Trentin vince a Lione ed esalta l’Italia

Matteo Trentin firma la 14° tappa 100° Tour de France e regala al ciclismo italiano un successo che mancava da più di 3 anni

 

Trentin gioia d’Italia

Finalmente un raggio di luce per il ciclismo italiano, finalmente la 1° vittoria azzurra in questo 100° Tour de France.. Merito unico del giovane Matteo Trentin. Il promettente ciclista della Omega Pharma Quick Step ha capitalizzato la fuga da lontano e grazie ad una splendida accelerazione si è aggiudicato lo sprint ristretto sul traguardo di Lione. Una vittoria cercata, inattesa, ma sicuramente meritata per un ciclista di indubbie qualità. E’ entrato nella fuga giusta, ha saputo resistere alle accelerazioni portate dai compagni di avventura nel tratto conclusivo della tappa e nella combattutissima volata è riuscito a prevalere su rivali decisamente più esperti.. Ha corso con determinazione per sfruttare la chance (che la Omega Pharma Quick Step gli ha concesso dopo giorni di duro lavoro pro Cavendish), ha dimostrato lucidità e gambe, ha trovato lo spazio per lanciarsi ed ha sprigionato la sua potenza per rimontare lo svizzero Albasini. Si è tolto una grandissima soddisfazione ed ha allo stesso regalato un pomeriggio di gloria al ciclismo italiano. Il tricolore sventola per la 1° volta in questa 100° edizione del Tour, Lione diventa per un giorno terra di conquista per il fin qui deludente ciclismo di casa nostra (il miglior piazzamento era stato il 3° posto di Bennati nella tappa di Albi). L’Italia aspettava una gioia così da oltre 3 anni e ha ritrovato il sorriso grazie ad uno dei suoi giovani talenti. Inattesa e proprio per questo ancora più bella. Grande Trentin!

I big hanno vissuto una giornata alquanto tranquilla ed hanno preferito risparmiare energie in vista della difficile tappa di domani (con arrivo sul terribile Mont Ventoux). La frazione si prestava ad una fuga da lontano per via di un percorso movimentato e ricco di trabocchetti. Il Team Sky della maglia gialla Chris Froome e le squadre dei velocisti hanno lasciato spazio alla fuga e bene è andata a Matteo Trentin che ha conquistato il successo. Per sé stesso e per l’Italia. Finalmente!

 

 

Trentin brucia Albasini

Matteo Trentin ha vinto la 14° tappa del 100° Tour de France. L’azzurro della Omega Pharma Quick Step ha coperto i 191 km della Saint Pourcain sur Sioule – Lione in 4h15’11” (alla media di 44,9 km/h) ed ha battuto in uno sprint ristretto lo svizzero Michael Albasini (Orica GreenEdge). 3° posto per Andrew Talansky (Usa), poi José Joaquin Rojas Gil (Spa), Egoitz Garcia (Spa), Lars Bak (Dan), Simon Geschke (Ger), Arthur Vichot (Fra), Pavel Brutt (Rus), Cyril Gautier (Fra), Julien Simon (Fra) e Jan Bakelandts (Bel). A 10” Kadri (Fra) e Burghardt (Ger), a 46” Erviti (Spa), a 1’35” Van Garderen (Usa), a 4’31” Voigt (Ger) e Millar (Gb), a 7’17” il gruppo maglia gialla (151 unità) regolato da Stannard (Gb). Ultimo tra i 181 corridori giunti al traguardo lo spagnolo Garcia (a 11’11”).

 

Froome sempre in giallo

Giornata tranquilla per Chris Froome che ha conservato la maglia gialla. Il britannico del Team Sky comanda la graduatoria con 2’28”su Mollema (Ola), 2’45 su Contador (Spa), 2’48” su Kreuziger (Cec), 3’01” su Ten Dam (Ola), 4’44” su Kwiatkowski (Pol), 5’18” su Quintana (Col), 5’39” su Peraud (Fra), 5’48” su Rodriguez (Spa), 5’52” su Daniel Martin (Irl), 5’54” su Talansky (Usa), 6’54” su Evans (Aus), 7’28” su Rogers (Aus) e 8’32” su Andy Schleck (Lux). Valverde (Spa) è sempre a 12’10”.

 

La storia della tappa vinta da Trentin

La 14° frazione si accende pochi chilometri dopo il via ufficiale grazie all’attacco promosso da Bak, Kadri, Voigt, Le Mevel e Vichot. Le Mevel si rialza poco dopo, mentre al km 42 sugli altri 4 di testa rientrano Van Garderen, Burghardt, Bakelandts, Gautier, Brutt, Erviti, Rojas, Trentin, Millar, Talansky, Albasini, Geschke, Garcia e Simon. I 18 battistrada guadagnano terreno rispetto al gruppo dei big e hanno importanti chance di arrivare a giocarsi il successo. Cunego e Hoogerland partono al contrattacco a poco meno di 80 km dalla fine e restano per tantissimi chilometri a bagnomaria. I 18 al comando arrivano ad avere 6’25” di margine, mentre i due inseguitori vengono raggiunti dal plotone a 20 km circa dal traguardo. Saranno i battistrada a giocarsi il successo.. Simon scatta a poco più di 15 km dalla fine. Il francese della Sojasun allunga ancora sulla Cote de la Croix Rousse (1,8 km al 4,5%) e scollina (9,5 km dall’epilogo) con 30” sugli ex compagni di fuga. Simon cala però nell’ultimo tratto e viene raggiunto sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Tutto si decide in uno sprint ristretto.. Bakelandts parte a 400 metri dal traguardo, Albasini lo supera in contrattacco, ma è Trentin a trovare lo spazio e a portare la stoccata vincente.

 

Il protagonista: Matteo Trentin

Matteo Trentin si è regalato una bellissima gioia ed ha permesso all’Italia di centrare il 1° successo in questa edizione della Grande Boucle. Il giovane trentino (è nato a Borgo Valsugana il 2 agosto 1989) è passato tra i professionisti a metà 2011 e si è messo in luce nelle prime due settimane di Tour de France lavorando molto (e bene) per capitan Cavendish. Nel 2011 si era laureato campione italiano in linea tra gli Under 23 e nella scorsa stagione ha conquistato il 1° acuto tra i professionisti (Gullegem Koerse, gara minore del calendario belga). Oggi è andato al di là di ogni previsione ed ha ottenuto una vittoria che da sola nobilita una carriera. Matteo Trentin ha regalato alla Omega Pharma Quick Step il 4° sigillo di questa Grande Boucle (squadra con più affermazioni).

 

Trentin rompe il digiuno

Matteo Trentin ha consentito all’Italia di ritrovare l’appuntamento con un successo che sulle strade del Tour de France mancava dal 7 luglio 2010, giorno in cui Alessandro Petacchi firmò la Cambrai – Reims regolando in volata il neozelandese Dean e il norvegese Boasson Hagen (era la 4° tappa di quella Grande Boucle). Da quel giorno sono trascorsi più di 3 anni e sono state corse 70 tappe. Fino ad oggi, fino alla favolosa stilettata di Trentin..

 

La tappa di domani

Domani (domenica 14 luglio) si disputerà la 15° tappa del Tour de France 2013.. Partenza da Givors alle ore 10:45 ed arrivo sul Mont Ventoux dopo 242,5 km. 5 i Gran Premi della Montagna inseriti nel percorso, 4 dei quali insignificanti rispetto al “gigante” che verrà scalato in conclusione della giornata. La Côte d’Eyzin-Pinet (3,1 km al 4,9%), la Côte de Primarette (2,6 km al 4,1%), la Côte de Lens-Lestang (2,1 km al 3,8%), la Côte de Bourdeaux (4,2 km al 5,7%) scalderanno l’atmosfera e potranno soddisfare le velleità dei coraggiosi della prima ora, ma è sul Mont Ventoux che si risolverà la corsa. Si tratta di una salita durissima che in più di una occasione ha fatto la storia del Tour. Il Mont Ventoux è lungo 20,8 km, ha una pendenza media del 7,5% e presenta punte superiori al 10,5%. L’ascesa è leggera in avvio, ma poi diventa sempre più impegnativa. La natura si farà sempre più brulla, le pendenze rimarranno costantemente alte, la respirazione diventerà sempre più complicata e soltanto chi avrà le gambe dei giorni migliori potrà ambire ad un grande risultato. I francesi proveranno a regalarsi un momento di gloria nel giorno che commemora la “Presa della Bastiglia”, Contador, Mollema, Kreuziger e gli altri big della classifica tenteranno di insidiare Froome, il leader cercherà invece di mettere al sicuro la maglia gialla.