Staffetta svedese, velocità olandese!

La Svezia ha dominato la staffetta maschile di fondo, l’Olanda ha dettato legge nella velocità donne! I risultati della giornata olimpica..

 

Sochi 2014: La staffetta svedese e la tripletta “orange”!

La 9° giornata delle Olimpiadi Invernali di Sochi 2014 ha riservato grandi emozioni e ha regalato importanti risultati. Dopo aver analizzato quanto accaduto nello sci alpino e nello snowboard è il momento di puntare le luci dei riflettori sullo sci di fondo e sul pattinaggio velocità con l’oro conquistato dalla Svezia nella staffetta maschile e con il sensazionale poker realizzato nei 1500 metri donne dall’Olanda. Non si invece disputata a causa della nebbia la mass start maschile di biathlon (rinviava a domani mattina con partenza alle 7:00 ora italiana).. Nell’articolo anche il punto sulle competizioni di bob e pattinaggio figura ed uno sguardo alle posizioni di vertice del medagliere generale.

 

 

Sci di fondo: La Svezia vola in staffetta

La Svezia ha conquistato l’oro nella staffetta maschile dello sci di fondo (4 frazioni da 10 km) al termine di una gara dominata in lungo e in largo. I 4 moschettieri del team scandinavo hanno palesato una straordinaria condizione ed hanno bissato il successo conquistato nella giornata di ieri dalla squadra femminile. Quello di Lars Nelson, Daniel Richardsson, Johan Olsson e Markus Hellner è stato un autentico monologo costruito in tecnica classica e coronato nelle due frazioni in skating. La Svezia ha centrato il titolo (1h28’42″0) con 27”3 rispetto alla Russia (Dmitriy Japarov, Alexander Bessmertnykh, Alexander Legkov, Maxim Vylegzhanin) e con 31”9 nei confronti della superlativa Francia (Jean Marc Gaillard, Maurice Magnificat, Robin Duvillard, Ivan Perrillat Boiteux). 4° a 1’09”7 la spenta Norvegia (Eldar Roenning, Chris Andre Jespersen, Martin Johnsrud Sundby, Petter Northug), 5° a 1’22”7 la competitiva Italia (Dietmar Noeckler, Giorgio Di Centa, Roland Clara, David Hofer), 6° a 1’46”4 la Finlandia (Jauhojaervi, Niskanen, Lehtonen, Hakkinen).

 

La cronaca della staffetta

Nella prima frazione in alternato Nelson aumenta il passo e con lui rimane solo Jauhojaervi. Lo svedese ed il finlandese arrivano al cambio con 10” su Gaillard e con 25” rispetto al gruppo comprendente gli altri big (tra cui l’azzurro Noeckler, caduto nel momento topico). Nella seconda frazione Richardson e Niskanen staccano Magnificat. Dietro Jespersen conferma il negativo stato di forma della Norvegia e perde altro terreno. Il ceco Bauer riprende e stacca il francese, Di Centa tiene il passo di Bessmertnykh. Al termine della parte in tecnica Svezia e Finlandia hanno 17”3 sulla Repubblica Ceca, 23”6 sulla Francia, 41” sulla Russia e sull’Italia. La Norvegia viene scavalcata da Germania e Svizzera e transita al cambio con un gap superiore al minuto. Nella prima frazione in tecnica libera Olsson stacca Lehtonen e resta da solo in testa. Il finlandese viene raggiunto e sopravanzato prima da Duvillard e Jaks e poi anche da Legkov e Clara (nel frattempo ripresi da Sundby). Il russo forza il ritmo e provoca ulteriore selezione. Clara e Jaks perdono contatto, Duvillard riesce a limitare i danni. All’ultimo cambio Svezia in testa con 14”3 sulla Russia, 18”6 sulla Francia e poco più di 41” su Italia e Repubblica Ceca. Per Norvegia e Finlandia il ritardo è di circa 1’.  Nell’ultimo quarto Vylegzhanin perde terreno da Hellner e viene raggiunto da Perillat Boiteux, mentre Northug torna su Hofer. Il gap dell’azzurro e del norvegese è però troppo ampio per puntare al podio. Hellner corona la strepitosa prova della Svezia andando a vincere, Vylegzhanin si leva dalle code Perillat Boiteux e regala alla Russia l’argento.

 

 

I numeri della staffetta

La Svezia ha confermato il titolo vinto nella staffetta maschile a Vancouver 2010 (con Olsson, Richardsson e Hellner c’era in quella occasione Soedergren) e ha ottenuto la 6° vittoria nelle 19 edizioni della gara simbolo dello sci di fondo (a St. Moritz 1948, a Innsbruck 1964, a Sarajevo 1984, a Calgary 1988, a Vancouver 2010 ed appunto a Sochi 2014). La Russia ha rinverdito i suoi fasti 26 anni dopo l’argento dell’Unione Sovietica a Calgary 1988, la Francia ha collezionato la 1° medaglia di sempre nella prova a squadre maschile dello sci di fondo, la Norvegia è rimasta fuori dal podio olimpico in staffetta per la 6° volta (era capitato a Cortina 1956, a Innsbruck 1964, a Sarajevo 1984, a Calgary 1988 e a Torino 2006), l’Italia ha disputato una splendida gara, ma è rimasta ferma a quota 5 podi (titoli a Lillehammer 1994 e a Torino 2006, argento ad Albertville 1992, a Nagano 1998 e a Salt Lake City 2002). La Svezia ha conquistato la 9° medaglia di queste Olimpiadi nello sci di fondo (29° oro nella storia della disciplina).

 

I 4 moschettieri della staffetta svedese

Il ventinovenne Hellner è salito per la 2° volta sul podio di Sochi (era stato d’argento nello skiathlon), ha centrato il 3° titolo olimpico (a Vancouver 2010 era stato oro nella prova mista e in quella a squadre) ed è diventato l’11° atleta capace di firmare 3 vittorie ai Giochi nello sci di fondo maschile.

Il classe 1980 Olsson ha centrato la 2° medaglia della rassegna (era stato argento nella 15 km in tecnica classica), è salito sul podio per la 3° Olimpiade consecutiva ed ha conquistato la 6° medaglia in carriera (2 ori, 1 argento, 3 bronzi).

Il classe 1982 Richardsson si è confermato in grande forma dopo il bronzo ottenuto nella 15 km in alternato ed è salito per la 3° volta sul podio a cinque cerchi (2 ori e 1 bronzo), mentre il classe 1985 Nelson ha firmato il 1° grande risultato in carriera. Nessuno tra i rappresentanti di Russia e Francia aveva invece mai vinto una medaglia ai Giochi Invernali.

 

 

La velocità è sempre olandese

Il dominio dell’Olanda nel pattinaggio velocità è ormai diventato una vera e propria dittatura. La conferma è arrivata nei 1500 metri donne con una splendida tripletta “orange (la 3° nelle 8 competizioni olimpiche, ma la 1° tra le donne dopo quelle realizzate nei 500 e nei 5000 uomini). A vincere l’oro è stata Jorien Ter Mors che è passata come se nulla fosse dallo short track (4° posto ieri nei 1500) al pattinaggio velocità vincendo il titolo e polverizzando il record olimpico (1’53”51). Al 2° e al 3° posto sono giunte Ireen Wust (a 0”58) e Lotte Van Beek (a 1”03). L’Olanda non si è limitata a monopolizzare i tre gradini del podio, ma si è presa anche la 4° posizione ed ha calato lo storico poker grazie a Marrit Leenstra (a 2”89). 5° a 2”94 Yuliya Skokova (Rus), 6° a 3”67 Katarzyna Bachleda-Curus (Pol) e 7° a 4”09 Heather Richardson (Usa). In questa gara non erano presenti atlete italiane.

 

I numeri del dominio “orange”

L’Olanda ha vinto 5 delle 8 competizioni olimpiche di pattinaggio velocità che si sono disputate fino ad ora, ha conquistato 16 medaglie sulle 24 disponibili (record assoluto ai Giochi in un’unica disciplina) ed ha reso ancora più cospicuo il bottino al femminile (2 ori, 2 argenti e 3 bronzi su 4 gare).. Andando avanti di questo passo potrà superare anche il primato di titoli conquistati in una singola edizione delle Olimpiadi nella stessa specialità (mancano ancora 4 prove per migliorare i 6 successi ottenuti dall’Unione Sovietica proprio nella velocità a Squaw Valley 1960). La ventiquattrenne Ter Mors e la ventiduenne Van Beek hanno racimolato il 1° grande risultato in carriera. La classe 1986 Wust è salita sul podio di Sochi 2014 per la 3° volta (con l’oro nei 3000 e l’argento nei 1000), è andata a medaglia in questa distanza per la 3° Olimpiade (contando il bronzo di Torino 2006 ed il titolo di Vancouver 2010) ed ha collezionato la 6° perla ai Giochi (3 ori, 2 argenti e 1 bronzo).

 

 

Le altre gare e il medagliere

Esordio per il bob con le prime due manche del bob a due. Al comando i russi Zubkov e Voevoda (1’52”92) con 0”32 su Hefti-Baumann (Svi), 0”36 su Holcomb-Langton (Usa), 0”44 su Barnett-Kripps (Can), 0”47 su Kasjanov-Belugin (Rus), 0”48 su Melbardis-Dreiskens (Let) e 0”56 su Friedrich-Baecker (Ger). Solo 15° gli azzurri Simone Bertazzo e Simone Fontana (a 1”26).

Prosegue l’intenso programma del pattinaggio figura. Nella giornata odierna l’esercizio corto della danza su ghiaccio dominato dagli statunitensi Meryl Davis – Charlie White (78,89 punti) sui canadesi Tessa Virtue – Scott Moir (76,33) e sui russi Elena Ilinykh – Nikita Katsalapov (73,04). 6° e 15° posto per le coppie azzurre Anna Cappellini – Luca Lanotte (67,58) e Charlene Guignard – Marco Fabbri (58,14) che si sono qualificate per il libero di domani (inizio alle 16:00 ora italiana).

La Germania si è confermata in testa al medagliere olimpico (7 ori, 3 argenti, 2 bronzi) davanti ad Olanda (5-5-7), Norvegia (5-3-6), Svizzera (5-1-1), Russia (4-7-5), Canada (4-6-4), Stati Uniti (4-4-8), Polonia (4-0-0). 20° posto per l’Italia che ha conquistato 5 medaglie (2 argenti e 3 bronzi) ed altri 20 piazzamenti nella top ten. Nei primi 9 giorni di finali sono stati assegnati 56 dei 98 titoli in palio.