Zoeggeler nella storia, Oberhofer quasi

Zoeggeler di bronzo nello slittino e sul podio per la 6° Olimpiade di fila! Nessuno come lui.. Podio sfiorato da Oberhofer e Wierer nel biathlon

 

Sochi 2014: Zoeggeler disegna la 6° perla

La 2° giornata dei XXII Giochi Olimpici Invernali è stata intensa e particolarmente ricca di soddisfazioni per l’Italia. Christof Innerhofer ha aperto le danze vincendo l’argento nella discesa libera maschile di sci alpino e Armin Zoeggeler ha chiuso i conti conquistando il bronzo nel singolo uomini di slittino. L’impresa più bella sotto il profilo emotivo è stata quella realizzata dal quarantenne portabandiera azzurro che con la 3° piazza di Sochi è salito sul podio per la 6° Olimpiade consecutiva. Mai nessuno prima di Zoeggeler era arrivato a tanto nella quasi centenaria epopea dei Giochi Invernali. Armin è nella storia dello sport! Il fenomeno azzurro non è riuscito a vincere l’oro (impossibile battere il tedesco Loch), ma ha ribadito di essere il più grande specialista dello slittino ed ha scritto una pagina di incredibile spessore. Armin è (così come Bjoerndalen tanto per citare un esempio) patrimonio dell’umanità ed il fatto che sia italiano rende tutto ancora più bello. La 2° giornata di gare ha assegnato 8 titoli. Dopo avere analizzato i risultati di sci alpino, snowboard, fondo e pattinaggio velocità faremo il punto anche in quello che è accaduto nello slittino, nel biathlon, nel pattinaggio figura e nel salto.

Slittino: L’impresa Zoeggeler

Per Armin Zoeggeler sono stati spesi tanti aggettivi, ma nessuno di questi basta per raccontare al meglio la portata dell’impresa compiuta nella giornata di oggi. Il quarantenne portabandiera dell’Italia (nato a Foiana il 4 gennaio 1974) è giunto 3° nel singolo maschile ed è così salito per la 6° volta sul podio olimpico. La storia è cominciata a Lillehammer 1994 e si è rinnovata puntualmente ogni 4 anni fino a raggiungere l’apoteosi dei 2 titoli conquistati a Salt Lake City 2002 e a Torino 2006. In totale fanno 2 ori, 1 argento e 3 bronzi. Nessuno era mai arrivato a tanto. Un primato che testimonia classe, forza, determinazione, spirito di sacrificio, tenacia ed una longevità ineguagliabile. E’ sulla breccia da un ventennio e nella sua strepitosa carriera ha conquistato anche 10 medaglie iridate individuali (6 ori, 3 argenti, 1 bronzo), 10 Coppe del Mondo con 57 acuti parziali, 3 titoli europei e 3 podi mondiali a squadre. Leggenda!

 

 

Slittino: Il successo di Loch

Felix Loch ha vinto l’oro nel singolo uomini di slittino con il tempo complessivo di 3’27”526 (realizzato al termine delle 4 manche). Il tedesco si è imposto con 476 millesimi sul russo Albert Demchenko e con 1”271 sull’azzurro Armin Zoeggeler. 4° a 1”829 Andi Langenhan (Ger), 5° a 1”910 Semen Pavlichenko (Rus) e 6° a 1”953 Dominik Fischnaller (Ita). A completare la top ten l’altro russo Aleksandr Peretyagin (7° a 1”969), gli austriaci Reinhard Egger (8° a 1”980) e Wolfgang Kindl (9° a 2”137) e il lettone Martins Rubenis (10° a 2”171). 14° Moller (Ger), 19° dell’altro azzurro Emanuel Rieder (a 3”419). Il ventiquattrenne Loch (nato a Sonneberg il 24 luglio 1989) ha bissato il titolo vinto a Vancouver 2010 ed ha portato a 28 i trionfi ottenuti da atleti tedeschi nello slittino (15 della Ddr, 1 della Rft, 12 della Germania unita).

Loch ha preso il comando al termine della seconda manche (disputata ieri) e ha confermato la sua superiorità dominando le due run che si sono svolte nella giornata odierna. Ha dettato legge nella terza prova (51”613) con 94 millesimi di vantaggio su Demchenko, 297 su Zoeggeler, 315 su Pavlichenko, 394 su Fischnaller, 456 su Peretyagin e 460 su Langenhan. Si è ripetuto nella discesa decisiva (51”764) con 0”88 su Demchenko, 0”230 su Zoeggeler e 0”331 su Langenhan (11° a 0”439 Fischnaller, 14° a 0”491 Pavlichenko).

 

Biathlon: Grande Italia con Oberhofer e Wierer

L’Italia è stata protagonista assoluta della sprint olimpica di biathlon femminile ed ha mancato per un soffio l’appuntamento con una medaglia che sarebbe stata a dir poco straordinaria. Karin Oberhofer si è piazzata al 4° posto ed è rimasta a 6”2 dal bronzo, Dorothea Wierer è giunta in 6° posizione a 8”9 dal gradino più basso del podio. Le due azzurre sono state enciclopediche al poligono (entrambe senza errori) e hanno tenuto botta sugli sci stretti al di là di ogni più rosea previsione. Karin e Dorothea hanno regalato un sogno ai moltissimi tifosi italiani e hanno dimostrato di poter essere competitive anche negli avvenimenti più prestigiosi del panorama mondiale. La medaglia non è arrivata, ma le nostre sono state stratosferiche. Giusto segnalare il 10 su 10 al poligono di Michela Ponza (poi 38° a 1’40”), mentre l’unica nota stonata per l’Italia è maturata in virtù del 54° posto di Nicole Gontier (2’19”5 di ritardo con 1 errore a terra e 3 in piedi). Wierer e soprattutto Oberhofer possono sognare un altro grande risultato (magari il podio) nella gara ad inseguimento di martedì, la squadra azzurra può ambire ad un ruolo da protagonista nella staffetta..

 

Biathlon: Oro per la Kuzmina

La sprint femminile (7,5 km sugli sci stretti con 2 sessioni di tiro) è stata dominata da Anastasiya Kuzmina. La slovacca (ma di origine russa) ha completato la gara in 21’06”8 e ha capitalizzato al meglio l’eccezionale prova al tiro (10 su 10). Sul podio sono salite anche la russa Olga Vilukhina e l’ucraina Vita Semerenko. Le due non hanno commesso errori con la carabina, ma hanno pagato rispettivamente 19”9 e 21”7. 4° e 6° posto per le azzurre Karin Oberhofer e Dorothea Wierer. Tra le grandi protagoniste della prima prova femminile di biathlon anche la francese Anais Bescond (5° a 29”9 con 1 bersaglio fallito a terra), la polacca Weronika Nowakowska (7° a 30”8 con 1 errore a terra) e l’elvetica Elisa Gasparin (8° a 31”4 con il 10 su 10 al tiro). Al di sotto delle attese invece la 9° piazza di Domracheva e la 10° Berger. La bielorussa e la norvegese hanno commesso 1 solo errore con la carabina (entrambe a terra) e sono state stranamente lente sugli sci. Tra le big male anche la tedesca Henkel (22°), la ceca Soukalova (29°) e la finlandese Makarainen (30°).

La classe 1984 Kuzmina (Shipulina nella sua vita da atleta russa) è la prima biatleta di sempre a vincere la stessa gara in due differenti Olimpiadi (era sta regina nella sprint anche a Vancouver 2010), ha centrato il 3° podio a cinque cerchi della sua carriera (2 ori e 1 argento) ed è la seconda donna di sempre a conquistare titoli nel biathlon in due diverse edizioni dei Giochi (prima di lei solo la tedesca Wilhelm). Prime gioie olimpiche invece per Vilukhina e Semerenko.

 

Salto con gli sci: Ride Stoch

Kamil Stoch ha vinto l’oro olimpico nel salto con gli sci maschile da normal hill annichilendo la concorrenza in virtù di una prestazione pazzesca. Il polacco ha totalizzato 278,0 punti ed ha inflitto un distacco pesante al pur bravissimo sloveno Peter Prevc (265,3). Al 3° posto è arrivato il norvegese Anders Bardal (264,1) che ha così lasciato ai piedi del podio gli austriaci Thomas Diethart (258,3) e Michael Hayboeck (258,0). Deludente la prova del tedesco Wellinger (6°), del giapponese Kasai (8°), dell’austriaco Schlierenzauer (11°) e dello svizzero Amman (17°). Nemmeno i due azzurri sono riusciti ad incidere: Sebastian Colloredo si è qualificato per la seconda serie e ha chiuso 28° (232,6), Davide Bresadola è stato eliminato. Il ventiseienne Stoch ha dettato legge nelle due sessioni (142 punti nella prima, 136 in quella decisiva) ed ha conquistato il 1° podio a cinque cerchi della sua carriera. Kamil ha regalato alla Polonia il 2° successo olimpico nella storia del salto (42 anni dopo il trionfo ottenuto da Wojciech Fortuna a Sapporo 1972) ed è riuscito laddove il suo connazionale Adam Malysz aveva sempre fallito. Prevc ha regalato il miglior risultato di sempre alla Slovenia, Bardal ha centrato il 2° podio olimpico dopo il bronzo ottenuto nella prova a squadre di Vancouver 2010.

 

Pattinaggio figura: Festa Russia

Il primo oro nel pattinaggio figura a squadre è stato vinto dalla Russia. La nazione padrona di casa ha dettato legge nelle 8 prove disputate (75 punti) ed ha preceduto nettamente Canada (65), Stati Uniti (60), Italia (52) e Giappone (51). Dopo le gare di ieri l’Italia sognava una medaglia, ma l’impresa si è dimostrata troppo difficile. Ecco quanto accaduto oggi in chiave soprattutto azzurra. 5° posto nel libero maschile di Paul Bonifacio Parkinson che ha totalizzato 121,3 punti (il migliore è stato Evgeny Plushenko che ha portato nelle casse della Russia 10 punti). 3° posizione nel libero femminile di Valentina Marchei che ha raccolto 112,51 punti (prima la russa Yulia Lipnitskaya), 4° piazza nel libero danza per Charlene Guignard e Marco Fabbri che hanno ottenuto 81,25 punti (record per gli statunitensi Davis e White). Il trentaduenne Plushenko è salito per la 4° volta sul podio olimpico dopo le 3 medaglie individuali (1 oro e 2 argenti).