Italia di bronzo nello short track

Italia 3° nella staffetta femminile di short track. E’ il 6° podio azzurro alle Olimpiadi. Nello sci alpino oro per Maze beffa per la Fanchini

 

Sochi 2014: Lo short track è sempre azzurro

La giornata numero 11 delle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 ha regalato un’altra bella medaglia all’Italia. A rimpinguare il bottino a cinque cerchi della nostra spedizione è stato ancora una volta lo short track. Il quartetto azzurro formato da Arianna Fontana, Lucia Peretti, Elena Viviani e Martina Valcepina ha infatti conquistato il bronzo nella staffetta femminile al termine di una gara convulsa e ricca di emozioni. L’Italia è caduta in uno dei cambi ed ha tagliato il traguardo in 4° posizione, ma è stata poi avanzata a causa della squalifica rimediata dalla Cina. Il nostro movimento ha quindi festeggiato la 6° medaglia (2 argenti e 4 bronzi). Oltre ai 3 podi arrivati nello short track (considerando anche l’argento ed il bronzo conquistati nelle prove individuali dalla Fontana) ci sono infatti i 2 centrati da Innerhofer nello sci alpino (argento in discesa e bronzo in supercombinata) e quello conquistato da Zoeggeler nello slittino (bronzo nel singolo). Medaglia che è sfuggita per un soffio a Nadia Fanchini nello sci alpino (4° nel posto gigante donne).

 

Il podio azzurro nello short track donne

A vincere l’oro nella staffetta femminile di short track (27 giri per un totale di 3000 metri) sono state Ha Ri Cho, Alang Kim, Seung Hi Park e Suk Hee Shim. Le formidabili sudcoreane hanno completato la prova in 4’09”498 ed hanno preceduto di oltre un secondo le canadesi Marie Eve Drolet, Jessica Hewitt, Marianne St. Gelais, Valerie Maltais (4’10”641), mentre le azzurre Arianna Fontana, Lucia Peretti, Elena Viviani, Martina Valcepina sono giunte al traguardo in 4’14”014. Canada ed Italia hanno beneficiato della squalifica rimediata dalla Cina. Le asiatiche si erano piazzate al 2° posto, ma sono state penalizzate per una scorrettezza compiuta nel convulso finale. La dea bendata ha sostenuto la squadra azzurra dopo averla pesantemente colpita a poco più di 12 giri dalla conclusione. Fontana è infatti caduta a terra prima di dare il cambio alla Peretti a causa di uno scontro con la sudcoreana. Le azzurre hanno perso terreno e si sono viste restituire il mal tolto (in modo fortuito secondo la giuria) per la successiva scorrettezza cinese. Le nostre sono passate dalla delusione per un 4° posto difficile da digerire alla gioia per un bronzo di straordinario spessore. Potere del pazzo mondo dello short track, soddisfazione meritata per le 4 giovani campionesse provenienti dalla Valtellina.

 

 

I numeri dello short track

Fontana, Peretti, Valcepina e Viviani hanno riportato l’Italia sul podio olimpico la staffetta di short track a 8 anni di distanza dal bronzo di Torino 2006. Il filo conduttore tra le due imprese è rappresentato da Arianna Fontana. La fortissima valtellinese (nata a Sondrio il 14 aprile 1990) è salita per la 3° volta sul podio di Sochi 2014 (argento nei 500, bronzo nei 1500) ed ha collezionato la 5° medaglia olimpica in carriera (3° in staffetta a Torino 2006 e nei 500 metri a Vancouver 2010). Arianna ha raggiunto a quota 5 podi la fondista Paruzzi ed è così salita al 3° posto nella classifica all-time relativa alle medagliate azzurre. Davanti a lei soltanto le altre fondiste Belmondo (10) e Di Centa (7). E proprio la Di Centa era stata l’ultima a vincere almeno 3 medaglie nella stessa edizione dei Giochi. Ci era riuscita a Lillehammer 1994 (2 ori, 2 argenti e 1 bronzo). 1° sigillo a cinque cerchi per le tre ragazze native di Sondalo (il 10 ottobre 1992 Viviani, il 4 giungo Valcepina ed il 14 novembre 1990 Peretti). Per l’Italia è l’8° podio olimpico nella storia dello short track italiano (1 oro, 3 argenti e 4 bronzi).
Seung Hi Park è salita per la 2° volta sul podio di Sochi 2014 (era stata bronzo nei 500 metri) ed ha conquistato la 4° medaglia olimpica (compresi i 2 bronzi di Vancouver 2010 nei 1000 e nei 1500 metri), Suk Hee Shim è tornata protagonista di questa rassegna dopo l’argento ottenuto nei 1500 metri.

 

Le altre gare di short track

Arianna Fontana e Martina Valcepina hanno superato le qualifiche nei 1000 metri donne e venerdì 21 febbraio saranno in gara nei quarti di finale. Missione fallita invece per Elena Viviani. Nei 500 metri uomini eliminati al 1° turno gli azzurri Anthony Lobello e Yuri Confortola.

 

 

Sci alpino: L’oro della Maze e il rammarico di Nadia Fanchini

Slovenia in festa nello sci alpino grazie all’acuto di Tina Maze. La slovena si è aggiudicata l’oro nel gigante donne (2’36”87) con 7 centesimi sull’austriaca Anna Fenninger e con 27 sulla tedesca Viktoria Rebensburg. Ad appena 11 centesimi dal bronzo l’azzurra Nadia Fanchini che ha quindi sfiorato il grande risultato grazie a una prestazione di altissimo livello. La sciatrice bresciana si è piazzata al 3° posto nella prima manche, ma nella seconda fase di gara ha purtroppo commesso un paio di sbavature ed è scivolata fuori dalla zona podio. Rimane a mani vuote, ma è stata comunque molto brava. Niente da fare invece per le altre azzurre. Francesca Marsaglia è giunta 16° a 3”05, Denise Karbon e Federica Brignone sono uscite di scena.. 5° a 0”50 Mikaela Shiffrin (Usa), 6° a 0”95 Marie Pietilae-Holmner (Sve), 7° a 1”15 Jessica Lindell-Vikarby (Sve), 8° a 1”61 Anemone Marmottan (Fra), 9° a 1”77 Lara Gut (Svi) e 10° a 2”71 Dominique Gisin (Svi). Out nella manche di apertura Riesch (Ger) e Mancuso (Usa).

 

L’analisi della gara

Tina Maze ha fatto segnare il miglior tempo nella prima manche (1’17”88). Slovena in testa a metà gara con 0”52 su Lindell-Vikarby, 0”65 su Fanchini, 0”85 su Fenninger, 0”91 su Shiffrin, 1”36 su Rebensburg, 1”57 su Pietilae-Holmner, 1”61 su Karbon, 1”81 su Marmottan, 1”96 su Goergl e 2”11 su Gisin. 16° Gut (2”66), 26° Marsaglia (3”75), out Riesch, Mancuso e Brignone.

Viktoria Rebensburg è stata la più brava nella run decisiva (1’17”90) con 0”20 su Gut, 0”31 su Fenninger, 0”39 su Marsaglia, 0”47 su Pietilae-Holmner, 0”68 su Shiffrin e 0”82 su Fanchini. Maze ha difeso la leadership con l’11° tempo (a 1”09), Lindell-Vikarby è crollata a causa del 20° riscontro parziale (a 1”72), Karbon è uscita dai giochi per una scivolata.

 

 

I numeri della Maze

Tina Maze ha bissato il titolo conquistato in discesa (senza dover dividere la vittoria con altre atlete in questa occasione) ed è così salita per la 4° volta sul podio olimpico (dopo gli argenti ottenuti a Vancouver 2010 nel gigante e nel super g). La slovena (nata il 2 maggio 1983 a Slovenj Gradec) è l’11° donna a vincere almeno 2 ori nella stessa edizione delle Olimpiadi Invernali per quello che concerne lo sci alpino femminile. Prima di lei avevano raggiunto questo risultato la statunitense Lawrence (Oslo 1952), la francese Goitschel (Innsbruck 1964), le svizzere Nadig (Sapporo 1972) e Schneider (Calgary 1988), le tedesche Mittermaier (Innsbruck 1976), Seizinger (Nagano 1998) e Riesch (Vancouver 2010), la sciatrice del Liechtenstein Wenzel (Lake Placid 1980), le austriache Kronberger (Albertville 1992) e Dorfmeister (Torino 2006) e la croata Kostelic (a Salt Lake City 2002).

Fenninger è salita per la 2° volta sul podio di Sochi 2014 (dopo l’oro conquistato in super g), Rebensburg si è confermata grande gigantista a 4 anni di distanza dall’oro vinto a Vancouver 2010. Quello di Nadia Fanchini è stato invece il 5° quarto posto dell’Italia in queste Olimpiadi (il 2° nello sci alpino dopo quello di Daniela Merighetti nella discesa femminile).