Partira’ da Leeds il Tour de France 2014. La presentazione

La 101° edizione della Grande Boucle partirà domani da Leeds e si concluderà dopo 3 settimane di gara. Duello Froome-Contador?

Tour de France 2014: Domani la partenza da Leeds 

Comincerà domani dalla città inglese di Leeds la 101° edizione del Tour de France. La più importante corsa a tappe della stagione ciclistica scatterà dal suolo britannico con una frazione in linea e si concluderà dopo 3 settimane di strenua battaglia domenica 27 luglio nel classico palcoscenico parigino dei Campi Elisi. Grande Boucle tutta da vivere quindi con un percorso impegnativo e con le tante insidie che sono state inserite qua e là nelle 21 tappe complessive. L’edizione 2014 presenta 9 frazioni pianeggianti, 6 di alta montagna (con ben 5 arrivi in salita), 5 intermedie, 1 cronometro individuale per un totale di 3664 chilometri.

 

Col d'Izoard

 

Tour de France 2014: Il percorso

Ad aprire le danze saranno 3 giornate britanniche. Quella inaugurale (partenza da Leeds e traguardo posto ad Harrogate) e la terza non presentano difficoltà e dovrebbero risolversi allo sprint, la seconda potrebbe invece riservare sorprese. La prima verifica significativa per i big arriverà nel quinto giorno di gara con i 9 settori di pavé che porteranno i ciclisti a un passo dalla Foresta di Arenberg (tratto simbolo della Parigi-Roubaix) dopo avere affrontato il Carrefour de l’Arbre, mentre la prima frazione significativa sotto a livello altimetrico sarà la numero 8° (traguardo a Gérardmer).

Per i tanti appassionati di grandi montagne (quelle che decideranno le sorti del Tour de France 2014) alcune tappe da evidenziare con la biro rossa: la 10° (arrivo a La Planche des Belles Filles), la 13° (traguardo posto a Chamrousse), la 14° (arrivo a Risoul dopo avere tra l’altro affrontato il Col d’Izoard), la 16° (conclusione a Bagnères de Luchon dopo aver scalato il Port de Balès), la 17° (arrivo a Saint Lary) e la 18° (traguardo ad Hautacam dopo aver superato il Tourmalet). Salite durissime e ricche di fascino che hanno scritto la storia della Grande Boucle e che certamente decideranno il nome del vincitore di questa edizione. Se le impegnative ascese non delineeranno la classifica ci riuscirà la cronometro individuale di sabato 26 luglio (54 km da Bergerac a Périgueux).

 

Tour de France 2014: I numeri

Il Tour de France è nato nel 1903, ma non si è corso in concomitanza con le due guerre mondiali (dal 1915 al 1918 e dal 1940 al 1946). 100 le edizioni che si sono corse fino ad oggi, 93 i titoli effettivamente assegnati (i 7 tolti allo statunitense Lance Armstrong non stati ridistribuiti a differenza di quelli revocati a Floyd Landis e ad Alberto Contador). Il record di affermazioni appartiene ai francesi Jacques Anquetil e Bernard Hinault, al belga Eddy Merckx e allo spagnolo Miguel Indurain. I 4 corridori appena citati hanno conquistato 5 vittorie a testa. Anquetil ha brindato nel 1957, nel 1961, nel 1962, nel 1963 e nel 1964 (6 podi totali la 3° posizione del 1959), Merckx ha dettato legge nel 1969, nel 1970, nel 1971, nel 1972 e nel 1974 (6 podi con il 2° posto del 1975), Hinault ha fatto festa nel 1978, nel 1979, nel 1982 e nel 1985 ed è il miglior specialista della Grande Boucle (7 podi contando i 2° posti del 1984 e del 1986), Indurain ha dominato nel 1991, nel 1992, nel 1993, nel 1994 e nel 1995 ed è l’unico ad aver vinto 5 titoli di fila.

Con 3 sigilli il belga Philippe Thys, il francese Louison Bobet e lo statunitense Greg Lemond, con 2 gli italiani Ottavio Bottecchia, Gino Bartali e Fausto Coppi, i belgi Firmin Lambot e Sylvére Maes, lo spagnolo Alberto Contador, i francesi Lucien Petit-Breton, André Leducq, Antonin Magne, Bernard Thevenet e Laurent Fignon ed il lussemburghese Francois Frantz.

Il primatista per numero di podi è Raymond Poulidor. L’ex campione francese non è mai riuscito a centrare il massimo risultato e non ha mai vestito la maglia gialla nemmeno per un giorno, ma tra il 1962 ed il 1976 si è piazzato 8 volte tra i migliori tre della classifica generale (3 secondi e 5 terzi posti). 7 podi per Hinault (5-2-0) e per l’olandese Zoetemelk (1-6-0). I corridori saliti almeno una volta sul podio sono 156, la nazione che ha ottenuto più affermazioni è la Francia (36). A seguire Belgio (18), Spagna (12), Italia (9), Lussemburgo (5), Stati Uniti (3), Gran Bretagna (2), Olanda (2), Svizzera (2), Australia (1), Danimarca (1), Germania (1) ed Irlanda (1). Le ultime 2 edizioni sono state vinte dai britannici Wiggins e Froome.

 

Tour de France: Italia a secco dopo Pantani

Sono 6 i ciclisti italiani che hanno vinto la Grande Boucle: 2 volte Ottavio Bottecchia, Gino Bartali e Fausto Coppi, 1 Gastone Nencini, Felice Gimondi e Marco Pantani. Il fuoriclasse romagnolo si impose nel 1998 ed è stato l’ultimo azzurro a conquistare il massimo risultato (battuti il tedesco Ullrich e lo statunitense Julich). L’Italia non vince da 16 anni e nelle ultime 15 edizioni ha collezionato solamente tre piazzamenti sul podio (Ivan Basso 3° nel 2004 e 2° nel 2005, Vincenzo Nibali 3° nel 2012). 25 gli azzurri che sono saliti sul podio, 40 i piazzamenti dell’Italia nei primi tre posti della graduatoria (9-16-15).

 

Tour de France 2014: I protagonisti

L’Italia spera di rompere il digiuno e per questo si affida soprattutto a Vincenzo Nibali. Il corridore siciliano della Astana non ha disputato una grande stagione, ma si è preparato soprattutto per vincere il Tour ed arriva all’appuntamento forte del trionfo centrato nel campionato italiano. Nibali dovrà misurarsi con Chris Froome ed Alberto Contador. Il britannico ha dominato l’edizione 2013 ed ha un “motore” praticamente inesauribile, lo spagnolo ha dettato legge nel 2007 e nel 2009 (l’acuto del 2010 gli è stato invece rievocato) e nel corso di questa stagione è tornato su altissimi livelli (staccando due volte Froome al Criterium del Delfinato). Alberto e Chris sono i migliori scalatori del mondo ed hanno qualcosa in più degli avversari anche nelle prove contro il tempo. Probabile che il Tour sia uno scontro diretto tra questi due fuoriclasse con Nibali pronto a recitare il ruolo di terzo incomodo e a sfruttare ogni occasione. Team Sky, Saxo Tinkoff e Astana sono tra l’altro anche le squadre più forti al via.

Tra i corridori di punta per la graduatoria generale spiccano anche gli spagnoli Alejandro Valverde e Joaquin Rodriguez, il belga Jurgen Van den Broeck, l’olandese Bauke Mollema, il polacco Michal Kwiatkowski, gli statunitensi Andrew Talansky, Chris Horner e Tejay Van Garderen, i francesi Pierre Rolland e Thibaut Pinot e il lussemburghese Frank Schleck (in gara anche il fratello Andy che però difficilmente riuscirà a recitare un ruolo da protagonista). Tra i possibili outsider attenzione a Peraud (Fra), Rui Costa (Por) e Machado (Por).

L’inglese Mark Cavendish, i tedeschi Andre Greipel e Marcel Kittel, il francese Arnaud Demare e lo sloveno Peter Sagan si daranno battaglia nelle tappe in volata (con il danese Morkov, gli italiani Viviani e Modolo, il canadese Tuft e l’olandese Van Poppel a fare da guastafeste), mentre la cronometro dovrebbe essere (Froome e Contador permettendo) duello a distanza tra l’elvetico Fabian Cancellara (favorito anche nella frazione con il pavé) ed il tedesco Tony Martin.