Kittel ha firmato la prima del Tour de France!

Marcel Kittel ha vinto la 1° tappa del 100° Tour de France, ma a fare notizia è stato il surreale episodio avvenuto al traguardo..

 

Kittel brinda, il Tour fa una figuraccia!

La 1° tappa del 100° Tour de France ha regalato emozioni, brividi, sorprese ed un finale quasi surreale.. Non per il successo del forte tedesco Marcel Kittel, ma per quanto accaduto a pochi minuti dalla conclusione della frazione, quando il pullman dell’Orica GreenEdge si è incastrato sull’arco del traguardo distruggendo il sistema di fotofinish e di rilevamento dei tempi. Episodio incredibile e inusuale soprattutto in una competizione prestigiosa come la Grande Boucle. Per fortuna non ci sono state gravi conseguenze anche se è difficile comprendere cosa ci facesse il veicolo della squadra australiana sul rettilineo d’arrivo, a pochi minuti dalla fine della tappa.. La situazione è stata risolta, ma lo smacco resta.. Ultimi chilometri caratterizzati anche dalla brutta caduta che ha coinvolto tra gli altri Greipel, Sagan e Tony Martin e che ha messo fuori dai giochi anche il favoritissimo Mark Cavendish.

A beneficiare della situazione è stato Marcel Kittel. Il tedesco in forza alla Argos Shimano ha giustiziato gli sprinter rimasti con una favolosa progressione e ha fatto bottino pieno. Ha vinto la tappa e ha vestito la maglia gialla. Grande azione, ma volata meno appassionante rispetto alle previsioni. Essendo fuori uso il sistema di rilevamento cronometrico tutti i 198 ciclisti sono stati accreditati con lo stesso tempo del vincitore. Bene è andata quindi agli uomini che puntano alla graduatoria e di conseguenza a tutti i big designati per il successo finale. La soddisfazione di Kittel ed il sospiro di sollievo di alcuni favoriti non attenuano però la gravità di quanto accaduto sulle strade della Corsica. Kittel non sarà ovviamente d’accordo, ma la 100° Grande Boucle è iniziata con il piede sbagliato..

 

 

Kittel re davanti a Kristoff

Marcel Kittel ha vinto la 1° tappa del 100° Tour de France.. Il tedesco dell’Argos Shimano ha coperto i 213 km della Porto Vecchio – Bastia in 4h56’52” (media di 43,05 km/h) si è aggiudicato la frazione svolta sulle strade della Corsica regolando in volata il norvegese Alexander Kristoff (Katusha). 3° piazza per l’olandese Danny Van Poppel (Vacansoleil), poi il britannico David Millar (Garmin), l’italiano Matteo Trentin (Omega Pharma Quick Step), il francese Samuel Dumoulin (AG2r), il neozelandese Greg Henderson (Lotto), il belga Jurgen Roelandts (Lotto) e lo spagnolo José Joaquin Rojas Gil (Movistar).

Tutti i 198 partenti hanno tagliato la linea del traguardo e sono stati classificati con lo stesso tempo. Kittel ha indossato la maglia gialla è guida la graduatoria generale. Il venticinquenne tedesco (nato ad Arnstadt l’11 maggio 1988) ha conquistato la 12° vittoria stagionale, ha ottenuto il 1° successo in carriera al Tour de France ed è diventato il 7° tedesco a vestire la maglia gialla (il 1° fu Altig nel 1962, l’ultimo fu Ullrich nel 1998). Kittel è stato agevolato dalla caduta di campioni del calibro di Cavendish, Sagan e Greipel, ma è stato bravo a rimanere in piedi e si è confermato velocista molto potente.

 

Il film della tappa vinta da Kittel

Il 100° Tour de France entra subito nel vivo. Pochi chilometri dopo la partenza ecco infatti la fuga promossa da Lemoine, Boom, Cousin, Flecha e Lobato. I 5 attaccanti raggiungono un vantaggio di poco superiore ai 4’ e vengono ripresi dal gruppo a circa 37 km dal traguardo. I big designati per la classifica si mantengono nelle posizioni di vertice, ma il ritmo resta controllato e le squadre dei velocisti prendono in mano la corsa soltanto nell’ultimo tratto di gara. L’andatura cresce nel finale, caratterizzato da strade strette e dalla solita bagarre. A farne le spese sono Sagan e Greipel che rimangono attardati per via di una rovinosa caduta. Pochi gli sprinter ancora in lotta per il successo, gruppo spezzato in diversi tronconi. Dalle immagini televisive non si scorge Cavendish e allora il suo compagno Steegmans decide di attaccare poco prima dello striscione che indica l’ultimo chilometro. Il belga viene però raggiunto all’inizio rettilineo finale, Kristoff gioca le sue carte con una volata lunga, ma negli ultimi metri viene battuto nettamente da Marcel Kittel. Il tedesco vince la tappa d’esordio e veste la prima maglia gialla del 100° Tour de France. Azzerato il ritardo dei big della classifica che erano rimasti attardati per via della caduta. Giusto tornare per un attimo su quanto accaduto nel finale della frazione. Il pullman dell’Orica GreenEdge ha infatti seriamente messo a rischio la volata.. Ci sono voluti diversi minuti per liberare la sede stradale ed il traguardo è stato all’inizio anticipato di 3 km rispetto alla sua collocazione (in un punto tra l’altro molto pericoloso). Fortunatamente in extremis si è risolto tutto e l’arrivo è stato ripristinato. Comprensibile la confusione, spontanea però una domanda. Cosa ci faceva un pullman dell’Orica GreenEdge sotto la linea del traguardo a 10 minuti circa dalla fine della tappa? La risposta non si sa, ma da una corsa come il Tour de France ci si aspetta che tutto fili alla perfezione e si rimane sbalorditi quando accadono imprevisti tanto eclatanti.

 

Domani tappa ricca di insidie

Domani (domenica 30 giugno) si disputerà la 2° frazione del Tour de France 2013. Percorso che si dislocherà completamente in Corsica. Partenza prevista da Bastia alle ore 13:40 e arrivo ad Ajaccio dopo 156 km.. Tappa caratterizzata da 4 Gran Premi della Montagna e resa particolarmente ardua dal Col de Vizzavona (4,6 km al 6,5%). La salita più dura di giornata terminerà a 60,5 km dal traguardo e potrebbe agevolare un attacco da lontano. L’ultima asperità della frazione di domani sarà il Col du Salario. La salita misura solamente 1000 metri, ma ha una pendenza media dell’8,9% e termina ad appena 12 km dal traguardo. Per questo potrebbe diventare la rampa di lancio ideale per un azione vincente. I velocisti non sono tagliati fuori a prescindere, ma la tappa sembra disegnata per chi avrà il coraggio di osare.

 

Foto tratta dal sito www.letour.fr