Biathlon: Fak vince a Pokljuka. Domani le donne

Lo sloveno batte Svendsen e Fourcade.
Tra le donne sfida Berger, Domracheva e Makarainen

 

Biathlon maschile: Fak firma la sprint!

La sprint maschile ha aperto la terza settimana della Coppa del Mondo di biathlon. Sul circuito di Pokljuka si è imposto l’atleta di casa Jakov Fak. Lo sloveno è stato perfetto nelle due sessioni di tiro (5 su 5 a terra, 5 su 5 in piedi) e ha chiuso la sua performance in 24’41”7. Fak ha bissato il successo conquistato nella prova ad inseguimento disputata il passato weekend ad Hochfilzen (in Austria) ed ha collezionato la 3° affermazione in carriera. Sul podio sono saliti anche Emil Hegle Svendsen e Martin Fourcade. Il norvegese si è dovuto inchinare per appena 8 decimi e ha quindi pagato a caro prezzo l’errore commesso nella sessione di tiro in piedi, il francese ha invece colpito tutti i bersagli (10 su 10), ma sugli sci ha inciso meno del solito e al traguardo ha accusato un distacco di 6”1. Fourcade ha comunque ottenuto il 5° podio stagionale (sulle 6 gare individuali disputate) e si è confermato in testa alla classifica di Coppa del Mondo con 301 punti. La sprint di Pokljuka ha regalato il solito grande spettacolo.. Lo statunitense Burke si è piazzato al 4° posto (15”2 di ritardo nonostante i due poligoni perfetti), il francese Beatrix ha chiuso in 5° posizione (1 errore nella sessione in piedi e 18”6 di distacco). 6° a 28”2 il bulgaro Iliev (nessuna penalità al poligono), 7° a 37” il russo Ustyugov (100% al tiro) ed 8° a 38”4 il ceco Moravec (10 bersagli sui 10 complessivi). Deludenti i russi Makoveev (27°) e Shipulin (81° con un pessimo 30% al tiro), il norvegese Bjoerndalen (21°), lo svedese Bergman (29°), l’elvetico Weger (35°), il tedesco Birnbacher (40°) e l’austriaco Landertinger (53°).

Hofer si conferma speranza azzurra..

Tra gli italiani discreta gara di Lukas Hofer. L’azzurro ha gestito lo sforzo nella parte sciata (decisamente più lento del solito), ma ha colpito 9 bersagli su 10 (sbagliando solo nella sessione in piedi) e si è piazzato al 20° posto con un ritardo di 1’11”3. Gara diligente quindi per il bravo Lukas che prima di tutto doveva ritrovare le sensazioni migliori al poligono. Poste le basi potrà tornare a forzare sugli sci e tentare di nuovo l’assalto alle posizioni che contano.. Molto più dietro gli altri atleti italiani. Christian De Lorenzi (1 errore nella sessione in piedi) ha chiuso in 43° piazza a 1’48”6 da Fak, Dominik Windisch è giunto 54° a 2’02”4 (3 bersagli mancati). Gara da dimenticare per Dutto (72°) e Martinelli (88°).

La classifica maschile

Martin Fourcade resta come detto leader della classifica generale (301 punti) e allunga rispetto agli inseguitori. Alle sue spalle si sono portati Ustyugov (212) e Svendsen (209) che hanno così scavalcato Birnbacher (205). Al 5° posto è salito Fak (177), mentre Lukas Hofer si conferma il migliore tra gli italiani (36° con 56 punti). Sabato alle ore 12:45 il circuito di Pokljuka ospiterà la gara ad inseguimento con partenza ad handicap e con 4 poligoni totali (2 a terra e poi 2 in piedi).

Biathlon femminile: domani la sprint!

Venerdì sarà giornata di gara in ambito femminile. Le donne si cimenteranno infatti nella sprint di Pokljuka e proveranno a rendere meno pesante l’addio all’attività agonistica di Magdalena Neuner.. La “divina” tedesca ha deciso di ritirarsi al termine della passata stagione (dopo aver vinto per la 3° volta la sfera di cristallo) e ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Nelle due tappe di Coppa del Mondo che si sono svolte ad Oestersund (Svezia) e Hochfilzen (Austria) a fare la voce grossa è stata Tora Berger. La norvegese ha infatti vinto 3 prove sulle 5 in programma ed è sempre salita sul podio. Tora ha raggiunto quota 19 affermazioni in Coppa del Mondo ed ha conquistato la leadership in classifica generale (282 punti). La campionessa originaria di Lesja (32 anni il prossimo 18 marzo) ha impressionato soprattutto nelle sessioni a terra (49 bersagli centrati su 50 per un 98% davvero significativo) ed ha mantenuto uno standard elevato anche nel tiro in piedi (88%).. Per lei quindi un 93% complessivo al poligono ed il ruolo di favorita per la conquista della sfera di cristallo (unico trionfo che le manca in carriera e che si aggiungerebbe a 1 oro olimpico e a 4 titoli mondiali). Al 2° posto della classifica generale si trova Darya Domracheva (244). La forte bielorussa ha conquistato 1 vittoria e 2 podi sulle 5 gare disputate finora. Velocissima come sempre sugli sci, ma troppo imprecisa al poligono (83%). Era la favorita di inizio stagione, resta una delle candidate principali alla sfera di cristallo (mai vinta in carriera).. La 3° piazza della graduatoria è occupata da Olga Vilukhina (a quota 172). La russa ha sparato discretamente (89%) e sugli sci ha viaggiato a corrente alternata. Per lottare con le altre big dovrà compiere un ulteriore passo in avanti. In 4° e 5° posizione Henkel (170 punti) e Makarainen (144). La veterana tedesca si è ben comportata nelle sessioni a terra (96%) e ha pagato dazio soprattutto nei tiri in piedi (84%), la ritrovata finlandese (vincitrice della Coppa del Mondo nel 2010-2011) ha ottenuto 2 podi importanti e se aumenterà le sue percentuali al tiro (75% nelle gare individuali) potrà competere per il massimo obiettivo.

Le altre..

Al di sotto delle attese le atlete della Germania che stanno pagando a caro prezzo l’addio della Neuner. Per il momento Henkel sta reggendo l’urto, mentre Gossner e Bachmann stanno faticando più del previsto (73,3% e 84,4% al poligono). Avvio difficile anche per le russe Zaitseva (83% al tiro) e Sleptsova, mentre la giovane Glazyrina è precisa con la carabina (94% dei bersagli colpiti), ma lenta sugli sci. Francia a corrente alternata. Brunet positiva al tiro (94%) ma in ritardo di condizione fisica, Dorin stranamente fallosa al poligono (83%) e senza acuti nel fondo. Sugli scudi invece la norvegese Solemdal che è riuscita a vincere la prima gara in carriera (inseguimento ad Hochfilzen). La migliore al tiro è stata la Skardino. La bielorussa ha colpito il 96% dei bersagli (2 errori a terra e 2 in piedi su 100 colpi sparati). A terra primato per la norvegese Berger e per la polacca Palka (98% per entrambe), mentre in piedi l’unica capace di sfiorare la perfezione è stata la Skardino (96%).

E le italiane?

Poco o nulla da segnalare per le atlete azzurre. Il miglior risultato è stato il 20° posto conquistato dalla veterana Michela Ponza nella gara ad inseguimento di Oestersund. La trentatreenne italiana (8 volte sul podio in Coppa del Mondo) ha colpito il 90% dei bersagli, ma ha confermato la solita fatica nella parte sciata. La Ponza va a caccia della 50° prova senza errori al poligono (risultato incredibile) e spera di raggiungere presto il prestigioso traguardo. Lontane dalle migliori le giovani atlete di casa nostra. La maturazione di Runggaldier e di Oberhofer è lenta ma costante, Wierer e Gontier sono ancora in fase di assestamento. Loro sono attese ad un importante salto di qualità. Il presente è complicato, la stagione attuale vale come verifica delle ambizioni azzurre in ottica futuro.