Mondiali di biathlon 2013: Disputate le sprint!

Svendsen ha vinto l’oro maschile, Pidurshna super tra le donne!
Italia senza acuti nelle sprint dei Mondiali di biathlon di Nove Mesto..

Mondiali di biathlon: sprint maschile a Svendsen

Sul circuito di Nove Mesto (Repubblica Ceca) si sono disputate le prime gare individuali dei Mondiali di biathlon 2013. La sprint maschile (10 km sugli sci con 2 sessioni di tiro) ha fatto registrare la vittoria di Emil Hegle Svendsen. Il norvegese ha commesso 1 errore nel secondo poligono (in piedi), ma è stato velocissimo sugli sci ed ha conquistato l’oro in 23’25”1. Svendsen ha tagliato la linea del traguardo con 8”1 sul francese Martin Fourcade (anche per lui 1 errore in piedi) e con 11”2 sullo sloveno Jakov Fak (10 su 10 al tiro, ma meno rapido nella parte sciata rispetto ai primi due).

In 4° posizione si è classificato l’eterno Ole Einar Bjoerndalen. Il fenomeno norvegese (indiscutibilmente il più forte biatleta di sempre) è stato protagonista di una grande prestazione, ma ha mancato un bersaglio nella sessione in piedi e ha chiuso la sua gara con un ritardo di 19”9 dal connazionale Svendsen. 5° a 23”2 il russo Dmitry Malyshko (perfetto al tiro), 6° a 25” il francese Alexis Boeuf (nessun errore al poligono).

Il miglior azzurro è stato Lukas Hofer. Il nostro atleta di punta si è piazzato al 14° posto (a 57”1) e ha pagato a caro prezzo il bersaglio mancato nell’ultima sessione. Nettamente più indietro gli altri italiani: 26° Christian De Lorenzi (nessun errore, ma 1’30”2 di distacco), 58° Dominik Windisch (4 su 5 a terra, 2 su 5 in piedi con un gap totale di 2’30”8), 60° Christian Martinelli (1 errore in ognuna delle 2 sessioni di tiro per un ritardo di 2’36” dalla vetta).

 

Svendsen al 9° oro mondiale

Emil Hegle Svendsen è stato eccezionale nella sessione di tiro a terra (veloce e preciso) e ha rimediato sugli sci all’errore commesso nel secondo poligono. A parità di errori ha battuto Martin Fourcade e questo vale da solo più di molte considerazioni. Il norvegese ed il francese hanno una marcia in più nella parte sciata e nella gara odierna lo hanno dimostrato una volta di più. Il duello a distanza tra i due ha premiato Svendsen. Giusto così perché il campione di Trondheim (è nato il 12 luglio 1985) ha convinto più del transalpino sul circuito di Nove Mesto.

Il norvegese ha bissato il successo conquistato due giorni prima nella staffetta mista ed ha messo in bacheca il 9° titolo iridato in carriera (il 1° in una sprint, il 4° individuale). Svendsen è da anni uno dei più forti al mondo ed il suo palmares lo conferma: per lui 3 medaglie olimpiche (2 ori e 1 argento a Vancouver 2010), 14 podi iridati (compresi 4 argenti e 1 bronzo), 1 sfera di cristallo (2009-2010) e 25 vittorie individuali in Coppa del Mondo (con 55 podi totali).

 

Fourcade battuto, Fak di bronzo

Martin Fourcade ha mancato l’appuntamento con il 5° titolo mondiale, ma è salito sul podio iridato per la 9° volta in carriera (4 ori, 4 argenti e 1 bronzo) e si è confermato biatleta di assoluto spessore (1 sfera di cristallo e 19 vittorie individuali in coppa). Bravo è stato ancora una volta Jakov Fak. Lo sloveno, a segno 2 volte nella stagione, ha conquistato la 1° medaglia iridata in carriera e ha dimostrato di essere in costante crescita.

Un pizzico di rammarico arriva dal 4° posto di Ole Einar Bjoerndalen. Il trentanovenne norvegese ha illuso tutti gli appassionati con una sessione di tiro a terra fantastica (che lo ha proiettato in testa alla classifica virtuale con 1” su Svendsen), ma ha mancato l’ultimo bersaglio nel secondo poligono e si è dovuto arrendere rispetto alla maggior freschezza atletica dei suoi rivali. Fosse giunto 3° avrebbe ottenuto la 39° medaglia iridata (la 50° tra Mondiali e Olimpiadi). Basti questo perché per riportare tutti i suoi trionfi ci vorrebbe un libro a parte.

 

La prova degli italiani

Gli azzurri sono andati a corrente alternata. Lukas Hofer è stato formidabile nella prima parte di gara (veloce sugli sci e perfetto nella sessione di tiro a terra, tanto da transitare alla fotocellula a 6” da Bjoerndalen e a 5” da Svendsen), ma è calato alla distanza e per via dell’errore commesso al secondo poligono è retrocesso in 14° posizione. De Lorenzi è stato super al tiro ma lento sugli sci, Windisch e Martinelli hanno pagato gli errori commessi e sono finiti nelle retrovie. Tutti 4 parteciperanno alla gara a inseguimento di domani (12,5 km sugli sci con 4 poligoni). Alle ore 13:00 partirà Svendsen, poi in base ai ritardi accumulati al via tutti gli altri. Il norvegese è favorito, ma la concorrenza è altissima e le sorprese sono dietro l’angolo.

 

Mondiali di biathlon: Dominio ucraino al femminile

La sprint femminile dei Mondiali di Nove Mesto ha regalato invece incredibili sorprese. Tante favorite hanno deluso, le ucraine ne hanno approfittato ed hanno conquistato due piazzamenti sul podio. Il successo è andato a Olena Pidhrushna che ha coperto i 7,5 km di gara senza compiere errori al tiro e con il tempo totale di 21’02”1. La ventiseienne di Ternopil ha battuto di 6”4 la norvegese Tora Berger (1 bersaglio mancato nel poligono in piedi) e di 22”8 la connazionale Vita Semerenko (10 su 10 al tiro). Di pochissimo fuori dal podio le russe Olga Zaitseva (1 errore in piedi e 1”7 dal bronzo) ed Olga Vilukhina (perfetta al poligono e a 2”5 dal 3° posto).

 

Deludenti le big

L’unica tra le grandi favorite della vigilia a salvare la pelle è stata Tora Berger,  mentre le altre hanno deluso pesantemente. La tedesca Miriam Gossner (2 bersagli mancati a terra) si è classificata al 6° posto (33”1 dalla vetta), la finlandese Kaisa Makarainen (2 errori nel primo poligono) non è riuscita ad andare oltre la 9° posizione (a 40”8), la bielorussa Darya Domracheva è sprofondata e ha chiuso in 43° piazza (5 errori e quasi 2’ di ritardo).

 

La gara delle italiane

Le azzurre non si sono espresse su livelli eccelsi. La migliore è stata Dorothea Wierer che ha chiuso al 21° posto (1’10”9 con 1 errore in piedi). Ancora peggio le altre: 29° a 1’28”3 Karin Oberhofer (1 errore a terra e 1 in piedi), 37° a 1’43”8 Alexia Runggaldier (immacolata al poligono quanto lenta sugli sci), 50° a 2’10”8 Nicole Gontier (3 bersagli mancati su 10). Le nostre si sono comunque qualificate per la prova ad inseguimento di domani (10 km sugli sci e 4 poligoni). Sarà una gara  (a partire dalle 16:15) tutta da scrivere. Le ucraine proveranno a difendersi, le big si daranno battaglia per rimontare..

 

Pidhrushna a sorpresa

Olena Pidhrushna ha conquistato il 1° successo in carriera ed è salita per la 1° volta sul podio di una gara mondiale, Tora Berger ha ottenuto la 14° medaglia iridata (5 ori, 4 argenti e 5 bronzi), Vita Semerenko si è issata per la 4° volta sul podio mondiale (1 argento e 3 bronzi).