Mondiali di biathlon 2013: Domracheva d’oro!

La bielorussa vince l’ultima gara femminile dei Mondiali di biathlon..
Nella mass start di Nove Mesto podio anche per Berger ed Hojnisz!

Mondiali di biathlon: Domracheva firma la mass start femminile

Darya Domracheva è tornata grande nell’ultima gara dei Mondiali di biathlon 2013 e ha vinto il titolo iridato nella mass start femminile. La bielorussa ha completato la prova in 35’54”5 ed ha rimediato ai 2 errori commessi al poligono (1 a terra e 1 in piedi) con una favolosa prestazione sugli sci. Darya ha tagliato il traguardo con 8”7 di vantaggio sulla norvegese Tora Berger (1 bersaglio mancato nelle sessioni a terra e 1 nelle sessioni in piedi) e con 27”6 di margine sulla sorprendente polacca Monika Hojnisz (1 errore nella prima serie in piedi).

4° a 46”6 l’ucraina Vita Semerenko (18 su 20 al poligono), 5° a 52”1 la russa Olga Zaitseva (18 su 20), 6° piazza con lo stesso ritardo per la tedesca Miriam Gossner (4 bersagli mancati). 7° a 1’00”8 la polacca Palka (19 su 20 al tiro), 8° a 1’04”5 la slovena Gregorin (18 su 20), 9° a 1’10”8 la francese Dorin (18 su 20), 10° a 1’17”7 la slovacca Gerekova (17 su 20). Solamente 20° l’azzurra Karin Oberhofer che ha commesso 4 errori (3 nella prima sessione a terra, 1 nella prima in piedi) accusando un divario di 2’256”4. Tra le big deludenti l’ucraina Pidhrushna (11°), la tedesca Henkel (13°), la finlandese Makarainen (17°) e la ceca Soukalova (18°).

 

La storia della mass start femminile

Palka, Pidhrushna, Gossner, Vita Semerenko, Dorin, Soukalova, Vitkova (Rep. Cec.), Gregorin, Flatland (Nor), Gerekova e Hojnisz non compiono errori nel primo poligono a terra e allungano. Tra le big mancano 1 bersaglio Berger, Henkel, Makarainen, Domracheva e Zaitseva. 3 errori per Oberhofer.

Gossner, Vita Semerenko e Palka si presentano al secondo poligono a terra con qualche secondo di margine. La polacca non sbaglia e approfitta delle incertezze della tedesca e dell’ucraina (1 errore a testa). Pidhrushna e Dorin inseguono a meno di 6”, poco più dietro Hojnisz, Domracheva, Berger ed Henkel. Oberhofer perfetta in questa serie, ma lontanissima dalle big.

Domracheva fa la voce grossa sul tratto sciato ed arriva al primo dei due poligoni in piedi con 10” circa sulle immediate inseguitrici (Gossner, Hojnisz, Berger, Henkel, Dorin, Pidhrushna e Palka). La bielorussa mostra gli artigli e si conferma in testa. Palka e Gossner chiudono tutti i bersagli e passano in 2° ed in 3° posizione, Henkel e Dorin commettono 2 errori e escono dai giochi a vantaggio di Berger, Vita Semerenko, Pidhrushna e Hojnisz.

Domracheva viaggia forte sugli sci e si presenta all’ultimo poligono (secondo in piedi) con un buon margine su Gossner. Poco più dietro Berger (rientrata nel tratto sciato), Palka, Hojnisz, Vita Semerenko. Darya limita i danni (1 errore) e ipoteca la medaglia d’oro, la tedesca si rende protagonista di un autentico disastro e con i 3 bersagli mancati (altrettanti giri di penalità) esce dalla lotta per il podio. Berger e Hojnisz non sbagliano e guadagnano le altre medaglie. 1 errore a testa e chance sfumata per Palka e Vita Semerenko.

 

I numeri delle protagoniste

Darya Domracheva ha conquistato la 1° medaglia di questa edizione ed è salita sul podio mondiale per la 6° volta in carriera (2° volta sul gradino più alto dopo il titolo vinto lo scorso anno a Ruhpolding nella gara ad inseguimento).

Tora Berger ha mancato l’appuntamento con il 5° oro di questi Mondiali, ma è entrata comunque nella storia con la 6° medaglia su 6 gare disputate a Nove Mesto (vittorie nell’inseguimento, nella gara individuale, nella staffetta mista e in quella femminile, più gli argenti nella sprint e nella mass start). E’ la prima donna a salire sul podio in tutte le prove di un Mondiale. Ha inoltre conquistato la 18° medaglia iridata in carriera (8 ori, 5 argenti e 5 bronzi).

Monika Hojnisz ha invece ottenuto il 1° podio assoluto in carriera. Per la ventunenne polacca davvero un bel modo di raggiungere le luci della ribalta.

 

Analisi della mass start femminile

Darya Domracheva ha finalmente unito capacità di andare forte sugli sci e precisione al poligono. La biatleta bielorussa ha vinto con merito e a parità di errori è riuscita a precedere Tora Berger. Prestazione convincente per Darya, ennesima medaglia per la norvegese che si conferma regina dei Mondiali di biathlon. Tora non ha vissuto la sua giornata migliore, ma si è difesa e grazie al 6° podio su 6 prove è entrata nella storia.

Monika Hojnisz è stata la grande sorpresa di giornata e è stata, al pari della connazionale Palka, la più precisa al poligono. Altra giornata deludente per la tedesca Gossner e per le russe (mai sul podio al femminile). La prestazione di Karin Oberhofer è stata opaca. L’azzurra è partita male, poi ha limitato i danni, ma non è riuscita a conquistare una posizione di prestigio.