Gli ultimi ori delle Olimpiadi di Sochi 2014

Le Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 si sono concluse con gli ori assegnati nel fondo, nel bob e nell’hockey. Medagliere vinto dalla Russia

 

Sochi 2014: Russia show nell’ultimo giorno

La XXII edizione dei Giochi Olimpici Invernali si è conclusa con le ultime 3 delle 98 gare in programma. La Russia ha fatto la voce grossa vincendo i titoli in palio nel bob a quattro (con Zubkov) e calando una tripletta storica nella 50 km maschile di sci di fondo (Legkov primo davanti a Vylegzhanin e a Chernousov). Grazie a questi trionfi la nazione di casa ha primeggiato nel medagliere assoluto di Sochi 2014. Il torneo di hockey ha invece visto la vittoria del Canada (in finale sulla Svezia). L’ultima giornata di gare non ha regalato medaglie alla squadra azzurra. I nostri sono stati protagonisti sugli sci, ma non sono riusciti ad entrare nella top ten per un soffio. Nei prossimi approfondimenti tracceremo il bilancio definitivo della spedizione azzurra, di seguito invece l’analisi sulle competizioni che hanno chiuso il programma olimpico. Prima di entrare nel dettaglio va comunque detto che i Giochi Invernali di Sochi sono stati emozionanti e di alto profilo tecnico. Per la qualità delle gare disputate, per le numerose imprese compiute dai vari atleti, per la spettacolarità di discipline che in questo palcoscenico hanno vissuto la loro apoteosi.

 

 

Sochi 2014: Russia padrona nel fondo

La nazione di casa ha dominato la scena nell’ultima prova olimpica dello sci di fondo. La 50 km maschile in tecnica libera con partenza in linea ha fatto registrare una storica tripletta della Russia. Alexander Legkov ha conquistato il titolo in 1 ora, 46 minuti, 55 secondi e 2 decimi, mentre sugli altri gradini del podio sono saliti Maxim Vylegzhanin (2° a 0”7) ed Ilia Chernousov (3° a 0”8). 4° a 1”0 il norvegese Martin Johnsrud Sundby, 5° a 14”3 il bielorusso Sergei Dolidovich e 6° a 14”9 il francese Robin Duvillard. A completare la top ten gli svedesi Anders Soedergren (a 17”8), Daniel Richardsson (a 24”8) e Johan Olsson (a 32”1), il finlandese Iivo Niskanen (a 32”3). Buona prova degli azzurri: 11° a 33”4 Roland Clara, 16° a 40”5 David Hofer, 25° a 56”6 Francesco De Fabiani. Non è invece partito a causa di problemi fisici il veterano Giorgio Di Centa. Tra i big male il norvegese Northug (18° a 44”5) e lo svizzero Cologna che è stato messo fuori causa per via di uno sci rotto (27° a 1’26”4).

 

 

Sochi 2014: Numeri e analisi della staffetta

Alexander Legkov ha conquistato il 1° oro a cinque cerchi della sua carriera, è salito sul podio olimpico per la 2° volta (già argento nella staffetta disputata qualche giorno fa) ed ha regalato alla Russia il 1° successo nello sci di fondo ai Giochi di Sochi 2014. Per il veterano del team di casa (nato il 7 luglio 1983 a Krasnoarmejsk) si tratta del secondo grande risultato ad oltre un anno dal trionfo ottenuto al Tour de Ski 2012-2013. Vylegzhanin è festeggiato il 1° podio individuale alle Olimpiadi (il 3° in generale dopo le medaglie conquistate nella staffetta sprint ed in quella classica), mentre Chernousov non era mai stato finora protagonista ai Giochi Invernali.

La delusione di giornata è stata la Norvegia che ha fallito completamente la prova (trend confermato in tutte le gare maschili). La gara è stata una lunga marcia di avvicinamento verso il traguardo e si è accesa soltanto a due km dall’arrivo. La selezione è stata fatta dall’allungo dei russi che nel tratto di salita hanno immediatamente preso margine rispetto al resto della comitiva. Legkov ha dominato la scena nel rettilineo finale, Vylegzhanin è stato più bravo di Chernousov ed ha anticipato il connazionale grazie ad una splendida spaccata. Gli azzurri sono stati molto bravi per lunga parte della maratona, ma quando il ritmo si è alzato hanno purtroppo perso contatto. In prospettiva merita di essere risaltata la performance di De Fabiani.

Quella firmata da Legkov, Vylegzhanin e Chernousov è la 1° tripletta nella storia dello sci di fondo maschile per la Russia, la 10° in assoluto considerando anche il settore femminile (3 ne aveva realizzate tra le donne l’Unione Sovietica)

 

 

Sochi 2014: La doppietta di Zubkov nel bob

Russia regina anche nel bob a quattro grazie all’impresa compiuta da Alexander Zubkov. Il pilota dell’equipaggio locale ha guidato i compagni Dmitry Trunenkov, Alexey Negodaylo e Alexey Voevoda alla conquista dell’oro (3’40″66). Medaglia d’argento per i lettoni Oskars Melbardis, Daumants Dreiskens, Janis Strenga e Arvis Vilkaste che hanno completato la prova con un ritardo di appena 9 centesimi. Sul terzo gradino del podio sono saliti gli Stati Uniti (Steven Holcomb, Steven Langton, Christopher Fogt, Curtis Tomasevicz) che hanno accusato nel complesso un distacco di 39 centesimi. 4° a 0″42 l’altro equipaggio della Russia (Kasjanov, Belugin, Huzin, Pushkarev), 5° a 0″50 la Gran Bretagna (Jackson, Tasker, Benson, Fearon), 6° a 0″82 per la Germania (Arndt, Roediger, Huebenbecker, Putze). Solo 18° l’Italia (Simone Bertazzo, Samuele Romanini, Simone Fontana, Francesco Costa) che ha pagato 2″85.

 

Sochi 2014: Analisi e numeri della gara di bob a quattro

Zubkov e Voevoda hanno bissato il titolo vinto il 17 febbraio nel bob a due, hanno conquistato il 2° oro olimpico in carriera e sono saliti per la 4° volta sul podio a cinque cerchi (considerando l’argento di Torino 2006 nel bob a quattro ed il bronzo di Vancouver 2010 nel bob a due). Zubkov è il 1° russo a vincere l’oro olimpico nel bob a quattro e diventa il 6° pilota nella storia dei Giochi Invernali a dettare legge nelle due gare in programma. Prima di lui ci erano riusciti i tedeschi Andreas Ostler (Oslo 1952), Meinhard Nehmer (Innsbruck 1976), Wolfgang Hoppe (Sarajevo 1984) e Andre Lange (Torino 2006) e il mito italiano Eugenio Monti (Grenoble 1968).

Zubkov (nato il 10 agosto 1974) conclude con una straordinaria cavalcata una carriera in cui spiccano 6 sfere di cristallo (5 nel bob a quattro e 1 nel bob a due), 24 successi in Coppa del Mondo, 1 titolo iridato (nel bob a due a Koeniggsse 2011), 6 medaglie mondiali (1-3-2) e 4 ori europei. Zubkov ha dominato la prima manche (54″84) e la terza (55″02), Melbardis è stato il più bravo nella seconda (55″13), Kasjanov ha messo tutti in riga nella quarta (55″21). L’ordine d’arrivo finale ha fotografato nel migliore dei modi la qualità delle forze in campo ed ha permesso allo “zar” del bob di vincere con pieno merito.

Holcomb e Langton si sono confermati sul podio dopo il bronzo ottenuto qualche giorno fa nel bob a quattro. Per il pilota statunitense si tratta della 3° medaglia olimpica (considerando l’oro nel bob a quattro di Vancouver 2010). Tomasevicz è tornato protagonista ai Giochi dopo 4 anni (partecipò al successo di Vancouver), mentre Fogt ha centrato (al pari di tutti gli atleti lettoni) la 1° gioia a cinque cerchi della carriera. La Germania ha chiuso la sua deludente Olimpiade nel bob senza medaglie. Non accadeva da Innsbruck 1964. Italia senza acuti come nelle previsioni della vigilia e sicuramente scossa per la positività al doping riscontrata qualche giorno fa del frenatore Frullani.

 

 

Sochi 2014: Canada da record nell’hockey

Il Canada ha vinto l’oro nel torneo maschile di hockey battendo in finale la Svezia con il punteggio di 3-0. Pratica chiusa dai nordamericani con un gol per periodo. Le firme nel successo sono state di Toews, Crosby e Kunitz. Il Canada ha concesso il bis dopo il successo conquistato tra le donne, ha confermato la sua supremazia a 4 anni dal trionfo di Vancouver ed ha ottenuto l’8° oro su 21 tornei olimpici disputati in ambito maschile (1 più dell’Unione Sovietica). Considerando tutto il settore hockey (anche le donne quindi) si tratta invece del 12° trionfo (su 27 edizioni complessive).

 

Sochi 2014: Il medagliere finale

La Russia ha primeggiato nel medagliere finale con 13 ori, 11 argenti e 9 bronzi e così come il Canada a Vancouver 2010 è riuscita a sfruttare nel modo migliore il fattore campo. Decisivi in questo senso i trionfi dell’ultima settimana. Al 2° posto la Norvegia (11-5-10), al 3° il Canada (10-10-5), al 4° gli Stati Uniti (9-7-12), al 5° l’Olanda (8-7-9), al 6° la Germania (8-6-5) e al 7° la Svizzera (6-3-2). 16 le nazioni capaci di conquistare più di 1 titolo, 21° quelle in grado di festeggiare almeno 1 successo, 26 quelle che sono salite sul podio. Tra queste anche l’Italia che si è piazzata al 22° posto della classifica con 8 medaglie (2 argenti, 6 bronzi) e altri 31 piazzamenti nella top ten (compresi 8 quarti posti). Per i nostri colori un’Olimpiade a due facce. Positivo il computo delle medaglie, negativo il fatto di non aver centrato nemmeno 1 vittoria.