Vuelta 2013: Assolo di Konig e maglia rossa a Roche

Konig vince in cima a l’Alto de Penas Blancas, Nibali cede il primato a Roche, Kreuziger e Mollema in crisi

 

Konig firma il successo, Roche si veste di rosso!

La frazione numero 8 della Vuelta di Spagna 2013 ha fatto registrare importanti novità. Leopold Konig ha conquistato la vittoria parziale grazie allo splendido attacco portato nel tratto finale de l’Alto de Penas Blancas, Nicolas Roche ha sfilato la maglia rossa a Vincenzo Nibali ed è salito in vetta alla classifica.. Giornata di gloria quindi per il ceco della NetApp e per l’irlandese della Saxo Tinkoff che si sono messi in mostra nel difficile arrivo in quota. La frazione è stata caratterizzata dalla fuga di 13 ciclisti e si è decisa nell’ultimo tratto della scalata conclusiva. Horner ha fatto lavorare la sua RadioSchack in salita, Anton ha sfiorato il colpaccio, Konig ha invece scelto l’attimo giusto ed ha centrato il prestigioso successo.. Il ceco ha allungato con altri 5 coraggiosi (compreso un brillantissimo Basso), ha scavalcato Anton ed ha poi resistito al ritorno di Moreno mettendo sul piatto lucidità, potenza e condizione fisica.

Il tratto finale de l’Alto de Penas Blancas è risultato indigesto a Nibali.. Il siciliano dell’Astana ha perso le ruote dei migliori e si è visto sfilare la maglia rossa da Roche. Niente di preoccupante per Vincenzo, soddisfazione meritata per l’irlandese che ha coronato la sua strepitosa prima settimana portandosi al comando della graduatoria. E’ stato protagonista dell’attacco decisivo ed è stato premiato con il simbolo del primato. Non ha tenuto il ritmo di Konig, ma può comunque festeggiare.

Tra i big bene Valverde e Rodriguez, discreto Uran, male Kiserlovski e Mollema, a picco Kreuziger che ha perso più di 5’.. Giornata a due facce per la Repubblica Ceca (Konig in trionfo e Kreuziger in difficoltà).. La tappa numero 8 non ha detto chi vincerà la Vuelta di Spagna 2013 (e a dire il vero non ci aspettavamo tanto..), ma ha respinto uno dei grandi favoriti della vigilia (il secondo dopo Sanchez). Da segnalare il ritiro di Daniel Martin, finito ko dopo la caduta di ieri. La classifica resta corta ed in questa Vuelta è tutto ancora possibile. Valverde, Rodriguez e Nibali rimangono i principali indiziati per la vittoria finale, ma non è il caso di ridurre il lotto a questi tre nomi. E se fosse la Vuelta delle sorprese?

 

 

Il sigillo di Konig

Leopold Konig ha vinto la frazione numero 8 della 68° Vuelta di Spagna.. Il ceco della NetApp ha coperto i 158,8 km della Jerez de la Frontera – Alto de Penas Blancas in 4h09’46” (a una media di 39,9 km/h) ed ha preceduto di 1” Dani Moreno (iberico della Katusha). A 5” Nicolas Roche (Irl), Thibaut Pinot (Fra) ed Ivan Basso (Ita), a 8” Bart De Clercq (Bel), a 13” Igor Anton (Spa), a 19” Alejandro Valverde (Spa) e Joaquin Rodriguez (Spa), a 23” Rigoberto Uran (Col), Chris Horner (Usa), Rafal Majka (Pol), Domenico Pozzovivo (Ita) e Haimar Zubeldia (Spa), a 27” Sergio Henao (Col) e Vincenzo Nibali (Ita). Più dietro gli altri big della Vuelta. A 40” Arroyo (Spa) e Sanchez (Spa), a 57” Scarponi (Ita), a 59” Ten Dam (Ola) e Capecchi (Ita), a 2’14” Kiserlovski (Cro), a 2’33” Mollema (Ola), a 3’03” Nieve (Spa) e a 5’27” Kreuziger (Cec). 194° il tedesco Arndt (a 26”02).

 

Cambia la generale

Nicolas Roche ha conquistato la maglia rossa. L’irlandese della Saxo Tinkoff comanda la classifica con 17” su Horner e Moreno. A 18” Nibali, a 29” Konig, ha 30” Zubeldia, a 31” Valverde, a 42” Uran, a 52” Majka, a 1’03” Rodriguez, 1’17” Santaromita, a 1’28” Basso, a 1’37” Pinot, a 1’42” Capecchi, a 1’59” Pozzovivo. Più distanti gli altri big: a 2’02” Ten Dam, a 2’03” Scarponi, a 2’31” Kiserlovski, a 3’12” Mollema, a 3’17” Henao, a 3’23” Arroyo, a 4’24” Nieve, a 4’28” Sanchez e a 6’00″ Kreuziger. Ultimo l’olandese Kreder (a 1h27’58”).

 

La storia della tappa vinta da Konig

Al km 19 vanno in fuga Cataldo, De Weert, Gastauer, De Greef, Azanza, Howes, Huzarski, Hupond, Busche, Meier, Nerz, Piedra, Valls e Intxausti. Al km 58 Huzarski perde terreno, mentre gli altri 13 proseguono nel tentativo e raggiungono un vantaggio massimo di 4’40”. Il plotone rimonta e comincia la salita che porta al traguardo de l’Alto de Penas Blancas (14,5 km al 6,6% e con punte al 12,5%) con meno di 1’ di ritardo. Cataldo, Nerz e Valls allungano nelle prime rampe della scalata finale e restano al comando. La RadioSchack alza il ritmo e Kreuziger paga dazio a 8,5 km dalla fine, imitato poco dopo da Mollema. Valls si rialza, mentre Nerz e Cataldo restano in fuga fino a 5 km dall’arrivo. La quiete è rotta da Anton che se ne va a 4600 metri dal traguardo.. Lo spagnolo guadagna terreno, ma a 1300 metri dalla fine contrattaccano Basso, Konig, Moreno, Roche, Pinot, De Clercq. Anton cala vistosamente, Konig stacca gli altri ed effettua il sorpasso negli ultimi 500 metri. Il ceco della NetApp si invola verso il successo e taglia il traguardo con qualche metro su Moreno.. Poi gli altri protagonisti dell’attacco, a seguire Valverde e Rodriguez, mentre Nibali perde le ruote e anche la leadership..

 

Il protagonista: Leopold Konig

Leopold Konig ha firmato il 4° sigillo stagionale (in precedenza si era aggiudicato la 7° frazione del Giro di California, la 3° tappa e la classifica del Giro della Repubblica Ceca) e ha regalato alla NetApp il 1° trionfo nella 68° edizione della Vuelta. E’ ceco, ha 26 anni (nato il 15 novembre 1987 a Moravska Trebova) ed ha regalato un’altra gioia al suo paese d’origine bissando il successo firmato ieri dal connazionale Stybar.

 

Domani altra giornata tosta

Domenica 1 settembre si disputerà la 9° tappa della Vuelta di Spagna 2013. Partenza da Antequera alle 13:22 ed arrivo a Valdepenas De Jean dopo 163,7 km. La prima parte della frazione di domani sarà piuttosto facile, mentre il finale sarà caratterizzato da numerosi trabocchetti.. Gli strappi di Castillo de Locubín (4 km al 5%) e Alcalà la Real (3 km al 5%) scalderanno i motori, l’Alto de los Frailes (6,2 km al 6% con scollinamento a 16,2 km dal traguardo) potrebbe rappresentare il trampolino di lancio per chi avrà gambe e cuore.. Salita non proibitiva, ma da non sottovalutare perché in prossimità dell’arrivo. Dopo il Gpm una discesa pedalabile (intervallata da tratti di falsopiano), mentre l’ultimo chilometro sarà quasi tutto in salita (con punte al 7%). Giornata da imboscate.