Mondiali di biathlon 2013: Mass start a Boe

Tarjei Boe vince l’ultima gara dei Mondiali di biathlon!
Sul podio della mass start anche Shipulin e Svendsen..

Mondiali di biathlon: Festival Norvegia con Boe

Non poteva che concludersi con la vittoria di un atleta norvegese l’edizione 2013 dei Mondiali di biathlon. Il team scandinavo ha festeggiato l’8° titolo sulle 11 gare disputate a Nove Mesto e ha collezionato un risultato di squadra senza precedenti. Protagonista assoluto della mass start maschile è stato Tarjei Boe che ha vinto la prova conclusiva della manifestazione (15 km sugli sci con 4 sessioni di tiro) in 36’15”8. Il norvegese è stato perfetto al poligono ed ha tagliato il traguardo con 3”7 di vantaggio sul russo Anton Shipulin (1 errore nella prima serie in piedi) e con 7”4 sul connazionale Emil Hegle Svendsen (1 bersaglio mancato nella seconda sessione a terra).

4° a 10”4 il ceco Ondrey Moravec (1 errore in piedi), 5° a 12”8 il tedesco Erik Lesser (1 colpo mancato nella prima a terra), 6° a 16”7 l’austriaco Dominik Landertinger (1 bersaglio fallito in piedi), 7° a 19”6 il francese Jean Guillaume Beatrix (18 su 20 al tiro), 8° a 22”5 lo svedese Bjorn Ferry (perfetto al pari di Boe). 9° e 10° posizione per i fratelli Fourcade che hanno mancato 2 bersagli a testa (Simon a 36”3, Martin a 36”8). Lukas Hofer, unico azzurro al via, ha concluso la prova al 20° posto (1’52”9 di ritardo e 3 errori nel primo poligono a terra), mentre il norvegese Ole Einar Bjoerndalen si è piazzato 23° (solo 14 su 20) a 2’12”2.

 

Tarej Boe biathlon

 

La storia della mass start maschile

Pochi errori nel primo poligono a terra e tanti atleti in linea per conquistare un grande risultato. Spiccano per questo i bersagli falliti da Ustyugov, Lindstrom, Malyshko, Birnbacher, Bjoerndalen e Eder. Subito fuori dalla lotta per il podio Hofer che commette 3 errori.

Martin Fourcade arriva al secondo poligono a terra con pochi metri di vantaggio sul gruppetto comprendente più di dieci biatleti. Il francese sbaglia così come Svendsen e Garanichev. Tra coloro che comandano la gara poligoni perfetti per Moravec, Shipulin, Boe, L’Abee-Lund, Bailey, Bauer, Landertinger Boeuf. Senza errori anche Malyshko, Lesser, Ferry, Leguellec e Birnbacher. Ancora 1 bersaglio mancato da Bjoerndalen e Ustyugov, 2 addirittura Fak. Bene Hofer che è però lontanissimo dai big.

Martin Fourcade ed anche Svendsen tornano sul gruppo di testa nel tratto che porta al primo dei due poligoni in piedi. Sessione più selettiva con 1 errore per Shipulin, Landertinger, Moravec, Malyshko e Beatrix. Serie pulita per Martin Fourcade, Boe, Bailey, Birnbacher, Ferry, Svendsen, Lesser, Lindstrom. 2 errori per Bauer, L’Abee-Lund e Bjoerndalen.

Boe, Birnbacher, Bailey, Svendsen, Ferry e Lesser vengono ripresi prima dell’ultimo poligono (secondo in piedi) da Simon Fourcade Moravec, Shipulin, Lindstrom, Beatrix, Landertinger. Martin Fourcade accede per primo nello stadio, ma fallisce l’ultimo colpo. Ne approfittano Boe, Svendsen, Ferry, Shipulin, Landertinger, Moravec, Lesser, Beatrix. Errori pesanti per Birnbacher e Lindstrom.

Boe passa davanti alla fotocellula con 4” sugli immediati inseguitori e poi allunga, Svendsen tenta il forcing e si porta dietro Shipulin e Lesser, mentre Moravec, Ferry, Landertinger e Beatrix perdono secondi. Boe non si volta mai indietro e va a vincere, Shipulin stacca uno Svendsen comunque grande e conquista l’argento. Il podio è completato, mentre Moravec sopravanza Lesser e chiude al 4° posto.

 

L’analisi della mass start maschile

La gara che ha chiuso i Mondiali di biathlon di Nove Mesto è stata equilibrata e emozionante fino all’ultimo metro. I migliori 8 sono arrivati nel giro di 23” e fino all’ultimo poligono erano tanti gli atleti che potevano vincere l’oro. Tarjei Boe si è dimostrato il più forte al poligono (assieme a Ferry) ed ha saputo tenere un bel ritmo sugli sci stretti. E’ rimasto piuttosto coperto fino all’ultima sessione, poi ha accelerato ed ha scavato il gap decisivo con gli avversari. Tanto di cappello per Boe, campione ormai pienamente ritrovato dopo il grave infortunio.

Applausi anche per Svendsen che ha tentato il tutto per tutto per ricucire quel margine che si era creato con il connazionale. Ha speso tutto e nel finale è stato giustiziato da Shipulin, ma è stato grande protagonista. Il “Re di Nove Mesto” ha pagato i postumi dell’attacco influenzale che lo ha colpito in settimana. Shipulin ha riscattato in parte il deludente Mondiale dei russi e si è meritato l’argento, Moravec, Lesser e Landertinger hanno disputato una buona gara anche senza salire sul podio, Martin Fourcade ha invece gettato alle ortiche la 6° medaglia su 6 gare sbagliando nell’ultima serie di tiro..

Performance deludente per Bjoerndalen che è stato il meno preciso al poligono (14 su 20), a corrente alternata Lukas Hofer. L’azzurro è partito malissimo (3 errori nella prima sessione a terra), ma poi si è ripreso ed ha colpito i 15 bersagli successivi. Il 20° posto non è soddisfacente, ma per come si era messa non è un piazzamento da disprezzare.

 

I numeri dei protagonisti

Tarjei Boe ha conquistato il 3° titolo di questi Mondiali di biathlon (il 1° individuale dopo i due ottenuti nelle 2 staffette) e si è messo al collo la 9° medaglia iridata della sua carriera (7 ori e 2 bronzi).

Anton Shipulin ha ottenuto la 2° medaglia iridata di questa edizione (dopo il bronzo nell’inseguimento), è salito a quota 4 podi mondiali in carriera (2 argenti e 2 bronzi) ed è l’unico russo a non aver completamente fallito la competizione di Nove Mesto.

Il personaggio al maschile di questi Mondiali di biathlon è sicuramente Emil Hegle Svendsen. Il norvegese è salito sul podio di Nove Mesto per la 5° volta (4 ori e 1 argento), ha raccolto la 17° medaglia iridata della sua carriera (11 titoli) ed ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei più forti di sempre. Chapeau! E’ anche grazie alle sue formidabili imprese che la Norvegia ha vinto 8 ori su 11 prove disputate. Nessuna nazione era mai arrivata a tanto in una singola edizione dei Mondiali.