e una tappa da ricordare
Il pavé bagnato ha fatto la differenza e ha scritto una pagina di grande importanza nell’economia del Tour de France 2014. Tanti gli spunti offerti dalla 5° tappa della Grande Boucle in una giornata epica. Doveva essere la prima frazione pesante, è stata una mezza sentenza. Senza nemmeno una montagna, ma con 7 tratti di pavé (rispetto ai 9 previsti) che sono stati resi ancora più insidiosi dalla pioggia battente e dalla superficie viscida..
Da dove cominciare per raccontare quanto accaduto? Dal successo dell’olandese Lars Boom, dalla splendida prova dell’azzurro Vincenzo Nibali, dal cedimento degli iberici Alejandro Valverde e Alberto Contador o dal ritiro del britannico Chris Froome? Prima di tutto questo (e vi posso assicurare che è tantissima roba) è giusto esaltare la bellezza e la difficoltà di una tappa incredibile che i corridori hanno affrontato fin da subito ad un’andatura forsennata. Applausi per chi ha avuto il coraggio di inserire una frazione così nel percorso del Tour de France e soprattutto per i ciclisti che hanno dato il massimo per onorarla. Chi ha vinto e chi ha perso, chi è stato protagonista di una gara di testa e chi è rimasto nelle retrovie. Uniti nel prendere acqua per 150 km, con i visi pieni di fango, con l’espressione sofferente. Una cartolina di rara bellezza a ribadire ancora una volta la bellezza di questa straordinaria disciplina.
Dal pavé e della pioggia spunta Lars Boom
Per dovere di cronaca è giusto iniziare dal successo parziale di Lars Boom. L’olandese della Belkin ha vinto sul traguardo di Arenberg Porte du Hainaut capitalizzando una prestazione formidabile. Ha dato l’anima nei vari settori di pavé ed ha cercato la vittorie con tutte le sue forze. Attaccando su quelle infide pietre che hanno reso magica la Parigi-Roubaix e leggendo al meglio la situazione anche sotto il profilo tattico.
A fare la differenza è stato l’ultimo segmento di ciottolato (quello di Wallers). Qui Boom si è definitivamente tolto dalle ruote Nibali e Fuglsang e si è involato verso il traguardo. Una prova da urlo per un passista di assoluto spessore. Non era tra i favoritissimi, ma ha legittimato il successo pedalando con eleganza, determinazione e potenza. Ammortizzando il pavé, resistendo alle costanti sollecitazioni di una tappa durissima.
Il classe 1985 olandese ha festeggiato il 1° successo del 2014 ed ha centrato la 16° vittoria in carriera (la 1° sulle strade del Tour). Viene dal cross (fu oro ai Mondiali di Treviso 2008), è stato iridato a cronometro tra gli Under 23 a Stoccarda 2007, si era classificato al 6° posto nella Parigi-Roubaix 2012 e oggi ha compiuto il definitivo ed atteso salto di qualità.
Nibali regala spettacolo e consolida il primato
Senza togliere nulla al bravissimo Boom è però giusto sottolineare che il vero vincitore della tappa odierna si chiama Vincenzo Nibali. Il Campione Italiano ha disputato una prestazione straordinaria ed ha consolidato la sua leadership in classifica. Doveva limitare i danni ed invece ha inflitto distacchi pesantissimi a tutti i rivali diretti. Era alla prima esperienza sul pavé, ma ha corso con l’autorità del veterano ed ha saputo interpretare il difficilissimo percorso come se le pietre bagnate fossero da sempre parte del suo dna.
Vincenzo non ha mai lasciato le prime posizioni del gruppo e nei settori di ciottolato ha dimostrato tutta la sua qualità. Con un perfetto stile, con una grinta da leone, con una condizione fisica invidiabile, con una pedalata potente ma allo stesso tempo leggera. Ha sfruttato le difficoltà degli altri, ha capitalizzato l’encomiabile lavoro di Fuglsang e Westra, ha addirittura cercato di fare la differenza per impreziosire questa bella prestazione con il successo di tappa.
Boom si è dimostrato più specialista, ma Nibali ha guadagnato molto terreno su chi lotterà con lui per successo del Tour: 1’43” su Van den Broeck, 1’52” su Porte, 2’03” su Talansky, 2’09” su Valverde, Pinot, Van Garderen e Mollema, 2’35” su Contador. Distacchi da tappone di montagna, distacchi difficili da colmare. Il Tour è ancora lungo, ma la classifica parla chiaro. E i sogni di Nibali sono sempre più colorati di giallo..
Contador perde terreno, Froome abbandona
Capitolo grandi delusi di giornata. In merito al successo parziale gli sconfitti sono Cancellara e Sagan, se si ragiona invece in ottica vittoria finale i primi nomi a balzare alla mente sono quelli di Contador e Froome. Il campione spagnolo ha vissuto una tappa da incubo e nel finale ha ceduto di schianto, il dominatore del Tour 2013 è stato addirittura costretto al ritiro. Fatale per il britannico del Team Sky la terza caduta di giornata. Si è ritrovato faccia a terra sull’asfalto (a 70 km dalla fine prima che cominciassero i settori di pavé), con mille escoriazioni e con il volto stravolto dal dolore (solo contusioni oppure qualcosa di più?). Immagini impietose che hanno raccontato in presa diretta la fine della sua avventura. Un epilogo triste che toglie di scena uno dei protagonisti più attesi della Grande Boucle. Peccato perché eravamo curiosi di vederlo battagliare gomito a gomito con Nibali e Contador.
L’affermazione di Boom
Lars Boom ha vinto la 5° tappa del Tour de France 2014. L’olandese del Team Belkin ha coperto i 152,5 km della Ypres – Arenberg Porte du Hainaut in 3h18’35” (alla media esatta di 47 km/h) ed ha preceduto di 19” il tandem composto da Jakob Fuglsang (Dan) e Vincenzo Nibali (Ita). A 1’01” Peter Sagan (Svk), Fabian Cancellara (Svi), Jens Keukeleire (Bel), a 1’07” Michal Kwiatkowski (Pol), a 1’09” Lieuwe Westra (Ola) e a 1’21” Matteo Trentin (Ita).
Più distanti gli altri favoriti in chiave classifica. A 2’02” Jurgen Van den Broeck (Bel), a 2’11” Richie Porte (Aus), a 2’22” Andrew Talansky (Usa), a 2’28” Thibaut Pinot (Fra), Alberto Rui Costa (Por), Alejandro Valverde (Spa) e Tejay Van Garderen (Usa), a 2’44” Bauke Mollema (Ola), a 2’54” Alberto Contador (Spa), a 4’16” Thiago Machado (Por), Pierre Rolland (Fra), Chris Horner (Usa) e Laurens Ten Dam (Ola). Ritirato Froome, mentre l’ultimo tra i 193 atleti che hanno tagliato il traguardo è stato il colombiano Acevedo (a 32’52”).
Nibali consolida il primato
Vincenzo Nibali è stato protagonista di una grande prestazione ed ha difeso la maglia gialla. Il siciliano della Astana comanda la classifica con 2” sul compagno di squadra Fuglsang. A 44” Sagan, a 50” Kwiatkowski, a 1’17” Cancellara, a 1’45” Van den Broeck e Gallopin, a 1’54” Porte, a 2’05” Talansky, a 2’11” Valverde, Bardet, Van Garderen e Rui Costa. Più dietro gli altri big: a 2’25” Pinot, a 2’27” Mollema, a 2’37” Contador, a 3’59” Machado, a 4’13” Horner e Ten Dam e a 5’18” Rolland.
La 6° frazione della Grande Boucle
Domani si disputerà la 6° tappa del Tour de France 2014. Partenza da Arras alle ore 13:00 ed arrivo a Reims dopo 194 km. Tappa sulla carta semplice che dovrebbe risolversi con una volata di gruppo. Dopo le fatiche della giornata odierna non è però da escludere che le squadre dei velocisti vogliano prendersi un turno di meritato riposo. I pochi che oggi non ha tirato al massimo domani potrebbero tentare un’azione da lontano.
Foto Lars Boom: Laurie Beylier