Sagan e Cannondale da favola!

Peter Sagan ha vinto la 7° tappa del Tour de France battendo Degenkolb e capitalizzando il grande lavoro della sua Cannondale.

 

Sagan maestoso ad Albi!

Peter Sagan ha vinto la 7° frazione del 100° Tour de France ed ha finalmente sfatato il tabù dopo i 3 secondi posti conquistati nelle prime 5 tappe individuali. Il fuoriclasse slovacco ha preceduto allo sprint Degenkolb e Bennati capitalizzando l’eccezionale lavoro di squadra operato dalla sua Cannondale. Il successo è arrivato a coronamento di una strepitosa azione corale ed è stato più che meritato. La squadra italiana ha alzato il ritmo sul Col de La Croix de Mounis staccando i favoriti Greipel, Kittel e Cavendish e ha poi tirato a tutta per 100 km circa impedendo di fatto che i velocisti rimasti attardati potessero rientrare. Uno sforzo immane che è stato coronato dalla potentissima stoccata finale di Peter Sagan. Doveva essere una tappa tranquilla, ma il copione è stato a dir poco stravolto da una Cannondale sontuosa. Emozionante il duello a distanza tra la compagine di Sagan e quelle dei due sconfitti di giornata (Greipel e Cavendish). Lotto ed Omega Pharma ci hanno provato, ma sono state costrette a desistere molto prima dello sprint. La Cannondale ha messo a frutto quanto era stato studiato a tavolino e ha dimostrato grande qualità. A vincere è stato “Super Sagan”, ma i meriti vanno divisi tra tutti i componenti della squadra. Tappa complicata, giornata relativamente tranquilla invece per il sudafricano Daryl Impey che ha difeso la maglia gialla di leader della classifica. Domani la situazione dovrebbe cambiare ed i favoriti per il successo finale saranno chiamati a fornire le prime risposte. Alle porte ci sono infatti i Pirenei..

 

 

Sagan firma la 7° tappa

Peter Sagan ha vinto 7° tappa del 100° Tour de France. Lo slovacco della Cannondale ha coperto i 205,5 km della Montpellier – Albi in 4h54’12” (alla media di 41,9 km/h) e ha preceduto al termine di una volata super il tedesco John Degenkolb (Argos Shimano). 3° posto per l’italiano Daniele Bennati (Saxo Tinkoff), 4° per il polacco Michal Kwiatkowski (Omega Pharma) e 5° per il norvegese Edvald Boasson Hagen (Team Sky). A completare la top ten Francesco Gavazzi (Ita), Tony Gallopin (Fra), Arthur Vichot (Fra), Manuele Mori (Ita) e Sylvain Chavanel (Fra). 94 i corridori arrivati con il gruppo dei migliori (tutti i big della classifica), a 14’53″ Cavendish, Greipel e Kittel.

 

Invariata la classifica generale

Daryl Impey ha difeso con relativa semplicità la maglia gialla. Il sudafricano della Orica GreenEdge comanda la classifica con 3” su Edvald Boasson Hagen (Nor), 5” su Simon Gerrans (Ger) e Michael Albasini (Svi), 6” su Michael Kwiatkowski (Pol) e Sylvain Chavanel (Fra), 8” su Chris Froome (Gb) e Richie Porte (Aus), 14” su Alberto Contador (Spa), Nicolas Roche (Irl), Roman Kreuziger (Cec) e Michael Rogers (Aus). Più dietro gli altri grandi nomi: a 22” Hesjedal (Can) e Talansky (Usa), a 25” Valverde (Spa) e Quintana (Spa), a 30” Niemec (Pol), a 31” Evans (Aus) e Van Garderen (Usa), a 33” Rodriguez (Spa), a 34” Andy Schleck (Lux), a 42” Mollema (Ola), a 47” Pinot (Fra), a 1’01” Fuglsang (Dan), a 1’09” Peraud (Fra), a 1’18” Rolland (Fra), a 1’24” Cunego (Ita) e a 1’29” Anton (Spa). Ultimo tra i 188 corridori rimasti in gara l’olandese Tom Veelers, già distanziato di 1h01’11”.

 

La storia della tappa vinta da Sagan

Dopo meno di 10 km vanno in fuga Voigt e Kadri. I due attaccanti della prima ora raggiungono un vantaggio massimo superiore ai 6’ e scalano senza patemi il Col des 13 Vents (6,9 km al 5,6%), ma nella parte centrale della tappa subiscono la prepotente rimonta del gruppo. Il ritmo si alza sul Col de La Croix de Mounis (salita di 6,7 km con una pendenza media del 6,5%) in virtù dell’attacco di squadra operato dai Cannondale di Peter Sagan. A farne le spese sono soprattutto Greipel e Cavendish. I due velocisti più forti del Tour de France perdono le ruote e rimangono pesantemente attardati (così come Kittel). I gregari di Lotto e Omega Pharma Quick Step rallentano per attendere i due capitani e tentano la complicata rimonta. A 97 km dal traguardo finisce la fuga di Voigt e Kadri.. Bello il duello a distanza tra i Cannondale e le squadre che inseguono. Il gruppetto di Cavendish raggiunge quello di Greipel, Omega Pharma e Lotto uniscono le forze, ma il distacco resta superiore a 2’30”. A 68 km dall’arrivo vanno in fuga Bakelandts, Gautier e Oroz.. I 3 partono sulla Cote de Quintaine (6,5 km al 4%) e raggiungono 1’ circa di vantaggio. La Cannondale pare però in pieno controllo. A 40 km dalla fine Lotto e Omega Pharma alzano bandiera bianca. Nulla da fare quindi per Greipel e Cavendish che abbandono ogni speranza di lottare per il successo di tappa. I Cannondale vanno fortissimo da molti chilometri e riprendono i fuggitivi a 2,8 km dal traguardo. Sagan dovrà vedersela soprattutto con Boasson Hagen, Gilbert, Gerrans, Degenkolb Gavazzi e Bennati. Degenkolb parte lungo, Sagan lo segue e poi lo supera nettamente nel finale. Vittoria meritata per lo slovacco e per tutta la Cannondale.

 

Il protagonista: Peter Sagan

Peter Sagan ha conquistato il 1° sigillo nel 100° Tour de France ed ha centrato il 14° successo del 2013. Il fuoriclasse slovacco (nato a Zilina il 26 gennaio 1990) ha rotto il digiuno dopo 3 secondi posti ed ha finalmente potuto sfogare tutta la sua voglia di vittoria. E’ tra l’altro salito a quota 50 affermazioni in carriera (compresa la Gand-Wevelgem 2013, i 4 acuti totali alla Grande Boucle ed i 3 alla Vuelta di Spagna). E’ il giovane più dotato del ciclismo mondiale, ha il talento e la sfrontatezza del predestinato ed ha il carisma del numero uno.. Sul traguardo di Albi Sagan è stato la punta di diamante di una squadra che oggi ha saputo correre in maniera perfetta. Chapeau Peter, chapeau Cannondale..

 

Domani la prima tappa pirenaica

Domani (sabato 6 luglio) si disputerà la frazione numero 8 del Tour de France 2013. Partenza da Castres alle ore 11:45 ed arrivo ad Ax 3 Domaines dopo 195 km. Giornata attesa con i Pirenei a rendere molto selettivo il tratto conclusivo.. I primi 131 km saranno quasi del tutto pianeggianti, poi la strada inizierà a salire e 23,1 km degli ultimi 41 saranno in salita. Prima tappa pirenaica, classifica che subirà ovviamente un vero e proprio ribaltone. Due le asperità di giornata: il Col de Pailhères (15,3 km con una pendenza media dell’8% e punte superiori al 10%) terminerà a 29 km dalla conclusione, la salita di Ax 3 Domaines (7,8 km all’8,2% ed una pendenza massima del 10,5%) porterà gli atleti fino al traguardo. Finale estremamente duro e big che si daranno battaglia nel primo vero scontro diretto del 100° Tour de France. Lo spettacolo non mancherà e finalmente vedremo chi sta meglio tra i vari Froome, Contador, Valverde, Evans e Rodriguez.

 

 

Foto tratta dal sito www.letour.fr