Il resoconto dei Mondiali di nuoto 2013

Il resoconto finale dei Mondiali di nuoto di Barcellona 2013..
Primo capitolo con il medagliere generale e i numeri su vasca

Mondiali di nuoto 2013: il resoconto

La XV edizione dei Mondiali di nuoto si è conclusa nel pomeriggio di ieri con le ultime finali su vasca. Il sipario è calato dopo 16 giorni di gare, dopo 68 ori assegnati e dopo tante gare che hanno tenuto con il fiato sospeso gli appassionati di nuoto (su vasca ed in mare aperto), tuffi (classici e dalle grandi altezze), pallanuoto e sincro. I Mondiali di Barcellona hanno regalato spettacolo, hanno proposto competizioni di elevato spessore tecnico e ci hanno permesso di assistere ad imprese destinate a entrare nella gloriosa storia di questo bellissimo sport. L’Italia si è comportata piuttosto bene, anche se non sempre ha centrato risultati in linea con le aspettative della vigilia.. Le controprestazioni non sono mancate, ma le medaglie collezionate da CagnottoDallapè nei tuffi (Tania a podio nell’individuale e nella prova di coppia), da Grimaldi nel fondo, da Pellegrini e Paltrinieri nel nuoto su vasca hanno gratificato la spedizione.

 

pallanuoto generica

 

Mondiali di nuoto: Il medagliere generale

Nei Mondiali di nuoto di Barcellona 2013 sono stati assegnati 68 ori (204 medaglie complessive). Nel conteggio vengono prese in considerazione tutte le discipline (nuoto su vasca ed in mare aperto, tuffi classici e da grandi altezze, pallanuoto e sincronizzato). Ecco il medagliere generale riferito alle prime 20 nazioni classificate (sulle 31 che sono salite almeno una volta sul podio).

Gli Stati Uniti guidano la classifica (22,06% degli ori e 16,67% dei podi) davanti alla Cina. 3° posizione per la Russia, poi Francia, Ungheria e Australia. 19 le nazioni capaci di conquistare ori, 31 quelle in grado di salire almeno una volta sul podio. 11° posto per l’Italia che festeggia il successo nel nuoto di fondo di Martina Grimaldi, gli argenti nei tuffi di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, l’argento nel nuoto su vasca di Federica Pellegrini ed il bronzo sempre nel nuoto su vasca di Gregorio Paltrinieri. La nazionale azzurra ha disputato 24 finali su 59 (7 nel sincro, 5 nei tuffi, 12 nel nuoto su vasca), ha conquistato il 4° posto nella pallanuoto maschile ed ha ottenuto 6 piazzamenti nella top ten sulle 7 gare di nuoto di fondo. Bottino nel complesso positivo, anche se da alcune discipline ci aspettavamo qualcosa di più.. Sottotono la pallanuoto, in linea con le attese il nuoto sincronizzato, a corrente alternata il rendimento nei tuffi (eccellente tra le donne, male tra gli uomini) e nel nuoto su vasca (con Pellegrini, Paltrinieri e Rivolta a tenere alta la bandiera).

 

Mondiali di nuoto: Il medagliere su vasca

Il primo capitolo di approfondimento sui Mondiali di Barcellona è dedicato alle gare di nuoto su vasca che si sono disputate all’interno del Palau Sant Jordi. 40 i titoli assegnati (20 tra gli uomini, 20 tra le donne), 6 i primati del mondo stabiliti (tutti al femminile). Ecco il medagliere riferito solo alla specialità regina dei Mondiali.

Gli Stati Uniti hanno dominano la scena e hanno conquistato risultati perfino superiori alle aspettative. Il team a stelle e strisce ha infatti primeggiato nel computo degli ori (32,5% di quelli disponibili) e in quello dei podi (24,17% del totale). La protagonista della squadra nordamericana è stata senza dubbio Missy Franklin con i suoi 6 ori Mondiali (mai nessuna aveva vinto tanto tra le donne nella rassegna iridata di nuoto). Cospicuo anche il bottino dell’altra golden girl del team americano, Katie Ledecky che ha concluso la sua avventura con 4 titoli iridati. Stati Uniti da urlo tra le donne (9 vittorie su 20 gare), ma meno devastanti del solito in ambito maschile (4 acuti). La nazionale a stelle e strisce ha saputo girare pagina dopo il ritiro di Michael Phelps, ha dominato nonostante la scarsa efficacia di Ryan Lochte (capace comunque di ottenere 3 ori) e ha costruito le sue fortune nello stile libero (7 titoli e 13 podi su 16 gare disputate).

Al 2° posto della classifica è arrivata la Cina del poderoso Yang Sun (dominatore dello stile libero maschile dai 400 ai 1500), al 3° è giunta la Francia (2 ori sulle 3 staffette maschili), mentre al 4° si è piazzata l’Australia (competitiva, ma troppo spesso incapace di raggiungere il bersaglio grosso). Ottimo il bottino del Sud Africa di Chad Le Clos, dell’Ungheria di Katinka Hosszu e della Russia di Yuliya Efimova, decisamente al di sotto delle attese quello di Olanda, Germania e Gran Bretagna. 13 le nazioni che hanno ottenuto affermazioni e 22 quelle che sono salite almeno una volta sul podio.. 6 i record del mondo stabiliti, tutti in ambito femminile. 2 dalla statunitense Ledecky (finali degli 800 e  dei 1500 sl), 2 dalla lituana Meilutyte (semifinali dei 50 e dei 100 rana), 1 dalla danese Pedersen (semifinale dei 200 rana) e 1 dalla russa Efimova (batteria dei 100 rana). L’Italia ha collezionato 1 argento (Federica Pellegrini nei 200 sl femminili) e 1 bronzo (Gregorio Paltrinieri nei 1500 sl uomini) e si è classificata al 17° posto.

 

Mondiali di nuoto: I numeri dell’Italia

Questi i numeri della spedizione azzurra ai Mondiali in riferimento al nuoto su vasca: 31 gli atleti convocati, 52 le gare disputate (30 tra gli uomini e 22 tra le donne).. 32 nuotatori italiani sono usciti di scena in batteria (18 maschi e 14 femmine), 8 sono stati eliminati in semifinale (4 uomini e 4 donne), 12 sono arrivati in finale (8 al maschile, 4 femminile), 2 sono riusciti a salire sul podio (Pellegrini e Paltrinieri). In questo tipo di conteggio la staffetta viene ovviamente considerata come una sola entità. Bilancio inferiore alle attese anche se le 2 medaglie hanno consentito all’Italia di salvare la faccia.. In ambito maschile deludenti Scozzoli, Dotto e Magnini, positivi Pesce e Rivolta, formidabile Gregorio Paltrinieri, tra le donne male Bianchi e Mizzau, bene De Memme e soprattutto Federica Pellegrini che si è confermata straordinaria campionessa anche in un anno di transizione. Lei è l’unica garanzia del nostro movimento, il diciannovenne Paltrinieri rappresenta invece il talento su cui costruire il futuro. In attesa che Scozzoli, Dotto e Bianchi ritrovino lo smalto dei giorni migliori..