Kittel firma uno splendido tris!

Marcel Kittel conquista la 12° frazione del 100° Tour de France!
Sul traguardo di Tours il “Treno di Arnstadt” beffa Cavendish..

Kittel ancora a segno

Marcel Kittel si è aggiudicato lo sprint di Tours e ha ottenuto la 3° vittoria in questa 100° edizione del Tour de France. Il tedesco della Argos Shimano ha sconfitto nettamente Mark Cavendish e si confermato il velocista più forte del momento. Vittoria significativa in quella che è da sempre una delle città più importanti del ciclismo mondiale. Kittel si è infatti imposto nel luogo che dal 1901 (la prima riservata ai professionisti) ospita l’arrivo di una delle classiche più prestigiose (la Parigi-Tours) e ha dominato lo scontro diretto con il più quotato tra i suoi avversari, Cavendish appunto. Il britannico ha impostato una volata lunga, il tedesco ha invece aspettato l’attimo giusto ed ha effettuato il sorpasso a pochi metri dal traguardo. Ha giustiziato il rivale, lo ha infilato di potenza, lo ha probabilmente ferito anche nell’animo. Cavendish è parso impotente e ha alzato bandiera bianca molto prima della linea d’arrivo. Ha capito di non avere più chance ed ha smesso di lottare. Il “Treno di Arnstadt” (città in cui Kittel è nato) si è tolto una bella soddisfazione ed ha esultato per il meritato tris. In 3° posizione è giunto Sagan, mentre Greipel è stato messo fuori dai giochi da una caduta. E’ stata una volata atipica, ma il verdetto è stato veritiero. Kittel è il numero uno, mentre Cavendish pare aver smarrito lo smalto. Il britannico è partito troppo presto (colpa anche di Steegmans?) e si è poi trovato con le polveri bagnate.

Giornata tranquilla per i big della classifica. Froome si è confermato in maglia gialla e ha controllato la tappa senza problemi. La frazione numero 12 del 100° Tour de France ha regalato uno sprazzo di luce al ciclismo italiano. Manuele Mori e Francesco Gavazzi sono stati infatti protagonisti della fuga che ha caratterizzato la frazione. Non sono arrivati a giocarsi il successo e non hanno fatto nulla di trascendentale, ma hanno almeno dato un segno di vita. In una Grande Boucle così avara di soddisfazioni è già un passo avanti. Non è granché, ma è ciò che al momento passa il convento. In attesa di tempi migliori..

 

 

Kittel brucia Cavendish

Marcel Kittel ha vinto la 12° tappa del 100° Tour de France. Il tedesco della Argos Shimano ha coperto i 218 km della Fougères – Tours in 4h49’49” (alla media di 45,1 km/h) ed ha regolato in volata il britannico Mark Cavendish (Omega Pharma Quick Step). 3° lo slovacco Peter Sagan (Cannondale), poi il norvegese Alexander Kristoff (Katusha), l’italiano Roberto Ferrari (Lampre), il sudafricano Daryl Impey (Orica GreenEdge), lo spagnolo José Joaquin Rojas (Movistar) e il francese Yohann Gene (Euskatel). A completare la top ten Juan José Lobato (Spa) e Samuel Dumoulin (Fra). 144 i corridori accreditati con lo stesso tempo di Kittel (compresi tutti i big della classifica), 182 quelli giunti al traguardo.

 

Froome sempre in giallo

Chris Froome ha conservato la maglia gialla e comanda la graduatoria con 3’25” su Valverde (Spa), 3’37” su Mollema (Ola), 3’54” su Contador (Spa), 3’57” su Kreuziger (Cec), 4’10” su Ten Dam (Ola), 4’44” su Kwiatkowski (Pol), 5’18” su Quintana (Col), 5’37” su Rui Costa (Por), 5’39” su Peraud (Fra), 5’48” su Rodriguez (Spa) e su Fuglsang (Dan), 5’52” su Daniel Martin (Irl), 6’54” su Evans (Aus), 8’04” su Nieve (Spa), 8’28” su Rogers (Aus) e 8’32” su Andy Schleck (Lux). Ultimo tra i 182 corridori rimasti il kazako Muravyev, distante 2h09’24”.

 

La storia della tappa vinta da Kittel

Poco dopo il via vanno in fuga Gavazzi, Mori, Flecha, Delaplace e Sicard. I 5 attaccanti di oggi raggiungono un vantaggio di 9’, ma nel corso della tappa subiscono la costante rimonta del gruppo. Sicard molla le ruote dei compagni di avventura a poco più di 40 km dal traguardo e così davanti restano soltanto Gavazzi, Mori, Flecha e Delaplace. Il gap diminuisce a vista d’occhio e i 4 di testa capiscono di non avere più chance.. A 15 km dal traguardo vengono raggiunti Mori e Delaplace, poco dopo tocca a Gavazzi, mentre Flecha resta in avanscoperta fino a 6,1 km dalla conclusione. Nel finale solita ed incandescente bagarre tra le squadre dei velocisti. A 2500 metri dall’arrivo una caduta spezza il gruppo. A terra anche Greipel e Van Poppel. Davanti proseguono senza esitazioni fino al rettilineo conclusivo. Steegmans supera il treno della Argos Shimano e lancia Cavendish. Il britannico parte a tutta, ma negli ultimi metri si pianta e viene bruciato da Marcel Kittel. Il tedesco ha saputo attendere e ha poi sprigionato la solita potenza, Cavendish è rimasto al vento troppo presto e ha pagato dazio.

 

Il protagonista: Marcel Kittel

Marcel Kittel si è imposto anche sul prestigioso traguardo di Tours e ha concesso il tris dopo le affermazioni conquistate a Bastia e Saint Malo. Il venticinquenne tedesco (è nato ad Arnstadt l’11 maggio 1988) è ormai a tutti gli effetti il re delle volate del Tour de France. Kittel è salito a 14 vittorie stagionali (raggiunti i primatisti Sagan e Cavendish), ha regalato alla Germania il 5° successo nella 100° Grande Boucle (compresi quelli di Greipel e Tony Martin) e ha permesso alla Argos Shimano di diventare la squadra più vincente della corsa a tappe francese.

 

Kittel re di Tours

Kittel ha firmato l’8° tappa della storia del Tour de France che si è conclusa a Tours. Questi i 7 precedenti.. Nel 1955 vinse il belga Jean Brankart, nel 1957 e nel 1961 si impose il francese André Darrigade, nel 1970 brindò l’italiano Marino Basso, nel 1992 esultò il francese Thierry Marie, nel 2000 fu il turno dell’olandese Leon Van Bon e nel 2005 dettò legge il belga Tom Boonen. Ora è toccato a Kittel. Che sia di buon auspicio in vista della prossima Parigi-Tours? Lo scopriremo nel prossimo autunno..

 

La giornata di domani

Domani (venerdì 12 luglio) si svolgerà la 13° frazione del 100° Tour de France. Partenza da Tours alle 13:25 e arrivo a Saint Armand Montrond dopo 173 km. Tappa facile fino a 10 km dal traguardo e caratterizzata nel finale da un breve strappo. Nulla di proibitivo per carità, ma potrebbe essere trampolino di lancio per un tentativo di fuga o potrebbe risultare ostacolo fatale per i velocisti puri. Occasione da sfruttare per chi avrà le gambe, mentre in caso di arrivo a ranghi compatti attenzione a Sagan.

 

 

Foto tratta dal sito www.letour.fr