Mondiali di biathlon 2013: Norvegia d’oro nella mista!

Mondiali di biathlon iniziati con il trionfo scandinavo..
Sul podio Francia e Repubblica Ceca.. Italia 4°, Russia 6°.. 

Mondiali di biathlon a Nove Mesto: Norvegia d’oro in staffetta

Si sono aperti nel segno della Norvegia i Mondiali di biathlon 2013.. Sulle nevi ceche di Nove Mesto il team scandinavo ha infatti vinto il titolo iridato nella staffetta mista. Grande prestazione dei 4 frazionisti norvegesi che hanno dominato la gara rendendo vani gli sforzi delle altre contendenti. Tora Berger è stata straordinaria in fase di lancio, Synnoeve Solemdal ha limitato i danni al poligono, Tarjei Boe ha scavato il gap decisivo, Emil Hegle Svendsen ha completato l’opera con lucidità. La Norvegia ha conquistato il 3° titolo mondiale consecutivo in questo format e ha chiuso con il tempo totale di 1h12’04”9. Gli scandinavi hanno tagliato il traguardo con 20”  sulla Francia (Brunet, Dorin, Boeuf e Martin Fourcade) e con 32”3 sulla Repubblica Ceca (Vitkova, Soukalova, Soukup e Moravec). L’Italia non è riuscita a salire sul podio, ma ha lottato fino all’ultimo poligono ed ha chiuso la prova iridata in 4° posizione, a 58”4 dalla vetta e a poco più di 26” dal bronzo. Grande prova quindi per Wierer, Oberhofer, Dominik Windisch e Hofer. 5° piazza a 1’07”01 per la Slovenia (Mali, Gregorin, Bauer e Fak), 6° a 1’26”5 per la deludente Russia (Zaitseva, Vilukhina, Shipulin e Malyshko). Ancora peggio è andata alla Germania (Henkel, Gossner, Schempp e Birnbacher) che non è riuscita ad andare oltre la 13° piazza (a 2’40”7).

 

La storia della gara: le frazioni femminili

La staffetta mista è stata combattuta fin dal via ed ha offerto numerosi spunti interessanti.. Berger si è confermata regina (nessun errore al poligono, ottima sugli sci) ed è arrivata al cambio con 12” di vantaggio su Zaitseva. Solemdal è stata enciclopedica a terra, ma è stata poi costretta a utilizzare 2 ricariche nella sessione di tiro in piedi ed è stata superata prima del cambio dalla Vilukhina (1 errore a terra, super sugli sci). La Polonia è giunta a metà gara in 3° posizione (eccellenti Palka e Gwizdon), la Germania è subito sprofondata per via degli errori di Henkel e Gossner (costretta ad affrontare un giro supplementare). Brunet e Dorin hanno portato la Francia in 5° posizione, Vitkova e Soukalova hanno permesso alla Repubblica Ceca di arrivare al cambio in 6° piazza, le azzurre Wierer (perfetta al tiro) e Oberhofer (1 ricarica a terra e 1 in piedi) hanno concluso le manche femminili al 7° posto con un ritardo di 36”2.

 

La storia della gara: spazio agli uomini

La prima frazione maschile ha regalato scintille. Boeuf è stato perfetto a terra e ha raggiunto sia Shipulin (2 ricariche) che Boe (1 errore), ma poi ha commesso 2 errori nella sessione in piedi ed è stato di nuovo scavalcato dai rivali. Il norvegese ed il russo hanno sparato con precisione chirurgica ed hanno alzato il ritmo nella parte sugli sci. Magistrale prestazione dell’azzurro Dominik Windisch (10 su 10 al poligono) che ha ripreso Soukup (1 errore in piedi). Boe ha allungato il passo (miglior tempo sugli sci) ed ha chiuso la sua prova con 12”3 di vantaggio su Shipulin, 31” su Boeuf, 41”3 su Soukup e 47”9 su Windisch.

 

La storia della gara: la parte decisiva

L’ultima frazione ha visto le rispettive squadre schierare i carichi da novanta. Il norvegese Svendsen ha incrementato il margine grazie ad un poligono a terra immacolato. Lo stesso ha fatto il francese Martin Fourcade che è così transitato davanti alla fotocellula con 20” di ritardo. La Russia è crollata a causa della disastrosa prova di Malyshko (4 bersagli mancati e un giro di penalità) e di questo hanno approfittato sia Moravec che Hofer. Il ceco e l’azzurro sono stati perfetti a terra e sono transitati davanti alla fotocellula con un gap di 38”8 e di 44”5. A circa 30” dal bronzo virtuale sono passati lo sloveno Fak (nessun bersaglio fallito) e Malyshko. Fourcade ha recuperato terreno sugli sci ed è arrivato all’ultimo poligono (in piedi) pochi secondi dopo Svendsen. Entrambi se la sono cavata con una sola ricarica ed il norvegese ha ipotecato l’oro transitando alla fotocellula con 13”9 di vantaggio. Spaventoso il poligono di Moravec che ha colpito tutti i bersagli approfittando dei 2 errori commessi da Hofer. Posizioni cristallizzate nel finale con Svendsen a dirigere la festa..

 

Scandinavi superlativi

La Norvegia ha collezionato il 3° oro mondiale consecutivo nella staffetta mista (impresa storica). Tora Berger e Emil Hegle Svendsen hanno corso da campioni, ma il protagonista in casa scandinava è stato Tarjei Boe. Il dominatore della Coppa del Mondo 2011 è tornato su ottimi livelli dopo il lungo periodo di stop e ha rotto l’equilibrio con un poderoso allungo nell’ultimo giro della 3° frazione. Boe è stato a tutti gli effetti il migliore del lotto.

 

Moravec maestoso, Fourcade positivo, Malyshko e Gossner disastrosi

L’impresa di giornata è stata firmata da Ondrej Moravec. Il ventottenne ceco ha disputato una frazione da fantascienza (chirurgico e veloce al poligono, potente sugli sci) ed ha regalato alla nazionale padrona il terzo gradino del podio.

La prova di Martin Fourcade non è bastata per regalare l’oro alla Francia, ma è stata all’altezza delle aspettative. Il numero uno al mondo ha tentato il tutto per tutto, Svendsen però si è difeso bene ed ha mantenuto il vantaggio accumulato dai suoi compagni.

Disastrose sono invece state le prestazioni di Dmitry Malyshko e Miriam Gossner. Il russo ha pagato la pressione e nel poligono a terra ha fallito 4 bersagli. Costretto ad affrontare un giro di penalità ha gettato alle ortiche la possibilità di competere per il podio. La Russia era la squadra da battere, ma è naufragata nelle due frazioni maschili. Shipulin ha rimediato agli errori con la sua velocità sugli sci, Malyshko è andato in crisi. La scelta di rinunciare al solido Ustyugov si è, a posteriori, rivelata fallimentare.

La Germania è stata invece penalizzata dalla giornataccia di Miriam Gossner. Doveva essere il valore aggiunto del team tedesco, è stata invece la causa principale del pessimo piazzamento. Ha mancato 4 bersagli nella sessione in piedi e ha fatto crollare le speranze di medaglie della sua squadra.

 

Azzurri ad un passo dal sogno

L’Italia ha disputato una gara estremamente positiva e ha lottato fino all’ultimo poligono per la medaglia di bronzo. Il 4° posto finale lascia un po’ di rammarico, ma gli azzurri hanno dato tutto e meritano complimenti sinceri. Dorothea Wierer e Dominik Windisch stati eccelsi al poligono (10 su 10 per entrambi) ed hanno convinto sugli sci, Karin Oberhofer ha concluso alla grande la parte riservata alle donne, Lukas Hofer ha tentato il tutto per tutto e proprio a causa di questo ha mancato 2 bersagli nella sessione in piedi. La scelta è stata comunque condivisibile perché senza forzare il ritmo sarebbe stato impossibile salire sul podio. Più che di medaglia svanita è quindi giusto parlare di massimo risultato possibile conquistato. L’Italia c’è e questo è l’aspetto che dà maggiore fiducia in vista delle prossime gare.

 

Domani riposo, sabato le sprint

Il programma dei Mondiali di biathlon riprenderà sabato 9 febbraio con le prime prove individuali. La sprint maschile (10 km con 2 poligoni) si disputerà a partire dalle 13:00, quella femminile (7,5 km con 2 sessioni di tiro) inizierà invece alle 16:15.