Pillole Olimpiche: Lo sci di fondo

Nel terzo capitolo di Pillole Olimpiche riviviamo le emozioni dello sci di fondo. Nel focus il resoconto completo

 

Sochi 2014: Speciale sci di fondo 

La terza puntata di Pillole Olimpiche riporta alla luce i risultati che si sono registrati nelle competizioni di sci di fondo dei Giochi Invernali di Sochi 2014. Per rivivere le emozioni e per analizzare i dati statistici più importanti di una delle discipline che da sempre animano la manifestazione a cinque cerchi. Nell’articolo il riepilogo dei risultati, i numeri più interessanti e il medagliere relativo.

 

 

I risultati dello sci di fondo

L’Italia non ha conquistato medaglie ed ha deluso le attese della vigilia. Due le note liete della spedizione azzurra: il 7° posto di Gaia Vuerich nella sprint individuale femminile e la 5° piazza della staffetta lunga maschile (Dietmar Noeckler, Giorgio Di Centa, Roland Clara e David Hofer). In linea con le aspettative l’8° posizione firmata da Virginia De Martin Topranin, Elisa Brocard, Marina Piller e Ilaria Debertolis nella prova a squadre riservata alle donne. Nelle altre competizioni gli atleti italiani non sono riusciti ad incidere.

Tra gli uomini il grande protagonista è stato Dario Cologna. Lo svizzero si è aggiudicato la gara di skiathlon (su Marcus Hellner e Martin Johnsrud Sundby) e la 15 km in tecnica classica (su Olsson e Richardsson). Il russo Alexander Legkov ha firmato la 50 km in tecnica libera (su Maxim Vylegzhanin ed Ilia Chernousov), Ola Vigen Hattestad ha salvato l’onore della Norvegia vincendo la sprint in skating (battuti Teodor Peterson e Emil Joensson). Le due prove a squadre sono state griffate da Finlandia e Svezia. Sami Jauhojaervi ed Iivo Niskanen si sono imposti nella staffetta sprint, Lars Nelson, Daniel Richardsson, Johan Olsson e Marcus Hellner hanno dettato legge nella competizione disputata nel classico format.

In ambito femminile luci della ribalta per Marit Bjoergen. La fuoriclasse norvegese ha dominato lo skiathlon (su Charlotte Kalla ed Heidi Weng), ha concesso il personale bis nella 30 km in tecnica libera (su Therese Johaug e Kristin Stoermen Steira) ed ha firmato il tris trascinando Ingvild Flugstad Oestberg al titolo nella staffetta sprint. Trionfo della Norvegia anche nella sprint con l’acuto di Maiken Caspersen Falla (su Oestberg e su Vesna Fabian), mentre la nazione vichinga ha fallito l’oro nella gara a squadre lunga (vinta dalle svedesi Ida Ingemarsdotter, Emma Wiken, Anna Haag e Charlotte Kalla). Non poteva mancare l’acuto della polacca Justyna Kowalczyk che ha lasciato il segno nella 10 km a tecnica classica (su Kalla e Johaug).

 

 

Le curiosità dello sci di fondo

15 i fondisti saliti più di una volta sul podio di Sochi. Tra gli uomini il re è stato Cologna (2 ori), mentre il numero maggiore di medaglie è stato di Vylegzhanin (3 argenti). Più volte protagonisti anche Legkov (1-1-0), Olsson (1-1-0), Hellner (1-1-0), Richardsson (1-0-1), Peterson (0-1-1) e Joensson (0-0-2). La regina tra le donne è stata Bjoergen (3 ori). Più volte sul podio anche Kalla (1-2-0), Oestberg (1-1-0), Ingemarsdotter (1-0-1), Niskanen (0-1-1), Saarinen (0-1-1) e Johaug (0-1-1).

Grazie ai 3 acuti Marit Bjoergen è diventata la donna più vincente nella storia delle Olimpiadi Invernali. Ha centrato infatti il 6° titolo raggiungendo le sovietiche Ljubov Yegorova e Lidya Skoblikova ed è salita per la 10° volta sul podio (con 3 argenti e 1 bronzo) eguagliando il bottino di Raisa Smetatina (Rus) e di Stefania Belmondo (Ita). Nel complesso quindi nessuna ha vinto tanto quanto la campionessa di Rognes (ma nata a Trondheim il 21 marzo 1980). Marit è andata a medaglia nelle ultime 4 edizioni dei Giochi.

Giusto sottolineare gli atleti che erano già saliti sul podio e che a Sochi si sono confermati grandi: Tra gli uomini 6 medaglie per Olsson (2-1-3), 3 per Hellner (3-0-0), Cologna (3-0-0) e Richardsson (2-0-1), 2 per Sundby (0-1-1). Tra le donne, oltre alla già citata Bjoergen, 6 medaglie per Nystad (2-3-1), 5 per Kalla (2-3-0), Kowalczyk (2-1-2) e Saarinen (0-2-3), 3 per Haag (1-2-0) e Johaug (1-1-1).

L’impresa più significativa è stata quella della Svezia che è tornata a vincere la staffetta femminile 54 anni dopo il trionfo di Squaw Valley. Il grande deluso di questa edizione dei Giochi è invece il norvegese Petter Northug. Per il re di Vancouver 2010 non è arrivata nemmeno una medaglia.

 

Il medagliere dello sci di fondo

La Norvegia domina la classifica dello sci di fondo (41,67% degli ori e 30,55% delle medaglie) precedendo Svezia (record di podi pari merito) e Svizzera. 6 le nazioni capaci di centrare vittorie, 10 quelle che riescono ad essere protagoniste. Tra queste non figura l’Italia (solo 3 piazzamenti nella top ten). La Norvegia conquista la leadership nel medagliere grazie ai risultati maturati tra le donne (4-2-3), mentre in campo maschile delude pesantemente le attese (1-0-1). Molto più equilibrato il bottino della Svezia (1-3-3 tra gli uomini e 1-2-1 in campo femminile). Giusto sottolineare che le due nazioni scandinave hanno firmato il 58,33% delle vittorie e il 61,11% dei podi.