Maze e Gisin regine della discesa

La discesa olimpica femminile di sci alpino ha fatto regalato l’oro ex-equo a Tina Maze e Dominique Gisin. 4° l’azzurra Merighetti

 

Sochi 2014: Maze e Gisin a braccetto

La quinta giornata di finali dei XXII Giochi Olimpici Invernali si è aperta con la discesa donne di sci alpino. La gara disputata sul pendio di Sochi è stata appassionante ed incerta tanto che a festeggiare il successo sono state due atlete, Tina Maze e Dominique Gisin. La fuoriclasse slovena e la sorprendente svizzera hanno fatto registrare lo stesso tempo (1’41”57) ed hanno vinto ex-equo l’oro olimpico. La festa elvetica è stata coronata dal 3° posto di Lara Gut che ha tagliato il traguardo con 10 centesimi di distacco. Podio sfumato per Daniela Merighetti che si è classificata in 4° piazza con un gap di 27 centesimi. L’azzurra ha disputato una bellissima prestazione ed ha sfiorato il grande risultato nonostante i guai di natura fisica dell’ultimo periodo. 5° a 0”37 Fabienne Suter (Svi), 6° a 0”44 Lotte Smiseth Sejersted (Nor), 7° a 0”71 Edit Miklos (Ung) e 8° a 0”99 Julia Mancuso (Usa).. Più indietro le altre italiane: 12° a 1”13 Elena Fanchini, 14° a 1”18 Verena Stuffer, 22° a 1”91 Nadia Fanchini. Sottotono la tedesca Riesch (13°), gara non portata a termine dall’elvetica Kaufmann, dall’austriaca Fenninger e dalla francese Marchand-Arvier, mentre Tina Weirather (Lie) non ha purtroppo preso il via.

 

 

L’analisi della gara

Maze e Gisin si sono equivalse nella sostanza, ma hanno disputato due prestazioni leggermente differenti. La slovena è stata più brava nella parte alta ed ha invece lasciato qualcosa nel finale (dopo il quarto intermedio è finita larga in una curva verso destra), l’elvetica si è al contrario difesa a inizio gara e è stata più performante dell’avversaria nel tratto conclusivo. Le due hanno dato vita ad uno storico risultato visto che mai nella storia olimpica dello sci alpino era stato assegnato un oro ex-equo. Lara Gut ha disputato una buona prova anche se non è stata perfetta e si è per questo dovuta accontentare del bronzo. La sua delusione è stata evidente. Lieve rammarico anche per Daniela Merighetti che è rimasta ai piedi del podio. La medaglia avrebbe dato un altro sapore alla sua gara, ma il 4° posto è comunque grande risultato. L’azzurra è stata bravissima nella parte alta e nel finale ha certamente pagato la stanchezza per una condizione non ottimale. Eccellente prova di squadra della Svizzera (3 atlete tra le migliori 5), mentre le altre azzurre non sono riuscite ad interpretare al meglio le insidie di questa pista. Tra le big male soprattutto Fenninger (uscita quando stava disputando una bella gara) e Riesch (mai in linea per un risultato all’altezza) che non è quindi riuscita a confermare quanto fatto in combinata.

 

I numeri delle protagoniste

Tina Maze ha conquistato il 1° titolo a cinque cerchi della sua carriera ed è salita per la 3° volta sul podio dei Giochi Invernali (dopo gli argenti ottenuti a Vancouver 2010 in gigante e in super g). La trentunenne slovena (nata il 2 maggio 1983 a Slovenj Gradec) si è confermata una delle grandi del circo bianco ed ha realizzato il sogno olimpico dopo aver vinto tutto. Nel suo palmares figurano 6 medaglie iridate (2 ori e 4 argenti), 1 sfera di cristallo (2012-2013) e 23 affermazioni parziali in Coppa del Mondo (66 podi). Doveroso sottolineare due dati. Tina ha centrato la 4° vittoria della sua carriera in discesa (ovviamente la più prestigiosa) e ha permesso alla Slovenia di conquistare il 1° oro olimpico nella storia dello sci alpino.

Più sorprendente il titolo di Dominique Gisin. Perché la ventottenne elvetica (nata ad Engelberg il 4 giugno 1985) non era mai salita sul podio individuale ad Olimpiadi e Mondiali e perché il suo ultimo successo in Coppa del Mondo (ne ha centrati 3 nel complesso) era datato 7 marzo 2010 (il super g di Crans Montana). La Svizzera è tornata a vincere in una discesa olimpica femminile a 30 anni di distanza dall’impresa di Michela Figini (a Sarajevo 1984). 1° podio olimpico per la classe 1991 Lara Gut che avrà altre gare a disposizione per puntare al massimo risultato. L’ultima considerazione statistica riguarda l’Italia.. Quella di Daniela Merighetti è infatti il “3° medaglia di legno” della nostra Olimpiade (dopo i 4° posti di Karin Oberhofer nella sprint femminile di biathlon e della squadra di pattinaggio figura). Diventano 10 invece i piazzamenti azzurri nella top ten (3 nel biathlon con Oberhofer e Wierer, Fischnaller nello slittino, Fill e Merighetti nello sci alpino, Vuerich nello sci di fondo, Bertagna nel freestyle, Insam nel salto e la squadra nel pattinaggio figura) che vanno ovviamente ad aggiungersi alle 2 medaglie (argento di Innerhofer e bronzo di Zoeggeler). Italia forse non troppo fortunata, ma sicuramente protagonista..