SHOW SUI PIRENEI: VOECKLER SI ESALTA, WIGGINS DOMA NIBALI

Voeckler festeggia, Nibali regala spettacolo,
Wiggins difende la maglia, Evans crolla..

La prima tappa pirenaica del Tour de France 2012 non ha tradito le attese ed ha regalato ai tanti appassionati un finale carico di emozioni. E’ stata una doppia sfida esaltante (da una parte la lotta per il successo parziale, dall’altra la bagarre per accaparrarsi le posizioni nobili della graduatoria) ed abbiamo verificato con mano lo stato di forma dei vari protagonisti.

E’ stata una tappa favorevole a Wiggins, ma la copertina di giornata spetta certamente a Thomas Voeckler.

Il transalpino del Team Europcar è andato in fuga nella prima parte di gara (con altri 37 corridori), ha allungato con il connazionale Feillu sul mitico Col du Tourmalet, ha sferrato l’attacco decisivo sul Col du Peyresourde e si è poi involato tutto solo verso la linea del traguardo. Voeckler ha coronato una fuga di oltre 170 km (20 dei quali in solitario), ha bissato il successo firmato pochi giorni fa a Bellegarde sur Valserine, ha portato a 4 le affermazioni personali sulle strade del Tour e ha impreziosito la sua straordinaria performance indossando la maglia a pois, quale miglior scalatore della Grande Boucle. Il ciclista francese ha demolito tutti i compagni di fuga ed ha realizzato un capolavoro. Per la vittoria e per come  ha interpretato la tappa. Coraggio da leone, condizione fisica eccellente, lucidità tattica e gambe superlative. Le due perle collezionate in questa edizione hanno la stessa matrice e mettono in risalto le doti da agonista di Thomas. Nel finale si è goduto l’impresa tra due ali di folla e il pubblico francese lo ha omaggiato nel modo migliore. Tra i piazzati di giornata Sorensen, Izaguirre, Vinokourov e Feillu. Ci hanno provato, ma contro un Voeckler così non c’è stato nulla da fare.

Esaltante la cavalcata del transalpino, esaltante la sfida tra i grandi della classifica.

L’avvio è stato al rallenty (fattore che ha permesso ai fuggitivi di guadagnare un vantaggio incolmabile), il finale ha regalato sussulti. Il grande protagonista è stato ancora una volta il nostro Vincenzo Nibali. Il siciliano della Liquigas (supportato da un Ivan Basso finalmente all’altezza delle aspettative) ha infiammato la corsa con due allunghi portati sul Col du Peyresourde e ha costretto agli straordinari il tandem Sky composto da Wiggins e Froome. L’azzurro non è riuscito nell’impresa di staccare i due atleti che lo precedono in classifica, ma ha fatto il massimo ed ha confermato di essere uno dei grandi di questo Tour de France. Ha interpretato la corsa nel modo giusto e con le sue rasoiate ha messo al tappeto quasi tutti gli avversari diretti. Non è riuscito a fare lo stesso con Wiggins e Froome, ma questa non è stata certo una colpa. I due colossi del Team Sky si sono confermati in condizioni eccellenti e hanno controllato al meglio la situazione. Hanno patito le rasoiate di Vincenzo, ma hanno stretto i denti trovando le contromisure per tenere a freno l’azzurro. Wiggins si è confermato in maglia gialla ed ha ipotecato il gradino più alto del podio, Froome ha dimostrato di non essere inferiore al suo capitano, Nibali è stato perfetto nella forma e nella sostanza. Vincenzo ha consolidato il 3° posto in graduatoria staccando Van den Broeck e approfittando della crisi di Evans, ora dovrà confermarsi nella frazione di domani (143,5 km da Bagnères de Luchon a Peyragudes con le scalate del Col de Menté, del Port de Balès, del Col de Peyresourde e con l’arrivo in quota a Peyragudes). Per provare a ribaltare le gerarchie del Tour e soprattutto per non avere rimpianti. Se Wiggins e Froome non accuseranno cedimenti meriteranno le prime due piazze della classifica, altrimenti tutto potrebbe ancora succedere. Nibali ha solo una strategia: attaccare, attaccare ed attaccare fino a quando le gambe lo sosterranno. Solo così può sperare di entrare nella storia.

Wiggins ha superato il primo ostacolo ed ha ribadito la sua leadership.

Il britannico guida infatti la classifica con 2’05” su Froome e 2’23” su Nibali, mentre gli altri inseguono a distacchi ormai incolmabili (5’46” Van den Broeck, 7’13” Zubeldia, 7’55” Van Garderen, 8’06” Evans e 9’09” Brajkovic). Dovesse restare in vetta anche al termine della tappa di domani potrebbe già stappare la bottiglia di champagne e festeggiare il prestigioso successo.

Il grande sconfitto di giornata è sicuramente Cadel Evans.

L’australiano ha perso 4’47” dai rivali diretti e ha abbandonato ogni chance di salire sul podio. E’ andato in crisi sul non irresistibile Col d’Aspin ed ha alzato definitivamente bandiera bianca sul Col du Peyresourde. I primi segnali di cedimento si erano già palesati in precedenza, oggi è arrivata la conferma. L’australiano è lontano dalla strepitosa condizione che nella passata stagione lo aveva portato a uno storico trionfo. Nello sport non si vive di ricordi, conta soltanto l’attualità. Il presente ha respinto Evans ed è pronto a celebrare un altro capitolo della lotta a distanza tra Nibali, Wiggins e Froome.. Domani l’atto decisivo per capire chi sarà LE ROY del Tour 2012.. Wiggins potrà gestire un bel vantaggio, Nibali darà anima e corpo per rovinargli la festa..