Mondiali di sci alpino 2013: Svindal firma la discesa!

Il norvegese vince l’oro ai Mondiali di sci alpino di Schladming..
L’Italia della velocità festeggia l’argento di Paris..  

Mondiali di sci alpino: Festa per Norvegia e Italia

La discesa iridata che si è svolta sulle nevi austriache di Schladming ha regalato spettacolo ed ha tenuto fede alle aspettative della vigilia. Il norvegese Aksel Lund Svindal si è confermato il numero uno della velocità ed ha conquistato il titolo al termine di una prova praticamente perfetta. L’azzurro Dominik Paris si è piazzato al 2° posto e ha regalato all’Italia la prima medaglia di questa edizione dei Mondiali di sci alpino. Svindal è stato favoloso in ogni tratto del tracciato e si è aggiudicato l’oro con il tempo di 2’01”32. Il norvegese ha scavato un divario importante con tutti gli altri e ha preceduto di 46 centesimi il pur bravissimo Paris.

Sul 3° gradino del podio è salito il francese David Poisson che ha accusato 97 centesimi di ritardo. 4° piazza per l’austriaco Klaus Kroell (a 1”35), 5° per il sorprendente finlandese Andreas Romar (a 1”36), mentre tra il 6° e l’8° posto sono giunti gli elvetici Silvan Zurbriggen (a 1”37), Patrick Kueng (a 1”54) e Didier Defago (a 1”59). Top ten completata dal canadese Jan Hudec (9° a 1”67) e dal francese Adrien Theaux (10° a 1”71). Più dietro gli altri italiani: 12° Peter Fill (a 1”86), 14° Christof Innerhofer (a 2”08), 16° Werner Heel (a 2”18).

 

Svindal re incontrastato della discesa

La gara è stata equilibrata e incerta fino al momento della discesa di Aksel Lund Svindal. Il norvegese, sceso con il pettorale 17, ha messo le cose in chiaro fin dai primi metri ed ha scavato un gap rilevante rispetto a Poisson (leader parziale). Svindal è partito con grande decisione, ha disegnato traiettorie perfette in ogni passaggio ed è stato velocissimo fino alla linea del traguardo. All’ingresso del tratto finale ha rischiato qualcosa, ma si è ripreso come solo i campioni riescono a fare ed ha fatto registrare il miglior tempo (97 centesimi su Poisson). Dovevano ancora scendere quasi tutti i big, ma si è capito che per l’oro non ci sarebbe stato nulla da fare. Svindal è stato fantastico ed ha vinto con merito.

Il norvegese (è nato a Lorenskog il 26 dicembre 1982), ha collezionato il 2° podio nelle 2 gare disputate in questi Mondiali (dopo il bronzo ottenuto in Super G) e ha soprattutto conquistato il 5° titolo iridato in carriera (discesa e gigante ad Are nel 2007, combinata sia a Val d’Isere 2009 che a Garmisch 2011). Svindal vanta 8 medaglie iridate (compresi 1 argento e 2 bronzi), 3 podi olimpici (a Vancouver 2010 fu oro in supergigante, argento in discesa, bronzo in gigante), 2 sfere di cristallo (2006-2007 e 2008-2009) e 20 successi in Coppa del Mondo (con 48 podi totali).

 

Gioia Italia con l’argento di Paris

L’unico a mettere pressione a Svindal è stato Dominik Paris. L’azzurro è partito con estrema decisione e nei primi 2 intertempi ha tenuto lo stesso ritmo del norvegese (solo 6 centesimi di ritardo). Nella parte centrale il ventitreenne bolzanino (nato a Merano il 14 aprile 1989) ha continuato la sua bella prova, ma il ritardo nei confronti di Svindal è cresciuto inesorabilmente. Paris ha rischiato grosso nella parte finale, ma è riuscito a non perdere velocità ed ha tagliato la linea del traguardo a 46 centesimi dalla vetta della classifica. La sua è stata nel complesso una gara da favola..

Nessuno è più riuscito a sopravanzarlo e Dominik ha così conquistato il primo podio personale in un Mondiale di sci alpino. Dopo le vittorie ottenute in Coppa del Mondo (a Bormio e a Kitzbuehel) è arrivata la conferma più importante. Paris ha regalato all’Italia la prima medaglia iridata nella rassegna di Schladming 2013, la 9° di sempre nella storia della discesa maschile (2 anni dopo il bronzo firmato da Innerhofer a Garmisch e a 16 di distanza dal bronzo firmato Ghedina nel 1997). L’Italia non vince l’oro in discesa dai Mondiali di Aspen 1950 (successo del mitico Zeno Colò), ma l’argento di Paris è davvero un grandissimo risultato.

Innerhofer, Heel e Fill non sono invece riusciti a rispettare le attese per via di una serie di errori compiuti nelle rispettive prove. Aver piazzato 4 atleti tra i migliori 16 vale comunque come una bella prestazione di squadra.

 

Bene la Francia, male l’Austria

Decisamente sorprendente il bronzo firmato dal trentenne transalpino David Poisson (mai sul podio in Coppa del Mondo), deludente il risultato ottenuto dal team austriaco (Kroell si è piazzato al 4° posto, Reichelt non è riuscito a chiudere la prova). Lo squadrone di casa ha raccolto solamente 1 medaglia nelle 4 gare disputate finora a Schladming e sta facendo più fatica del previsto. Sottotono anche il canadese Guay che non è riuscito a difendere l’oro conquistato a Garmisch nel 2011. Francia di nuovo a medaglia in discesa a 17 anni di distanza, Austria che non sale sul podio in questa specialità dal 2005 (bronzo di Walchhofer).

 

Le prossime gare dei Mondiali di sci alpino

Domani (domenica 10 febbraio) a partire dalle 11:00 le nevi austriache di Schladming ospiteranno la discesa femminile. L’Italia schiererà al via Daniela Merighetti, Nadia Fanchini, Sofia Goggia ed Elena Fanchini. Visto quanto fatto nella prova di velocità in supercombinata si può sognare un risultato prestigioso. La statunitense Vonn è fuori dai giochi e non ci sarà una favorita d’obbligo. La slovena Maze, la tedesca Riesch, le statunitensi Cook e Smith e la svizzera Gut sembrano avere qualcosa in più delle rivali, ma il pronostico è aperto a qualsiasi soluzione.

Le azzurre potrebbero quindi inserirsi nella lotta per il podio. L’Italia ha conquistato finora 1 solo titolo iridato in discesa (Wiesinger a Cortina d’Ampezzo nel 1932) ed è salita sul podio mondiale in 5 circostanze (1 oro, 2 argenti e 2 bronzi). L’ultima a riuscirci è stata Nadia Fanchini che nel 2009 vinse il bronzo in Val d’Isere.