E’ grande Italia nello slittino

L’Italia domina la scena nell’ultima tappa della Coppa del Mondo di slittino! A segno Zoeggeler ed il doppio formato da Oberstolz-Gruber!

 

Slittino: Domina l’Italia!

L’ultima tappa della Coppa del Mondo di slittino si è disputata sul “budello” lettone di Sigulda e ha regalato ottime notizie alla squadra azzurra. L’Italia ha infatti dominato la scena in due competizioni ed ha dimostrato di essere pronta per le Olimpiadi di Sochi. Le vittorie conquistate nel singolo dall’eterno Armin Zoeggeler (con il 3° posto di Dominik Fischnaller) e nel doppio da Christian Oberstolz e Patrick Gruber portano ottimismo e consapevolezza in vista dei Giochi e chiudono nel modo migliore una stagione che è stata complicata, ma nel complesso positiva. Le prove di Sigulda (decisive anche per l’assegnazione del titolo continentale) sono state disertate dallo squadrone tedesco (Loch, Moller e Langenhan nel singolo maschile, Wendl-Arlt e Eggert-Benecken nel doppio, Hufner, Wischnewski e Geisenberger nel singolo femminile), ma questo non toglie nulla a quanto fatto dalla straordinaria Italia (tra l’altro 3° nella prova a squadre vinta dalla Russia). La Germania resta nettamente favorita in chiave Giochi Olimpici, ma le prove di Sigulda hanno dato morale e ulteriori stimoli al team azzurro.

 

Armin Zoeggeler

 

Slittino: Grande Italia nel singolo

Armin Zoeggeler ha dominato nel singolo maschile con il tempo di 1’35”913. L’azzurro ha fatto registrare il record del tracciato in entrambe le manche (47”969 e 47”944) e ha conquistato il successo con 106 millesimi di vantaggio sul tedesco Johannes Ludwig. La festa italiana è stata completata dalla 3° piazza di Dominik Fischnaller che ha concluso la prova con un distacco di 0”313 dal connazionale. 4° a 0”450 Martins Rubenis (Let), 5° a 0”569 Semen Pavlichenko (Rus). Più indietro gli altri rappresentanti della compagine azzurra: 18° David Mair, 24° Kevin Fischnaller, 28° Emanuel Rieder. Alla gara lettone non hanno come detto preso parte i tedeschi più quotati e nemmeno il russo Demchenko, ma non per questo la perla di Zoeggeler deve esser considerata meno luminosa. Primo perché gli assenti non hanno mai ragione, secondo perché il carabiniere di Foiana ha dimostrato la sua forza con due manche di straordinario valore.

 

Slittino: I numeri del singolo uomini

Armin Zoeggeler ha centrato la 2° vittoria stagionale (dopo quella firmata a Park City lo scorso 14 dicembre) ed ha soprattutto collezionato il 57° successo in Coppa del Mondo (103° podio complessivo). L’azzurro si è confermato fuoriclasse nonostante i 40 anni (compiuti il 4 gennaio) ed ha reso ancora più importante il suo palmares. Perché ha ottenuto la 10° affermazione a Sigulda e perché ha conquistato il 3° titolo europeo (dopo quelli del 2004 e del 2008). Se si contano anche le 5 medaglie olimpiche (2 ori, 1 argento e 2 bronzi), i 10 podi iridati individuali (6-3-1) e le 10 sfere di cristallo ecco che il bottino diventa leggendario. Nessuno è mai riuscito a vincere tanto, nessuno probabilmente ci riuscirà in futuro. Armin ha lanciato un segnale forte a tutti i suoi avversari ed ha fatto capire al mondo intero di volere con tutte le sue forze una medaglia olimpica. Ai Giochi di Sochi non sarà solo il portabandiera dell’Italia, ma sarà prima di tutto uno dei nostri punti di forza in chiave podio. Zoeggeler ha vinto la 1° medaglia olimpica a Lillehammer 1994 (bronzo) e fra qualche giorno collezionerà la 6° presenza a cinque cerchi. Finora non ha mai fallito l’appuntamento con la medaglia ed anche questa volta lotterà con tutte le sue forze per non interrompere la tradizione. Anche perché quella di Sochi sarà certamente la sua ultima presenza. Doveroso segnalare che Ludwig è salito sul podio per la 10° volta, mentre il giovane azzurro Fischnaller (nato a Bressanone il 20 febbraio 1993) ha centrato il 6° piazzamento tra i migliori tre (con 1 acuto), ha dimostrato di essere ormai tra i big dello slittino mondiale e sarà un’altra pedina di primo piano per la squadra olimpica italiana. Loch aveva già vinto la sfera di cristallo, ma Armin e Dominik grazie ai risultati di Sigulda hanno chiuso al 2° e al 3° posto della generale.

 

Slittino: Italia show anche nel doppio

Sicuramente meno atteso e per questo forse più bello il successo ottenuto nel doppio da Christian Oberstolz e Patrick Gruber (1’23″388). Gli azzurri hanno dettato legge in entrambe le manche (41”696 e 41”692) ed hanno battuto di soli 46 millesimi i russi Vladislav Yuzhakov – Vladimir Makhnutin. 3° piazza per gli austriaci Andreas e Wolfgang Linger che hanno accusato un ritardo di 0”079 (record della pista nella seconda run pari merito con Oberstolz e Gruber). 4° Penz-Fischler (Aut), 5° i fratelli Sics (Let), 7° gli altri azzurri Ludwig Rieder – Patrick Rastner (a 0”503). Assenti le coppie tedesche Wendl-Arlt e Eggert-Benecken.

Il classe 1977 Oberstolz (nato a San Candido l’8 agosto) ed il più giovane di un anno Gruber (nato a Brunico il 31 gennaio 1978) hanno conquistato il 2° titolo europeo (dopo quello del 2008), sono saliti sul podio per la 2° volta in stagione (dopo quello di Winterberg dello scorso 1 dicembre), hanno ritrovato la vittoria dopo più di 4 anni (ultima volta il 9 gennaio 2010 a Winterberg) e hanno collezionato il 16° acuto successo in Coppa del Mondo (53° volta tra i migliori tre). Nel loro palmares anche l’argento iridato di Cesana 2011 (oltre ai 3 nelle gare a squadre) e 2 sfere di cristallo (2004-2005 e 2008-2009). Ai Giochi di Sochi non saranno favoriti, ma potranno recitare il ruolo degli outsider di lusso. Hanno tra l’altro chiuso al 3° posto nella classifica generale di Coppa del Mondo alle spalle di Wendl-Arlt e Eggert-Benecken.

 

Slittino: Singolo femminile a stelle e strisce

La statunitense Kate Hansen ha sfruttato l’assenza delle tedesche Geisenberger (dominatrice della stagione e vincitrice della sfera di cristallo), Hufner e Wischnewski e si è aggiudicata l’ultima gara femminile di Coppa del Mondo con il tempo di 1’23”976. 2° a 0”076 Alex Gough (Can)3° a 0”179 Natalia Khoreva (Rus), 4° a 0”340 Erin Hamlin (Usa) e 13° a 0”661 l’azzurra Sandra Gasparini. Più dietro le altre rappresentanti del movimento italiano: 19° Sandra Robatscher, 20° Andrea Votter. Prestazione deludente quindi per la Gasparini, mentre la giovane californiana Hansen (nata a Burbank il 9 gennaio 1992) ha conquistato il 1° successo in carriera e ha riportato gli Stati Uniti sul gradino più alto del podio a oltre 16 anni di distanza dall’ultimo trionfo (sempre a Sigulda). Il titolo europeo è invece andato alla sorprendente Khoreva.