Daniel Martin vince, Froome controlla!

Daniel Martin ha firmato la 9° tappa del 100° Tour de France..
Froome rimane in giallo, il Team Sky si sgretola, Porte crolla..

 

Daniel Martin super a Bagnères de Bigorre

Daniel Martin si è imposto sul traguardo di Bagnères de Bigorre capitalizzando l’azione promossa nel finale e regolando in uno sprint a due il compagno di fuga Jakob Fuglsang. L’irlandese della Garmin ha imposto la sua legge al termine di una tappa emozionante e combattuta fin dal primo metro. Il 100° Tour de France ha confermato la supremazia di Chris Froome, ma ha messo a durissima prova le certezze del Team Sky.. Ieri la squadra britannica pareva di un altro pianeta, oggi ha invece offerto una prestazione disastrosa e ha messo a rischio la leadership di Froome. La maglia gialla della Grande Boucle è stata isolata dagli attacchi di squadra portati dalla Garmin e dalla Movistar e ha dovuto affrontare il tappone pirenaico senza il sostegno di nessun compagno. L’invincibile armata ammirata nella giornata di ieri si è liquefatta e il vice capitano Porte è incredibilmente andato a picco. Froome ha visto le streghe, ha dovuto rintuzzare in prima persona gli affronti dei rivali diretti ed è stato costretto ad un lavoro enorme, ma è riuscito a difendersi ed ha controllato la situazione con la solita bravura. Gli stessi che nella tappa di ieri erano marziani (Kennaugh, Kiryenka e Porte) oggi hanno pagato dazio alle prime accelerazioni. Hanno offerto prestazioni diametralmente opposte e hanno probabilmente pagato l’immane sforzo di Ax 3 Domaines. Froome è rimasto isolato, ma nessuno lo ha staccato. Non ci sono riusciti nonostante i ripetuti tentativi Valverde e Quintana, non ci hanno nemmeno provato Contador, Evans e Rodriguez. Il britannico si è confermato leader e ha ancora una volta offerto una straordinaria prova di forza. Nonostante il crollo dei suoi compagni, nonostante le 5 salite pirenaiche, nonostante il caldo torrido, nonostante avversari che si sono presentati ai nastri di partenza con il coltello tra i denti. L’inizio di frazione è stato quasi sconvolgente. C’è stata battaglia fin dal via, si è assistito ad una selezione incredibile. I rivali di Froome non hanno poi avuto la forza di sferrare l’attacco decisivo ed hanno forse perso un’occasione, ma si sono almeno resi conto che il Team Sky non è un colosso inaffondabile. Froome ha retto, ma il 100° Tour de France è molto più aperto di ieri..

 

 

Il grande protagonista del finale di tappa è stato Daniel Martin. La Garmin ha rotto l’equilibrio di giornata in avvio, l’irlandese ha capitalizzato il gran lavoro dei suoi cogliendo la meritata vittoria. Ha attaccato nel punto giusto, ha saputo guadagnare terreno e allo sprint ha giustiziato Fuglsang. Martin ha vinto una tappa piena di difficoltà e carica di emozioni, Froome ha vacillato, ma ha retto l’urto, Garmin e Movistar hanno corso nel modo che più piace agli appassionati.. Valverde e Quintana hanno mostrato gambe e coraggio pur senza fare sfaceli, Contador è parso più reattivo anche se non è ancora il campione ammirato in passato, Evans ha messo sul piatto la solita grinta, il Team Sky ha mostrato crepe anche nella condotta (Porte si è spremuto fin troppo per tenere sotto controllo la corsa ed è poi andato in crisi). Domani la giornata di riposo, poi il 100° Tour de France riprenderà la sua corsa. Con Froome in giallo e con la consapevolezza che tutto può ancora accadere.

 

Martin brucia Fuglsang

Daniel Martin ha vinto la 9° tappa del 100° Tour de France. L’irlandese della Garmin ha coperto i 168,5 km della Saint Girons – Bagnères de Bigorre in 4h43’03” (alla media di 35,7 km/h) ed ha preceduto in uno sprint a due il danese Jakob Fuglsang (Astana). A 20” il gruppo dei migliori regolato dal polacco Michal Kwiatkowski (Omega Pharma) su Dani Moreno (Spa), Joaquin Rodriguez (Spa), Cadel Evans (Aus), Wouter Poels (Ola) e Bauke Mollema (Ola). In questo plotoncino (19 ciclisti) anche Alejandro Valverde (Spa), Andy Schleck (Lux), Alberto Contador (Spa), Roman Kreuziger (Cec), Chris Froome (Gb), Mikel Nieve (Spa), Laurens Ten Dam (Ola), Jean Christophe Peraud (Fra), Nairo Quintana (Col) ed Alberto Rui Costa (Por). Più staccati gli altri: a 3’54” Anton (Spa) e Rogers (Aus), a 7’07” Cunego (Ita), a 7’57” Rolland (Fra) e a 17’59” Porte (Aus).

 

Froome sempre leader

Al termine della “maratona” sui Pirenei Froome ha conservato la maglia gialla. Il britannico del Team Sky comanda la classifica con 1’25” su Valverde, 1’44” su Mollema, 1’50” su Ten Dam, 1’51” su Contador e Kreuziger, 2’02” su Quintana, 2’28” su Martin, 2’31” su Rodriguez, 2’45” su Rui Costa, 2’55” su Nieve, 3’07” su Fuglsang, 3’25” su Kwiatkowski, 3’29” su Peraud, 4’00” su Schleck e 4’36” su Evans.

 

La storia della tappa

La tappa esplode fin dalla partenza e già sul Col de Portet d’Aspet (5,4 km al 6,9%) i tentativi si susseguono. E’ però sul il Col de Menté (7 km al 7,7%) che si accende la miccia definitiva. La Garmin di Hesjedal e Martin alza il ritmo ed il gruppo perde diverse unità. Il Team Sky si sgretola e Porte va in difficoltà. Hesjedal, Rolland,  Talansky, Anton, Izagirre, Danielson, Gallopin, Losada, Rogers, Trofimov, De Clercq, Bardet, Rui Costa, Clarke e Castroviejo attaccano, Froome rimane senza compagni. La maglia gialla regge l’urto, ma al traguardo mancano tanti chilometri. A 109 km dalla conclusione Valverde allunga con l’aiuto di Plaza. Froome è costretto a muoversi in prima persona. L’azione sfuma poco dopo, ma la corsa è in continua evoluzione. Hesjedal, Bardet, De Gendt, De Clercq e Rolland cominciano il Col de Peyresourde (13,2 km al 7%) con 1’ di vantaggio sul gruppo dei big che nel frattempo è tornato compatto (Porte escluso). A 6 km dalla vetta sulla testa della gara si riporta Bakelandts, in discesa torna sotto Clarke che resta poi in testa da solo nel corso del Col de Val Louron-Azet (7,4 km all’8,3%). Al suo inseguimento Roland, De Clercq e Bardet.

In vetta alla salita (58 km dal traguardo) Clarke passa con 20” su Rolland, con 1’03” sul gruppo dei migliori, mentre Porte accusa oltre 3’ di ritardo. Il battistrada viene ripreso in discesa dai primi inseguitori. Bardet se ne va sulle prime rampe della Hourquette d’Ancizan (9,9 km al 7,5%), ma anche lui è costretto ad arrendersi. La Movistar (Castroviejo e Plaza) tira forte, Quintana accende la miccia più di una volta, ma Froome lo marca e riporta sotto tutti i migliori. A 4 km dal Gpm scatta Daniel Martin e su di lui si riporta Fuglsang. Froome lascia stare, la Movistar non chiude. I battistrada scollinano (30,5 km alla fine) con 46” sul gruppetto dei big, mentre il ritardo di Porte è ormai incolmabile. La fuga va e gli attaccanti arrivano a giocarsi il successo parziale.. Fuglsang prova il tutto per tutto, ma Martin è più veloce e lo batte nettamente.

 

Il protagonista: Daniel Martin

Daniel Martin ha conquistato il 1° successo personale al Tour de France, ha ottenuto la 4° affermazione del 2013 (compresa la Liegi-Bastogne-Liegi) ed è salito a quota 13 vittorie in carriera. Il ventisettenne irlandese (nato 20 agosto 1986) è passato professionista nel 2008 e nell’attuale stagione ha compiuto il definitivo salto di qualità. E’ il nipote del grande Steven Roche, è un ciclista di talento, è adatto alle classiche, può dire la sua nelle tappe più dure dei grandi giri e forse anche in classifica..

 

 

Foto tratta dal sito www.letour.fr